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"Something is Killing the Children" è stata una delle mie scoperte a fumetti preferite del 2020. Il primo volume, "Non andate nel bosco", è uscito in italiano alcuni mesi fa, per opera dei ragazzi di casa BD; lasciate che cominci questa recensione sottolineando la notevole qualità di questa edizione, racchiusa in un formato brossurato gradevole e alla portata delle tasche di tutti.
La trama è una via di mezzo fra "Stranger Things" e "Tokyo Ghoul", con una piacevole spruzzata di "I Kill Giant" e Stephen King a oliare le giunture. La protagonista si chiama Erica Slaughter... e se state pensando che questo nome sia tutto un programma, be', cosa posso dire? Avete ragione!
Quando alcuni bambini cominciano a scomparire in un'altrimenti sonnacchiosa cittadina americana, l'eccentrica Erica piomba per le sue strade, armata di tutto punto e pronta a dare la caccia alla famelica entità che si aggira nei boschi. Un ragazzino solitario si offre di darle una mano, per vendicare alcuni amici apparentemente massacrati dalla medesima creatura; presto, però, gli innumerevoli segreti (sovrannaturali e non) che circondano la vita di Erica cominciano ad allarmare lo sceriffo e a seminare confusione e inquietudine fra gli abitanti locali.
"Something is Killing the Children" è un fumetto dalle tonalità estremamente cupe, violente e mature. La protagonista e il suo sidekick (una possibile rappresentazione su carta dello stesso autore della serie, James Tynion IV), sono due emarginati che, spinti da un legame di reciproca empatia, provano a riequilibrare le sorti di una città caduta sotto il giogo di forze incommensurabilmente più grandi di loro. Il plot, in qualche modo, sfiora corde familiari; eppure, Erica si presenta, fin dalla prima tavola, come un'antieroina affascinante e molto diversa dalle altre. Una giustiziera un po' inquietante, che non ha paura di sporcarsi le mani e che, nel corso di questo primo volume, dimostra a più riprese di accusare qualche seria avvisaglia di disturbo mentale. I segreti che circondano l'identità di Erica mi hanno intrigato fin dal principio, spingendomi a divorare le pagine di "Non andate nel bosco" una dopo l'altra, fino al suo coinvolgente, scioccante finale. Ma chi è Erica Slaughter, in realtà? La donna armata di motosega che litiga con il suo pupazzo a forma di polpo e combatte contro i mostri nascosti nel bosco, sfoggiando una conoscenza pressoché enciclopedica sul loro conto. Che arriva in città a denti stretti, determinata a salvare i bambini a qualsiasi costo e protetta da un misterioso Mentore che sembra tirare le fila da dietro le quinte.
Le illustrazioni di Werther Dell’Edera, dal canto loro, secondo me si sposano molto bene con le atmosfere evocate dai testi. Ad esempio, i mostri di "Something is Killing the Children" sono entità molto reali e palpabili; allo stesso tempo, incarnano sentimenti e problematiche la cui radice può essere ricercata in eventi di stampo molto più prosaico e mondano; ecco, trovo che Dell'Edera sia riuscito a scovare il giusto compromesso fra questi due vertici e a trovare il modo più efficacie per rappresentare, a livello visivo, questa sorta di intrinseco "dualismo" concettuale.
"Non andate nel bosco", insomma, ha una premessa da fiaba - con il Lupo Cattivo che porta via i bambini indifesi e li trascina gongolando nella sua tana - ma i disegni di Dell'Edera, vividi e crudi, sembrano grondare una secchiata di sangue vivo sulla pagina. I dolori e gli incubi dell'infanzia non vi parranno mai più vicini e terrificanti di così.
Giudizio personale:
8.4/10
Più leggo recensioni del genere, più capisco che mi serve un tablet per passare alla lettura in formato elettronico anche delle graphic novel. Vorrei recuperao tantissimo, ma non ho dove mettere un'altra serie 😭
RispondiEliminaSai che anch'io stavo pensando di prendere un tablet? Più che altro, per passare al lato digitale delle varie uscite Marvel: sono troppe, occupano un mucchio di spazio e richiedono una lettura onnicomprensiva di almeno centomila testate, per cui sto pensando di ricorrere esclusivamente al Marvel Unlimited (che costa 10 euro al mese) e dare un taglio a tutti gli acquisti cartacei che non riguardino direttamente le mie eroine preferite. Però, ovviamente, prima mi servirebbe un tablet... il cellulare è trooooppo scomodo! :(
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