“Every Heart a Doorway” è il libricino speciale che mi ha
permesso di scoprire l’esistenza di una meravigliosa autrice californiana
chiamata Seanan McGuire.
Fosse già solo per questo, meriterebbe di occupare un
posticino speciale all’interno del mio cuore.
Ma si dà il caso che “Every
Heart a Doorway” sia anche un portal fantasy struggente, eccentrico, machiavellico e originale; il primo capitolo di una delle saghe più amate e popolari degli ultimi
anni, ormai già arrivata alla pubblicazione del suo settimo volume...
Potete acquistarlo QUI in inglese
La trama
Nelle giuste circostanze,
bambini di ogni angolo del mondo hanno sempre continuato a scomparire: scivolando attraverso le ombre raccolte sotto il letto, o sul
retro di un guardaroba; ruzzolando
giù per la tana di un coniglio o
lungo un vecchio pozzo, per emergere…
da qualche altra parte.
Ma le terre incantate
hanno poco bisogno di bambini terribilmente a corto di miracoli.
Nancy ha visitato
uno di questi mondi, una volta, ma adesso è tornata. Le cose che ha sperimentato mentre era lì l’hanno
cambiata; ma, forse, non è neanche solo questo: forse il problema è che la
parola “casa” non aveva mai avuto un
significato, prima di quel viaggio.
Invece adesso ce l’ha.
I bambini sotto le cure speciali di Miss West questo lo capiscono, fin troppo bene. E ciascuno di loro
sta cercando una via per tornare
nell’unico posto che li abbia mai fatti veramente sentire accolti; quella porta speciale, meravigliosa,
indimenticabile, che sopra ogni altra cosa avverte l’esigenza di chiederti: «Sei
sicuro?».
Come per chiedere: «È qui che vuoi stare? È qui
che potrai essere felice?»
Che è più di quanto si prenda mai la briga di domandare il
nostro mondo d’origine.
Ma i ragazzi dell’Istituto di Miss West, purtroppo,
capiscono anche che cosa significhi sentirsi respinti.
Eppure, l’arrivo di Nancy porta un cambiamento inaspettato.
Un’oscurità che
si annida dietro ogni angolo... e, quando una
tragedia colpisce, toccherà proprio a Nancy e ai suoi nuovi compagni di
scuola arrivare al cuore della faccenda.
A qualsiasi costo.
Un classico contemporaneo
Seanan Mcguire ha la mente
di una scienziata e il cuore di un
poeta.
Se avete letto il suo “Middlegame”, è probabile che lo
sappiate già. In caso contrario... Bè, come vi annunciavo poco fa, “Every Heart a Doorway” è il titolo
ideale per cominciare a innamorarvi perdutamente di lei!
Nelle mani di (quasi) chiunque
altro, una trama di questo genere avrebbe potuto facilmente risolversi in:
a) un fiasco totale; b) un dimenticabilissimo retelling in chiave YA, dello
stesso genere che ormai tende a sommergere gli scaffali delle nostre librerie a
intervalli regolari.
Per quanto mi riguarda, l’unica altra autrice contemporanea
che, in questi anni, ha dimostrato di poter contribuire ad arricchire lo
sterminato dominio di opere racchiuse sotto lo “stendardo” del portal fantasy
con il medesimo grado di maestria, passione e personalità, è Alix Harrow.
Ma mi spingerò oltre: secondo me, “Every Heart a Doorway” è addirittura superiore a “Le Diecimila Porte di January”!
La precisione
chirurgica di McGuire, il suo affilato
senso dell’ironia, la sua capacità di creare personaggi che ti scivolano costantemente sotto la pelle,
contribuiscono a rendere questo volume – vincitore dei Premi Nebula e Hugo – un classico moderno adatto al gusto di
ogni lettore.
Peraltro, avendo già letto i volumi successivi (al momento
in cui scrivo, l’ultimo in ordine cronologico è “Where the Drowned Girls Go”...)
posso anticiparvi che si tratta soltanto di un assaggio dell’immensa, titanica avventura che vi aspetta.
Quasi tutti i personaggi apparsi fra le pagine di “Every Heart a Doorway” hanno una storia da raccontare; e la nostra
Seanan, che conosce, rispetta e ama le sue creature come solo una madre
orgogliosa potrebbe fare, ha in serbo una serie
di progetti per ciascuno di loro, al di là della protagonista prescelta per
questo primo volume.
“Wayward Children”: la saga
La serie, nella sua interezza, ci regala un autentico multiverso di mondi fantastici, tutti rigorosamente
organizzati a seconda dei propri parametri interni: caotici o logici, virtuosi
o malvagi eccetera eccetera.
