Spazzate via dalla vostra mente la parziale delusione rappresentata da "Il Segno del Destino" di Robin LaFevers, e preparatevi a entrare nell'unico convento destinato a trasformarvi nella più letale e affidabile macchina da guerra che sia mai stata creata...
"It is
important, when killing a nun, to ensure that you bring an army of sufficient
size.
For Sister Thorn of the Sweet Mercy Convent, Lano Tacsis brought two
hundred men."
Titolo: Red Sister
Serie: The Book of the Ancestor, Vol. 1
Lingua: inglese
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Girl Power
La trama di "Red Sister":
“Al Convento
di Sweet Mercy, le ragazzine vengono addestrare per diventare delle killer
impeccabili. In alcune di loro scorre una goccia dell’antico sangue, per cui sono
in grado di coltivare talenti visti di rado, risalienti direttamente ai tempi
in cui le quattro tribù raggiunsero Abeth a bordo delle loro navi spaziali.
Sweet Mercy
ha il compito di affinare queste arti e di renderle letali: occorrono dieci
anni per educare una Red Sister e avviarla al sentiero della lama e della lotta
a corpo libero.
Ma perfino
le signore della spada e dell’ombra non sono in grado di comprendere veramente ciò
che il Convento ha avuto modo di acquistare, quando la giovane Nona Grey è stata introdotta
per la prima volta nei loro corridoi. Una bambina di otto anni, macchiata di
sangue e ingiustamente accusata di omicidio: colpevole, in realtà, di crimini ben
peggiori…”
Mi riesce
difficile cercare di parlare di questo libro conservando un minimo di lucidità
e di raziocinio, ma farà del mio meglio, giacché il nuovo romanzo di Mark Lawrence vale assolutamente il
tentativo…
Dal mio
punto di vista, “Red Sister” ha rappresentato una graditissima sorpresa. Le recensioni erano buone, o addirittura ottime, questo lo sapevo per certo; gli appassionati gli hanno riservato una calorosissima accoglienza, e questo, naturalmente è sempre un buon segno.
Immagino che questo fattore abbia
influito sulla mia scelta di acquistare il romanzo e iniziarlo immediatamente,
a pochissimi giorni dal debutto ufficiale nelle librerie d’oltreoceano. A dirla
tutta, però, sospetto che sarebbe bastata anche solo un’occhiata svagata alla
sinossi dell’ultima fatica dell’autore de “Il Principe dei Fulmini”, per capire
che il primo volume della serie “The Book of The Ancestor” doveva
assolutamente entrare a far parte della mia collezione.
La trama di “Red Sister” segue le avventure (e il punto di vista) della
piccola Nona, una ragazzina dalle
virtù imprevedibili e dal temperamento alquanto focoso. Avete presente Goku, il
protagonista di “Dragon Ball”? Be’, probabilmente
persino il super-saiyan per antonomasia sarebbe rimasto a bocca aperta, se si
fosse trovato ad assistere ad una delle frequenti dimostrazioni del formidabile
spirito guerriero ostentato da questa indomita e anticonvenzionale ragazzina, una
giovane berserker dal sangue infuocato e dalla velocità ineguagliabile.
Dopo aver
pestato i piedi alla persona – no, anzi, alla famiglia sbagliata: Lannister docet… - Noona viene tratta in salvo
dall’intraprendente badessa del famoso Convento di Sweet Mercy: un santuario in
grado di accogliere le giovani diseredate – o altrimenti bisognose – del regno e
di impartire loro un addestramento tale da riuscire trasformare le più
promettenti e talentuose fra loro in macchine
da guerra altamente specializzate, equipaggiate per ogni sorta di
combattimento possibile e immaginabile.
