Titolo originale: Wicked
Autore: Gregory Maguire
Serie: The Wicked Years, Vol.1
Disponibile: anche in italiano, edito da Sonzogno!
Trama: "Ricordate "Il Mago di Oz", la mitica fiaba di
Frank Baum? Lì, a raccontare, è Dorothy, la bambina che vuole volare oltre
l'arcobaleno per tornare nel suo amato Kansas dopo che un tifone l'ha spazzata
via, proiettandola in un mondo fantasmagorico e sconosciuto. Per riuscirci,
deve uccidere la Perfida Strega dell'Ovest, quella terrificante megera dal
volto verde così come l'ha interpretata Victor Fleming nell'indimenticabile
versione cinematografica della storia. Ma chi è davvero la Perfida Strega? Che
cosa la rende perfida? Per quale motivo cerca disperatamente le scarpe magiche?
E soprattutto, nel Paese dei Gingillini, dei Martufi e dei Succhialimoni, nella
Città degli Smeraldi, qual è l'autentica natura del male? Nelle tradizioni di
Gabriel García Màrquez e John R.R. Tolkien, "Strega" è un epico,
immaginifico romanzo che ci svela l'altra faccia dell'arcobaleno, il lato
oscuro della favola: l'odissea della Strega in un mondo difficile, dove la
gente ti chiama 'perfido' se dici la verità. Parecchi anni prima dell'arrivo di
Dorothy, un'altra bambina si fa notare a Oz. Figlia di una donna di
incommensurabile bellezza, Elfaba nasce con la pelle verde e i denti da squalo:
un fardello difficile da sopportare in quella terra ostile e povera dove
superstizione e magia non bastano a scongiurare calamità come le alluvioni e la
carestia. Elfaba è intelligente, però, e una volta ammessa all'università di
Shiz entra nella ristretta cerchia delle giovani menti più promettenti di Oz:
Glinda, la compagna di stanza, un'eccentrica e giovane donna di mondo; Boq, che
patisce per amore; Fiyero, principe di una tribù della primitiva regione
occidentale; e Nessarosa, la splendida sorella di Elfaba, una fanatica
religiosa alla quale non manca nulla se non un paio di braccia e uno spirito
compassionevole. Questo regno di Oz non è un mondo ideale. La polizia segreta
del Mago si nasconde dietro ogni angolo. La minaccia dell'esilio incombe sugli
Animali, creature dotate di voce, anima e mente. Ma la giovane Elfaba, verde,
ribelle e incompresa, è fermamente decisa a proteggerli, anche a rischio di
fronteggiare il misterioso Mago e perdere l'unico amore della sua vita. E,
sprezzante del pericolo, non esita a lanciarsi in un'audace crociata contro
l'esercito di Oz..."
Cercare di dare un giudizio obiettivo a proposito di questo
libro sarà quasi impossibile, temo: se da una parte, infatti, ho apprezzato
molto la storia e alcuni dei personaggi inventati da Gregory Maguire (ma non l'ambientazione, pretestuosa e
completamente infedele all'intramontabile classico di Frank Baum…), dall'altra ho incontrato enormi difficoltà durante la
lettura, al punto da aver più volte provato la forte tentazione di mollare il
romanzo a metà.
Ma partiamo dal principio.
“Strega – Cronache dal regno di Oz in rivolta” è un romanzo molto diverso (e più impegnativo) di
quanto la colorata e splendida immagine di copertina non lasci ad intendere.
Si tratta, più che di un fantasy, di una storia di formazione dai toni
malinconici e dolce-amari, incentrata sull'odissea di Elfaba, colei che sarà destinata a diventare la perfida Strega dell'Ovest, dalle (poche) gioie
dell'infanzia fino alle feroci battaglie politiche e morali dell'età adulta.
Una ragazza molto particolare, la nostra antieroina, nell'aspetto quanto nello
spirito: nata verde dalla testa ai piedi, da una famiglia abbastanza
anticonvenzionale, con tanto di madre nobile, vitale ma annoiata, e padre
fanatico religioso, la piccola Effie crescerà fra mille sospetti e difficoltà.
Sullo sfondo della sua adolescenza e delle sue prime
scoperte, amicizie, lutti, amori e delusioni, si snoderanno una serie di
controversie di ordine politico, filosofico, militare e religioso in grado di
mettere lentamente in ginocchio il regno, caduto in mano al Mago tiranno e dilaniato dai conflitti
e dalle ingiustizie civili.
Che cosa posso dire?
Nel complesso, la storia di Elfaba è splendida e densa di
significato; Maguire riesce a tratteggiare una serie di rapporti complessi e
struggenti fra i suoi personaggi, anche secondari, relazioni capaci di
spiazzarti e lasciarti senza parole, e il suo acume è senz'altro pungente e
affilato come la lama di un rasoio.
Eppure...
Il problema, secondo me, è che Maguire avrà anche una mente
brillante, ironica e piena di brio; ciò non toglie che nella sua testa dimori il caos più assoluto, e che l'autore
americano si sia dimostrato in grado di padroneggiare le più basilari tecniche
narrative solo a sprazzi e anche a costo di enormi fatiche, come se avesse
incontrato un serio livello di difficoltà mentre cercava di concentrarsi, nell’arco
della stesura del libro.
