giovedì 12 aprile 2018

Recensione: "Grey Sister", di Mark Lawrence




Book of the Ancestor, Vol. 2
Disponibile in inglese

“Al riparo delle sue mura, il Convento di Sweet Mercy ha continuato ad addestrare per secoli giovani ragazze particolarmente dotate, affinando le loro innate capacità di combattimento. Ormai giunta alle soglie della Classe Mistica, la novizia Nona Grey ha iniziato a imparare i segreti dell’universo. Ma spesso le verità più profonde servono soltanto a rendere più ardue le nostre scelte. Prima di lasciare il convento, Nona dovrà infatti decidere a quale ordine dedicarsi – e stabilire se il suo sentiero la condurrà verso una vita di preghiera e servizio, o incontro a una fatta di scontri, lame e violenza.
Tutto ciò che si staglia fra lei e questa scelta sono l’onore ferito di un’assassina, i complotti di un’aspirante imperatrice determinata a impugnare il potere dell’Inquisizione come un’arma, e la vendetta del lord più ricco dell’Impero. Mentre il mondo si stringe attorno a lei, e i suoi nemici prendono ad attaccarla attraverso lo stesso sistema che lei ha giurato di proteggere, Nona dovrà trovare il proprio sentiero nonostante la contrastante salva di emozioni portate dall’amicizia, dall’ambizione, dalla lealtà e dal suo desiderio di vendetta.”



Come ogni lettore di fantasy sa bene, l’anello debole di una trilogia è spesso rappresentato dal suo secondo libro.
Bè, sono più che lieta di confermarvi che questo problema non riguarda minimamente Mark Lawrence e il suo “Grey Sister”, l’adrenalinico, cupo e serratissimo sequel di “Red Sister”, alias una delle storie più brutali, sinistre e affascinanti mai narrate nell’intera storia del genere fantasy!
Potreste forse essere indotti a pensare che queste mie lodi sperticate siano un po’ esagerate. In questo caso, non posso fare altro che dare per scontato il fatto che non abbiate ancora prestato ascolto al mio consiglio e iniziato a leggere la formidabile serie "grimdark" Book of The Ancestor”. Perché, se lo aveste fatto, a questo punto sapreste già che è quasi impossibile trovare un elemento stonato all’interno di questi due romanzi, o non finire con l’innamorarsi profondamente dei suoi umanissimi personaggi, della sua complessa ambientazione e delle sue impagabili atmosfere in salsa gore/splatter.

Già preso da solo, il primo capitolo di “Grey Sister” è in grado di garantire emozioni e palpitazioni a non finire: dopo un breve riepilogo degli eventi narrati nel primo volume, abbiamo infatti finalmente l’occasione di seguire il punto di vista di Sister Apple (leggi: il mio personaggio preferito della saga, assieme a Ara….) e di vedere la leggendaria “Avvelenatrice” del mitico Convento di Sweet Mercy entrare in azione. Se c’è una cosa che sto imparando ad amare di Marck Lawrence, leggendo questi libri, è la sua straordinaria capacità di intessere intrecci a dir poco impeccabili, intrigando il lettore fin dalle primissime righe e trascinandolo, a poco a poco, verso un climax di imprevedibili e rocambolesche conseguenze al cardiopalma.

Ad ogni modo, attraverso le incantevoli (e sanguinosissime) pagine di “Grey Sister” riprendiamo ben presto a seguire il faticoso apprendistato di Nona, Ara e le altre indimenticabili novizie del convento, fra lezioni sempre più complicate, rivalità spietate, sfide implacabili e follie adolescenziali assortite. Per l’intera durata del romanzo, le vicissitudini della protagonista continueranno a rappresentare il fulcro emotivo della trama; e senza dubbio Nona avrà modo di cambiare e crescere moltissimo nell’arco della narrazione. Ma la “parte del leone”, in “Grey Sister”, secondo me viene interpretata soprattutto dalle nostre due “Sorelle della Discrezione” preferite, alias Apple e Kettle, e dalla fantamitica Badessa Glass, un personaggio che meriterebbe la stesura di un’epopea interamente dedicata alle sue avventure. Queste tre donne incarnano a meraviglia il concetto di “badass”, spingendosi a compiere delle imprese ai limiti dell’impossibile pur di proteggere le giovani allieve del convento e cercare un modo per risolvere la tesissima situazione politica del regno….

