The Locked Tomb, Vol. 1
Potete acquistarlo in italiano QUI
“L’Impero ha bisogno di negromanti.
La negromante della Nona Casata ha
bisogno di una spadaccina.
Gideon ha una spada, un bel po’ di
riviste sconce, e nessuna pazienza per tutte quelle str****te da non-morti.
Cresciuta da un mucchio di suore
ostili e mummificate, da un gruppo di antichi custodi di segreti e da
innumerevoli scheletri vaganti, Gideon non vede l’ora di lasciarsi alle spalle
una vita di servitudine, e un’aldilà da potenziale corpo rianimato. Così la
ragazza prepara i bagagli, la sua spada, le sue scarpe e la sua collezione di
riviste, e si prepara a lanciarsi nella sua fuga rocambolesca. Ma la sua nemesi
d’infanzia non ha alcuna intenzione di lasciarsela sfuggire… almeno non senza
averla prima costretta a prestare un ultimo servizio a beneficio della Nona
Casata.
Harrowhark Nonagesimus, Reverenda
Figlia della Nona Casata e negromante straordinaria, è stata convocata
d’urgenza. L’Impero ha invitato gli eredi di ciascuna famiglia a un letale
percorso di prove di ingegno e abilità. Se Harrow avrà successo, riuscirà a
diventare una potente, immortale servitrice della Resurrezione
– ma nessun negromante può ascendere senza un cavaliere…”
“Gideon
The Ninth” è un libro di genere fantasy/sci-fi,
pubblicato lo scorso settembre in America dalla Tor, una delle mie case
editrici preferite in assoluto. L’autrice, la giovane Tamsyn Muir, ci propone una trama effervescente e al cardiopalma
infarcita di azione, enigmi, colpi di scena, passioni segrete e irriverenti
frecciatine condite di irresistibile humor
nero.
Si tratta
senz’altro di una delle novità più eccentriche, frizzanti e divertenti previste
per quest’autunno. La massiccia campagna
pubblicitaria lanciata negli USA, combinata all’assoluta magnificenza dell’immagine
di copertina, ha fatto sì che moltissimi lettori e lettrici aspettassero questo
titolo con l’acquolina in bocca… compresa la sottoscritta, ovviamente! E a
questo punto sono lieta di potervi confermare che, sì: per una volta l’hype smodato si è rivelato
ampiamente giustificato! Almeno per quanto mi riguarda.
“Gideon
The Ninth”, sulla carta e a tutti gli effetti la prima e unica “storia di negromanti e paladine queer nello
spazio” che vi capiterà di leggere in questa vita, è un romanzo
particolare, che combina al suo interno molti più generi e suggestioni di
quanto potrebbe inizialmente sembrare. Space opera per un quarto, ghost
story per due terzi, fantasy fin nel midollo, dotato di
un’ambientazione misteriosa e accattivante che tende a rivelarsi a poco a poco
e di un sistema magico fin troppo elaborato e cervellotico; con un tocco di mistery
nell’intreccio, ben più di qualcosina del gdr, e un pesante “debito” nei
confronti dell’immortale classico di Agatha Christie “Dieci Piccoli Indiani”. Il
tutto mescolato in dosi anticonvenzionali, brillanti e azzardate; un connubio di
elementi improbabile e vincente che, contro ogni dettame della logica, ha
condotto alla creazione di un romanzo frenetico e stridente, caotico e
avvincente, esilarante e rivoluzionario… in poche parole: sorprendentemente,
dolorosamente coinvolgente.
In realtà
credo che i primi capitoli di “Gideon the
Ninth” rappresentino la parte più debole e confusionaria del libro. Affezionarsi
ai personaggi, non mi fraintendete, si rivela un processo spontaneo e naturale
quanto respirare: i dialoghi dissacranti
e la caratterizzazione pressoché
perfetta delle due protagoniste, la negromante Harrow e la sua riluttante “paladina” Gideon, riescono a imporsi all’attenzione fin dalle primissime
pagine. Nonostante la nebulosità iniziale dei vari scenari, e i reiterati
riferimenti a personaggi e situazioni non ancora noti, la curiosità nei
confronti di questo “dinamico duo” (per così dire…) ti incoraggia a cercare di
scoprirne di più e a proiettarti nel vivo della storia il più rapidamente
possibile.
Ma ho anche
l’impressione che “Gideon the Ninth”
non si rivelerà esattamente un libro adatto al palato di tutti: tanto per
cominciare, lo stile caustico e
infarcito di humor grottesco della Muir potrebbe rischiare di disturbare
qualche spirito un po’ più sensibile… anche se io ho adorato ogni singola battuta,
perfino quelle più goliardiche, demenziali e/o grossolane. Mi ha aiutato molto,
credo, in questo senso, il fatto di condividere l’anti-senso romantico dell’autrice praticamente al cento per
cento; per me uno solo degli scambi fra Harrow e Gideon, a partire dalla
seconda metà del libro, vale cento volte più di qualsiasi altisonante
dichiarazione d’amore strombazzata dagli svenevoli protagonisti di uno qualsiasi dei romanzi di Laini Taylor o chi per lei! XD
Sono cresciuta nella ferma
convinzione che le persone più importanti e preziose della tua vita saranno
sempre quelle che riescono a esasperarti,
a stuzzicarti e a farti ammattire come nessun altro al mondo; quelle che sono
capaci di farti ribollire il sangue nelle vene (mica sempre per i motivi giusti…),
e che a conti fatti non si lasceranno mai sfuggire l’occasione di farti notare
le grandi ca***te che hai fatto e quelle che stai per fare.