Da qui derivano una sfilza di digressioni infinite che appesantiscono e annacquano il ritmo della
narrazione, personaggi che entrano e escono di scena a casaccio, pseudo-scene
osé che non servono a niente e a nessuno, innumerevoli fila narrative che si
interrompono bruscamente e tematiche, svariate decine di tematiche, che vengono a malapena affrontate in
superficie e poi lasciate lì a marcire sotto il sole della dimenticanza.
Maguire sarebbe un imbonitore eccellente, forse perfino un
intellettuale sopraffino; un chiassoso, vivacissimo uomo di spettacolo in grado
di esporre le più disparate tesi filosofiche ed esistenziali con il massimo
grado di carisma e di convinzione… senza tuttavia arrivare mai a sbilanciarsi
né in un senso, né in un altro.
Le sue istanze non si legano mai a comporre una canzone, o
un testo anche solo remotamente coerente.
Non lo considero un abile scrittore, e ritengo che il suo
lavoro, per quanto ammirevole e originale, rischi di tediare e confondere i
lettori poco interessati al genere della satira politica.
Di sicuro ha tediato e confuso me, soprattutto perché, dopo una splendida prima parte dedicata a
Melena, la madre di Elfaba, mi sono ritrovata ad avere a che fare con una serie
di situazioni e problematiche abbastanza deludenti (qualcuno, ad esempio,
saprebbe spiegarmi a cosa dovevano servire tremila pagine dedicate all’argomento
della cotta di Boq per Glinda, quando dopo un po’ ci siamo persi per strada
sia l’uno, sia l’altra?!)
A questo punto, dubito seriamente che mi convincerò mai a
leggere qualcos'altro scritto da Maguire; non mi pento tuttavia di aver
acquistato, anni fa, la mia bella copia di “Strega
– Cronache dal regno di Oz in rivolta”, dal momento che il romanzo ha
rappresentato senz'altro per me una lettura stimolante sotto vari punti di
vista, e indubbiamente molto fuori dal coro, seppure a tratti si sia purtroppo
rivelata anche noiosa e inconcludente.
Trama: 7.5/10
Ambientazione: 4.5/10
Personaggi: 6.0/10
Stile: 4.0/10
Coinvolgimento emotivo: 5.0/10
Verdetto finale: 5.4/10
Girl Power:
Credevo di essere l'unica ad averlo letto! In effetti anche io sono rimasta piuttosto sorpresa dalla lettura perché mi aspettavo qualcosa di molto diverso. I miei ricordi sono un po' sbiaditi perché l'ho letto diversi anni fa, ma Elfaba mi aveva colpito molto e l'edizione del volume mi piace tantissimo.
RispondiEliminaL'edizione è splendida, effettivamente, e Elfaba una protagonista abbastanza originale e intraprendente da risultare indimenticabile... peccato per lo stile un po' pasticcione dell'autore, però: con un pizzico di tecnica in più, e meno carne al fuoco, secondo me il romanzo sarebbe riuscito a prendermi mooolto di più! :)
EliminaMi spiace che non ti sia piaciuto. Per me i lati positivi hanno sorpassato i difetti dovuti alla sensazione di "troppe cose in poche pagine" che provavo a volte ^^
RispondiEliminaNon era esattamente quello che mi aspettavo, ma l'ho apprezzato lo stesso... anche se non ho mai avuto voglia di proseguire con la serie, visto che funziona bene anche come autoconclusivo.
Infatti, trovo anch'io che la "chiusura" del libro sia una cosa positivissima! ^^
EliminaUn secondo libro, senza Elfaba, per me non ha davvero senso di esistere! XD Anche se nutro un po' di curiosità nei confronti di Dorothy, devo ammetterlo! :D
Ero davvero curiosa di leggere la tua recensione su questo libro, ce l'ho in wish lista da una vita e spero di riuscire a leggerlo, prima o poi! Magari abbasserò un po' le aspettative (anche perché di Dorothy ho letto un altro retelling e non mi aveva soddisfatto molto!) ma sono comunque molto curiosa :)
RispondiEliminaMmm... ti riferisci a "Dorothy must die", giusto? Vorrei leggere anche quello, ma con calma, perché effettivamente avevo letto anch'io diverse recensioni meno che entusiaste! :P
Elimina"Strega", a modo suo, è un libro ricco e interessante; mentre leggevo mi sono annoiata un po', ma c'è da dire che ancora ripenso ai suoi personaggi, a volte, e mi pongo domande sul loro destino e le loro motivazioni... vorrà pur dire che mi sono rimasti impressi e mi hanno trasmesso qualcosa! :D
Non ho mai letto Il Mago di Oz e, ad essere sincera, non conosco la storia nemmeno a linee generali ^^", ma prima o poi la recupererò (in questo caso la cosa positiva è che il mio giudizio non verrà influenzato da film\nostalgia dei vecchi tempi ahah). Questo libro sembra molto carino e originale, però peccato per la parte deludente ;_; davvero peccato!!
RispondiEliminaAhahaha hai ragione, Giusy, bisogna guardare al lato positivo delle cose!:D
EliminaScherzi a parte, sono sicura che il libro originale ti piacerà da matti: è incantevole, e i personaggi ti rimangono nel cuore! <3
Ciao a te, e grazie mille per l'invito! ^^
RispondiEliminaHo entrambi i volumi della saga che hai citato in cartaceo, anche se non li ho ancora letti, ma sai una cosa? Il segnalibro mi sembra un'idea adorabile, perciò penso proprio che farò un salto da te appena possibile! <3