Il libro di
Lawrence potrebbe essere descritto, in un certo senso, come una sorta di
riuscitissimo mix fra alcuni dei più piacevoli ingredienti alla base della popolarità di molte saghe di successo: le “ordinarie”- ma indimenticabili -
atmosfere scolastiche in stile “Harry
Potter”, con tutto il loro affettuoso e familiare corredo di tematiche relative all’annosa questione
della crescita, dell’amicizia, della
famiglia e del cambiamento; i pirotecnici combattimenti tipici delle principali
novellizzazioni dei più famosi gdr di sempre (“Forgotten Realms” su tutti); il calore e la spontaneità di “Temeraire”, il gore di George Martin, i
misteri insondabili alla base della complessa ambientazione presentata nelle
lunghissima saga di Shannara.
Il ritmo incalzante, la coinvolgente
ambientazione, l’articolato sistema
magico e l’elaboratissima trama di “Red Sister” (coadiuvata da un intreccio abbastanza criptico - nonché
psicologicamente devastante - da far salire la disperata necessità di
mangiucchiarsi le unghie e mordicchiarsi le labbra a ogni cambio di capitolo…) basterebbero
a fare di questo romanzo una lettura imprescindibile per qualsiasi appassionato
del cosiddetto “grimdark fantasy”.
Ma c’è di
più, anzi, molto di più: ciò che ho
apprezzato maggiormente dell’opera di Lawrence, infatti, è stata la
sbalorditiva capacità dell’autore di delineare un cast di personaggi a dir poco STELLARE, senza per questo arrivare a sacrificare nulla in termini
di divertimento, azione spericolata o imprevedibili colpi di scena al
cardiopalma.
Personalmente
ho adorato la protagonista, Nona; un’emarginata dal passato turbolento e
dall’indole violenta, inquieta, leale e ostinata… Una ragazzina capace di
compiere un massacro nel tempo di un battito di ciglia (e di godersi ogni singolo istante di quel
brutale bagno di sangue…), ma anche di controllarsi, amare, migliorarsi,
proteggere e perdonare. Devo ammettere che la sua “innocenza” (se così possiamo
chiamarla…), il suo candore e il suo amore incondizionato nei confronti delle
persone che l’hanno accolta e aiutata, me l’hanno resa particolarmente cara e
vicina.
Ma la verità
è che sono arrivata a perdere la testa soprattutto per alcuni dei personaggi
“secondari” di “Red Sister”: a
cominciare dall’implacabile Badessa
Glass – sul dizionario, alla voce “badass”, dovrebbe proprio esserci la sua
foto, ragazzi… - per passare alla maliziosa, diabolica e irriverente Avvelenatrice (le sue lezioni, una
fonte di spasso pressoché sconfinato, mi hanno fatto veramente rotolare a terra
dal ridere!); dall’ambigua e vivace “amica di sempre” Clera, alla tostissima insegnante di arti marziali, la severissima Sorella Tallow in persona.
E poi… e poi
c’è Ara, ovviamente, la mia
preferita in assoluto: l’Amore con la maiuscola, per quanto mi riguarda, e
ancora non saprei neanche bene spiegarvi il perché. Sento solo che il destino
la porterà ad avvicinarsi sempre più a Noona, nel bene e nel male, e che questo
particolare finirà con lo stravolgere completamente il futuro di entrambe.
Giudizio personale: 9.5/10
Deve essere mio al più presto! Lawrence è una garanzia e in più, dopo aver letto la tua recensione, sono ancora più curiosa!!!
RispondiEliminaAnch'io conto di recuperare qualcos'altro di Lawrence, possibilmente presto: tanto più che ho già quasi tutti i suoi libri a casa, non mi resta davvero altro che iniziarli! ;D
EliminaLa trilogia dei fulmini (o The Broken Empire se hai quella in lingua originale) al momento è la mia preferita, ma sono curiosa di sapere cosa ne penserai tu! :)
EliminaOkay, mi hai convinto!
RispondiEliminaIntanto appena posso (alias appena finisco il trono di spade 2 e dopo una bella pausa XD!) leggo l'altro libro di Lawrence, che già ho, tanto per farmi unidea di questo autore e appena avrò qualche soldino comprerò questo *.*
Aggiungo anche questo alla wishlist XD
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