Harrow e
Gideon hanno un po’ questo tipo di rapporto: un legame che le unisce
praticamente fin dal giorno in cui sono nate, una sorta di amore/odio che le
induce a immaginarsi nei panni di Nemesi
(ebbene sì, con la lettera maiuscola…) e di rivali inconciliabili, ma che in realtà le aiuta a crescere e a
maturare, oltre che a sviluppare un senso di attaccamento e devozione nei
confronti l’una dell’altra talmente profondo da sembrare perversamente dolce,
morbosamente totale… e straordinariamente reale.
Il resto dei
personaggi mi ha convinto quasi nella stessa misura… Anche se, nel complesso,
ho detestato una certa gatta morta
della Settima Casata praticamente fin dalla sua trionfale entrata in scena, e
non sono del tutto sicura di potermi dichiarare una grande fan della Seconda
Casata.
Anche alcune
sequenze d’azione, d’altro canto, si
sono rivelate per me un tantino troppo prolisse e indigeste. Sarà perché per
l’intera durata del libro seguiamo quasi esclusivamente il punto di vista di
Gideon – spadaccina e donna d’armi fino all’osso – ma la verità è che in alcuni punti le descrizioni hanno iniziato a farsi
un po’ troppo “tecniche” e specifiche per i miei gusti. Ma c’è da dire che la
maggior parte dei combattimenti risulta decisamente pirotecnica, intrigante e
spettacolare… soprattutto quelli che coinvolgono l’elemento negromantico e la
mia nuova beniamina Harrow! XD
Nel
complesso, insomma, suppongo di non avere molto di cui lamentarmi. Certo, per
riuscire a evocare la giusta atmosfera la Muir, a tratti, tende a ricorrere a
una quantità davvero smodata di
allusioni e giochi di parole… come se provasse a dimostrarsi arguta in ogni
momento, sempre e con tutte le sue forze, anche a discapito del flusso naturale
della narrazione. Un pizzico di esuberanza in meno avrebbe forse contribuito a
rendere più incalzante il ritmo… Ma avrebbe anche compromesso il carisma e la personalità del libro nel suo complesso, quindi suppongo che
alla fine non si sarebbe trattato di uno scambio equo.
Ad ogni
modo…
Ho saputo
che “Gideon The Ninth” (“Gideon
la Nona”) verrà pubblicato prossimamente anche in Italia, e devo ammettere che si è trattato di una notizia che mi ha
scaldato davvero il cuore!
Un po’
perché, secondo me, un libro che osa è
un libro che merita, un po’ sempre e quasi a prescindere; e un po’ perché
l’arrivo di un fantasy f/f in
traduzione rimane ancora un piccolo evento da celebrare… Ma mi aspetto che le
acque comincino a smuoversi presto anche da noi, da questo punto di vista: in
fondo negli USA ormai il concetto di “rappresentazione
della diversità” è diventato di importanza vitale, e fortunatamente – dopo
anni e anni di assenza totale – pare proprio che le leggi del mercato abbiano
cominciato a piegarsi al cospetto di questo nuovo e cruciale interesse...
Giudizio
personale:
9.2/10
Ammetto di non aver mai sentito parlare di questo libro prima dell'annuncio della Mondadori, ma da allora mi incuriosisce molto! La trama sembra originale, e dopo la tua recensione non posso che attendere con ancora più ansia che finalmente arrivi in Italia 😊
RispondiEliminaSpero che ti piacerà, allora, Silvia! ^____^
EliminaIn termini di originalità, ne sono abbastanza convinta: nessun libro fantasy o fantascientifico riuscirà a battere "Gideon the Ninth" quest'anno, e probabilmente neanche il prossimo o quello dopo ancora! E' davvero unico e inimitabile! XD
La copertina mi attira parecchio, speriamo la mantengano nella versione italiana!
RispondiEliminaSono quasi sicura che la copertina sarà identica, Chiara. Spero di non sbagliarmi, perché difficilmente l'editore italiano sarebbe in grado di trovarne una più accattivante o azzeccata! ^____^
EliminaCiao! Questo era già in wishlist ed era tornato prepotentemente alla mia attenzione perché in questi giorni c'è stato il cover reveal del secondo libro e quindi lo vedevo di nuovo ovunque! Ma la tua recensione ha peggiorato la situazione perché adesso lo voglio leggere prima di subito!!!
RispondiEliminaE sono contenta che lo portino anche da noi!
Ho visto anch'io (giusto ieri, se non ricordo male...) su Twitter la copertina del secondo libro, "Harrow the Ninth": è davvero bellissima, non vedo l'ora che esca!! *_____*
EliminaNon so perché, ma nonostante tutte le belle premesse che ha questo libro (e le belle recensioni), continua ad attirarmi pochino :(
RispondiEliminaE' un peccato, Kate: secondo me si tratta di una storia veramente unica e avvincente...
EliminaPerò ti capisco: a volte capita anche a me ti adocchiare un libro che sembra interessare praticamente a tutti... tranne che a me, per ragioni misteriose che poi nemmeno io sarei capace di spiegare, ehehe! :P
Vivo sicuramente fuori dal mondo, perchè l'avevo sentito davvero poche volte, ma hai fatto scaturire il mio interesse!
RispondiEliminaBellissima recensione!
Grazie mille, Vero Ale! ^____^
EliminaSono felicissima di essere riuscita a riportare la tua attenzione su questo titolo, allora... Se mai dovessi avere la possibilità di leggerlo, spero che ti piacerà e che riuscirà a divertirti tanto quanto è successo a me! :D
Bellissima recensione! Lo sto leggendo in inglese ed è qualcosa di unico. Copertina perfetta, molto accattivante. Guardarla e riguardarla è un piacere ��
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