Recensione: "Il cacciatore di giganti" (film)

Titolo originale: Jack the Giant Slayer
Regia: Bryan Singer
Anno: 2013
Interpreti: Nicholas Hoult, Stanley Tucci, Ewan McGregor, Eleanor Tomlinson

Dopo Alice, dopo Biancaneve (due volte!!), dopo Oz, è arrivato finalmente il turno dell'intrepido Jack, protagonista dell'intramontabile fiaba inglese "Jack e la pianta di fagioli"! :D

Al timone di questo retelling nuovo fiammante, un altro regista di spicco, un nome conosciuto e prestigioso: parliamo qui infatti niente meno che di Bryan Singer in persona, il "papà" degli X-men cinematografici, o, per meglio dire, della prima trilogia su celluloide (che io personalmente adoro!) dedicata ai famosi mutanti supereroi del fumetto Marvel!
"Il cacciatore di giganti" è un film davvero molto, molto carino, che mi sentirei senz'altro di accostare al recente "Il grande e potente Oz" di Raimi; si tratta infatti di rivisitazioni che, pur rielaborando le due storie tradizionali da cui prendono spunto secondo un taglio "moderno" e certamente più adatto al pubblico dei nostri tempi, continuano a giocare secondo le regole d'oro classiche delle favole: abbiamo per esempio, nel caso de "Il cacciatore di giganti", un ragazzo dalla faccia fresca e ingenua, di umili origini ma di animo più che nobile, che si innamora di una splendida principessa e decide di provarle tutto il suo valore imbarcandosi in un viaggio che lo porterà ad arrampicarsi su per la più strana e pantagruelica pianta di fagioli che si sia mai vista! XD
Proprio come nel caso del film di Raimi, la trama non è originalissima, forse; e vero è che anche Singer sembra scegliere di giocare la sua partita sul campo "sicuro" di un canovaccio già mille volte collaudato e testato, anziché innestare la marcia dell'originalità e della creatività personale.
Ma sono dell'opinione, e lo sono sempre stata, che alcune storie siano dotate di un fascino immortale, e che certi archetipi delle favole antiche (il giovane contadino dall'indole generosa, il cavaliere senza macchia e senza paura, la principessa sensibile dal cuore d'oro, il re giusto e saggio, eccetera, eccetera) siano semplicemente troppo potenti, troppo "importanti", in virtù dei valori fondamentali che incarnano, e di cui abbiamo ancora disperatamente bisogno, oggi come ieri, per essere accantonati e cadere nell'oblio senza colpo ferire!
Visivamente parlando, poi, il film è davvero stupendo; la computer grafica riesce a evocare sullo schermo i temibili giganti che popolavano i nostri incubi infantili (tenete conto che, quand'ero bambina, una delle mie più grandi paure prevedeva che delle immense rocce, che a me ricordavano tantissimo le sagome di arcigni titani di pietra, potessero prender vita e sciamare sulla valle in cui sorge il mio paese per schiacciare fino all'ultima casetta sotto i loro smisurati piedoni! XD) con precisione e ammirevole abilità tecnica!
L'attore protagonista, il giovane Nicholas Hoult, è perfetto per la parte di Jack, dal canto suo; un personaggio che, secondo me, fra l'altro ha tantissimo in comune con i tratti caratterizzanti principali di quella che, a tutt'oggi, rimane forse la parte più celebre interpretata dal giovane attore britannico: quella del piccolo Marcus nel film "About a boy" del 2002, un ruolo "candido", che condivide senz'altro con Jack la medesima, simpatica ingenuità e la spontaneità del ragazzino mai veramente cresciuto.
Se Oz vi è piaciuto, insomma, non lasciatevi scappare nemmeno "Il cacciatore di giganti": questi sono decisamente gli anni d'oro delle fiabe rivisitate in chiave fantasy al cinema, e dobbiamo assaporare il momento più che possiamo, augurandoci che duri il più possibile e che ci porti tantissimi altri film deliziosi e divertenti, da guardare con il sorriso sulle labbra e il cuore leggero! :D

Giudizio personale: 7.6/10