Il worldbuiling è
incredibilmente coerente, organizzato e credibile. Del resto, se c’è una cosa
che la serie di October Daye ci ha
dimostrato, è che Seanan McGuire ha una capacità
di pianificazione che si spinge ben aldilà di qualsiasi umana capacità di
comprensione, e che all’interno dei suoi libri nessun elemento viene mai
lasciato in balia del caso.
Il mio volume preferito, da questo punto di vista, è il quarto
(“In an Absent Dream”); ma bisogna dire che “Every Heart a Doorway” comincia a introdurre mondi e personaggi con un’efficacia che ha quasi del
sovrannaturale: vale a dire, senza ricorrere a infodump, sottotrame o spiegoni
di sorta e, soprattutto, senza costringere il lettore a “uscire” dal flusso
della narrazione neanche per un secondo!
Nobody's rainbow
Credo di aver amato “Every
Heart a Doorway” perché, sopra ogni altra cosa, questo libro è riuscito
nell’ impossibile intento di farmi sentire rispettata,
vista e compresa.
Il finale mi ha
commosso fino alle lacrime; e, badate, non sto parlando solo della questione
della rappresentazione LGBT (che,
sì, è presente, e all’interno della trama gioca anche un ruolo importante).
Mi riferisco proprio al fatto di aver avuto la sensazione di
provare il dolore, lo smarrimento, la rabbia e la confusione di questi ragazzi
sulla mia pelle. Gli emarginati, i reietti, i “paria” del mondo... quelli che la nostra società cerca costantemente
di scartare e rigettare, schiacciare e lasciarsi alle spalle.
Ma non solo.
Perché la verità è che certi bambini nascono diversi; sono diversi, e sempre diversi rimarranno,
alla faccia di qualsiasi aberrante pretesa di uguaglianza e universalità i nostri
educatori cerchino di appellarsi. La loro diversità, le loro esigenze, la loro
unicità e i loro bisogni... sono cose che andrebbero
riconosciute, coltivate e supportate; non costantemente derise, recriminate
e trasformati in una fonte di isolamento.
Ad alcune bambine piacciono la matematica, la scienza, i
dinosauri e gli sport sfrenati.
Ad alcuni bambini piacciono il rosa, i vestiti sgargianti,
il balletto classico e “Una mamma per
amica”.
Alcuni di loro hanno un corpo gracile e un portamento tetro,
come dei piccoli Mister Hyde in miniatura. Altri sono paffuti e sgargianti, con
i capelli color acquamarina e l’indole giocosa di una sirena.
Alcuni di loro cresceranno e diventeranno avvocati. Altri
diventeranno sognatori, maghi, pittori, musicisti e astronauti.
Alcuni di loro si sposeranno; forse con persone del sesso
opposto, ma magari no.
Altri, come Nancy, non vorranno sposarsi mai.
Non fa alcuna differenza e, insieme, fa tutta la differenza
del mondo.
Perché ognuno di questi bambini, a modo suo, è una cosa
soltanto: un eroe.
Perché la verità è che ci vuole un coraggio grande come una casa, a crescere in un mondo come il
nostro.
Altro che Wonderland, Narnia e Terra di Mezzo! XD
Perché non conoscevo il tuo blog?! Ho rimediato subito ;)
RispondiEliminaAww, adoro la cover di questo libro *_*
Un abbraccio ♥
Ciao, Chiara, grazie mille! :D
EliminaLa copertina è splendida, sono assolutamente d'accordo... spero tanto anche la trama e i personaggi! <3
Un abbraccio grande anche a te! ^_____^
Speriamo venga pubblicato anche in Italia, dalla trama sembra molto interessante!
RispondiEliminaLa cover è stupenda! *_*
Piacerebbe molto anche a me! *___*
EliminaPer il momento, conto di leggerlo in inglese, quindi spero di potervi dire qualcosa di più al più presto! ;D
L'autrice mi piace molto, sto seguendo la sua serie su October Daye e mi piace parecchio (anche se la sta tirando un pelino per le lunghe, perché siamo già al nono volume e non che mi stia lamentando eh, però il rischio che si perda per strada c'è!) mentre l'altra sua serie è in wish list. Ovviamente metterò in lista anche questo *_*
RispondiEliminaUh, io non ho letto mai nulla di suo, almeno non ancora.. quasi quasi, faccio finire tutto in wish-list, visto che anche le serie di cui hai parlato mi ispirano molto! :D
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