Perché, sì: appare ormai chiaro a tutti che Abeth comincia a versare in situazioni sempre più critiche e delicate, con la “luna” sul punto di collassare e i ghiacciai che premono sempre più concitatamente ai margini del mondo conosciuto, pronti a ingoiare qualsiasi terra e regno si stagli sulla loro strada. Sullo sfondo di questi cataclismi imminenti, Chiesa e Impero non fanno altro che bisticciare e contendersi gli avanzi di un potere che ormai non è più, fra ribellioni, processi, minacce d’invasione da parte delle popolazioni esterne e inquietanti colpi di Stato.

Cos’altro potrei dire, per convincervi a provare questa serie?
Grey Sister” è – esattamente come il suo predecessore – un libro fantasy straordinario; la cronaca di una storia brutale e spaventosa, ambientata sullo sfondo di un mondo affascinante e crudele, i cui abitanti (duri come il ferro, e dalla mente affilata come l’acciaio…) non tentennano neanche per un momento all’idea di sporcarsi le mani.  I personaggi di questi libri (sia buoni che cattivi) commettono un’infinità di errori, talvolta anche fatali, e cadono spesso preda dei propri istinti più violenti e nascosti. Eppure, nel bel mezzo di tutta quest’oscurità, si staglia anche una luce potente: il faro dell’amicizia, della sorellanza, del legame di profondo affetto e insondabile devozione che unisce le varie suore e novizie di Sweet Mercy in un vincolo pressoché impossibile da spezzare.

Se amate il genere, insomma, fate un favore a voi stessi, e leggete la serie “The Book of the Ancestor”. L’autore americano Peter V. Brett ebbe modo di scrivere, in un’occasione, che Mark Lawrence era probabilmente la miglior cosa accaduta al fantasy nell’arco degli ultimi anni.
Sto seriamente cominciando a pensare che avesse ragione, e anche da vendere…

In estrema sintesi: un sequel adrenalinico, convincente, spietato e pienamente all’altezza del suo predecessore. “Grey Sister” è uno dei libri fantasy migliori che abbia mai letto, e indubbiamente uno di quelli destinati a restare impressi nelle nostre menti a tempo indeterminato. Non adatto ai deboli di cuore, questo romanzo contribuisce a testimoniare la crescita di Mark Lawrence come autore: tempo qualche anno, e il ragazzo potrebbe facilmente aspirare a strappare la palma di scrittore più amato e popolare dalle mani concitate di parecchi colleghi….


Potete leggere la mia recensione del primo volume della serie cliccando QUI. Mentre a questo indirizzo troverete la recensione del terzo e ultimo atto della trilogia! :)



4 commenti:

  1. Mi stai veramente tentando con le recensioni di questa serie *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono molto felice di sentirlo, Kate! Giuro che questi due libri meritano ogni singola parola di lode che gli è stata rivolta, sia da parte di noi fan che dalla critica! ^____^

      Elimina
  2. Non sono ancora riuscita a mettere le mani sul primo di questa trilogia, perché sto cercando di andare per ordine e di finire prima la seconda trilogia di Lawrence, visto che l'ho già iniziata... ma praticamente tutti i giorni trovo qualcosa che mi ricorda dell'esistenza di questa trilogia e la mia volontà è debole... e le tue recensioni non aiutano per niente!!! :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In questo periodo il buon Mark sta andando fortissimo, è proprio vero! Se ne parla un po' ovunque... e devo dire che la cosa mi fa davvero piacere, perché questa serie se lo merita in pieno! ;D
      Le precedenti trilogie fanno parte della mia WL, ovviamente... Non ho ancora deciso se inizierò direttamente in inglese o leggerò i primi volumi in italiano, ma una cosa è certa: non vedo l'ora di rimettermi in pari! *____*

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...