venerdì 25 ottobre 2019

Recensione: "Cursed", di Thomas Wheeler e Frank Miller


serie tv 2020 - libri fantasy 2019 - Netflix - ciclo arturiano - Nimue -  graphic novel

Cursed, Vol. 1 

Potete acquistarlo QUI

"Il racconto della leggenda di Re Artù dal punto di vista di Nimue, una giovane eroina con un dono misterioso destinata a diventare la potente Signora del Lago. Dopo la morte della madre, la strada di Nimue si unisce a quella di Artù, un giovane mercenario, nella ricerca di Merlino e nel ritrovamento di un’antica spada. Nel corso di questo incredibile viaggio, la nostra eroina diventerà un simbolo di coraggio e ribellione contro i sanguinari Paladini Rossi e il loro complice, il Re Uther. Cursed è una storia di formazione che affronta argomenti estremamente attuali come il terrore religioso, l’insensatezza della guerra, la devastazione della natura e il coraggio di affrontare sfide apparentemente impossibili. L’arte visionaria di Frank Miller e la superba penna di Tom Wheeler si uniscono per raccontarci una storia destinata a restare nel mito."



Come promesso, eccoci qui a parlare di "Cursed", il libro fantasy illustrato scaturito dalla collaborazione fra l'autore/sceneggiatore televisivo Tom Wheeler e il celebre fumettista Frank Miller ("300", "Sin City"). Un romanzo YA che si propone di rielaborare a modo suo (vale a dire in chiave molto pop) uno dei più noti passaggi del ciclo arturiano, spostando però il focus della narrazione sulla giovane Nimue, una ragazza del Popolo Fatato destinata un giorno a diventare la celebre Dama del Lago.

Be', intendo essere del tutto sincera con voi, ragazzi: per me "Cursed" si è rivelato una delusione su parecchi fronti, praticamente quasi tutti. La trama in sé per sé non è malaccio; sono abbastanza sicura che, nelle mani di un altro autore, il libro avrebbe potuto aspirare a qualificarsi come un romanzo di cappa, spada e magia abbastanza divertente e dinamico da riuscire a intrattenere per parecchie centinaia di pagine. Ma credo che, con questo libro, Wheeler abbia ampiamente dimostrato di sentirsi molto più a suo agio con il linguaggio televisivo che con quello della narrativa per ragazzi; più che alle leggende di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, l'autore sembra infatti essersi ispirato a Shannara...e guardate che mi sto riferendo alla serie tv prodotta da Mtv, non certo ai complessi ed elaborati romanzi di Terry Brooks! Il personaggio di Merlino, per citare solo un elemento, ad esempio mi ha fatto pensare parecchio a una sorta di versione riveduta e corretta del druido Allanon interpretato da Manu Bennett.

"Cursed", peraltro, è uno YA leggermente atipico. Nel senso che si rivolge palesemente a un pubblico di ragazzini (diciamo in una fascia di età compresa fra i 13 e i 15 anni, sicuramente non al di sopra…), ma al tempo stesso non disdegna di soffermarsi su qualche passaggio di violenza grafica gratuita non indifferente.
Il concetto di caratterizzazione psicologica è invece vacuo ed effimero, per non dire inesistente; i personaggi si limitano per lo più a compiere una serie di azioni destinate a scaraventarli nelle situazioni più pericolose e idiotiche possibile, praticamente per il puro gusto di permettere al loro autore di scrivere qualche altra spettacolare sequenza d'azione. La protagonista di "Cursed", Nimue, è una vera e propria campionessa in questo. Da un certo momento in poi, sembra quasi che non sappia fare altro che sbraitare contro chiunque le rivolga la parola e andare a cacciarsi a testa bassa in qualche casino pazzesco, salvo poi fare marcia indietro e interpretare la parte dell'eroina determinata e altruista che il mondo crudele ha messo con le spalle al muro.

I cattivi - questi Paladini Rossi che se ne vanno in giro a bruciare la gente che non si attiene ai rigidi dettami della loro Chiesa -risultano altrettanto stereotipati e bidimensionali. I loro capitoli mi hanno profondamente annoiato, per non dire irritato e snervato; l'arco narrativo dedicato a Uther e a sua madre potrebbe essere considerato lievemente più interessante, ma alla resa dei conti si conferma anche inutile, dal momento che non ha vere e proprie ripercussioni sul resto della trama.

In "Cursed" non c'è traccia di sistema magico (gli incantesimi funzionano perché Nimue è speciale, perché è la Prescelta, perché è stata benedetta da grandi forze insondabili di ordine sovrannaturale, e via discorrendo...) ne' di dettagli specifici relativi all'ambientazione. Più o meno sappiamo dove ci troviamo perché i protagonisti continuano a buttar giù nomi di luoghi a casaccio fra una conversazione e l'altra; ma per il resto gli eventi potrebbero svolgersi benissimo ad Avalon come a Narnia, nella Terra di Mezzo come a Fantàsia. Sul serio: farebbe pochissima differenza! È come se questo libro risentisse di una formidabile mancanza di personalità; ogni singolo elemento (fatta eccezione, forse, in parte, per la trama...) di "Cursed" mi è sembrato infatti approssimativo e privo di carisma, smussato e banalizzato fino allo stremo.

Per concludere: le illustrazioni di "Cursed" risultano piacevoli da guardare e presentano senz'altro un tratto interessante, ma dubito fortemente che possano arrivare a giustificare il prezzo di copertina. A meno che vi consideriate dei grandi fan di Miller: in quel caso, suppongo che potrebbe valere la pena avere il romanzo e aggiungerlo alla vostra collezione di graphic novels.
Speriamo che Mamma Netflix riesca a tradurre questa debacle in una serie quanto meno carina e fresca da seguire, ragazzi! Altrimenti, temo proprio che ci troveremo al cospetto dell'ennesimo floppone televisivo annunciato...


Giudizio personale:
4.5/10






4 commenti:

  1. Per me sarà un acquisto praticamente obbligato, ma ora ho un po' di timore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Kate, questo è sicuramente il tuo "campo": anche se a dire il vero "Cursed" si è rivelato talmente superficiale e vago da non riuscire a citare neanche un personaggio o un evento del ciclo arturiano di cui io non fossi a conoscenza... e questo è un fatto grave, considerando il fatto che io di queste leggende conosco a malapena lo stretto indispensabile! XD
      Ma in realtà sono curiosissima di scoprire cosa ne penserai! ^____^

      Elimina
  2. Ciaoooooo! Che dire di questo libro… Meh ( qui la mia recensione ).
    Banale, prevedibile, deludente… Le illustrazioni sono davvero belle, ma alla fine è la trama che conta e da questo punto di vista per me è un no. Era quasi un #didnotfinish, figurati.
    Sono rimasta proprio delusa, nonostante la bella scrittura, i bei personaggi e la mia passione per i retelling. Peccato, davvero.
    Un abbraccio, Rainy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi trovi completamente d'accordo: trama e intreccio piatti, banali, assolutamente dimenticabili...
      Peccato, perché l'idea secondo me era valida, e le intenzioni dell'autore avevano sicuramente il loro perché!
      Un abbraccio anche a te, Rainy, grazie per essere passata a farmi visita! ^____^

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...