Book of the Ancestor, Vol. 2
Disponibile in inglese
“Al riparo delle sue
mura, il Convento di Sweet Mercy ha continuato ad addestrare per secoli giovani
ragazze particolarmente dotate, affinando le loro innate capacità di
combattimento. Ormai giunta alle soglie della Classe Mistica, la novizia Nona
Grey ha iniziato a imparare i segreti dell’universo. Ma spesso le verità più
profonde servono soltanto a rendere più ardue le nostre scelte. Prima di
lasciare il convento, Nona dovrà infatti decidere a quale ordine dedicarsi – e stabilire
se il suo sentiero la condurrà verso una vita di preghiera e servizio, o incontro
a una fatta di scontri, lame e violenza.
Tutto ciò che si
staglia fra lei e questa scelta sono l’onore ferito di un’assassina, i
complotti di un’aspirante imperatrice determinata a impugnare il potere dell’Inquisizione
come un’arma, e la vendetta del lord più ricco dell’Impero. Mentre il mondo si
stringe attorno a lei, e i suoi nemici prendono ad attaccarla attraverso lo
stesso sistema che lei ha giurato di proteggere, Nona dovrà trovare il proprio
sentiero nonostante la contrastante salva di emozioni portate dall’amicizia, dall’ambizione,
dalla lealtà e dal suo desiderio di vendetta.”
Come ogni lettore di fantasy
sa bene, l’anello debole di una trilogia è spesso rappresentato dal suo
secondo libro.
Bè, sono più che lieta di confermarvi che questo problema
non riguarda minimamente Mark Lawrence e
il suo “Grey Sister”,
l’adrenalinico, cupo e serratissimo sequel
di “Red Sister”, alias una delle
storie più brutali, sinistre e affascinanti mai narrate nell’intera storia del
genere fantasy!
Potreste forse essere indotti a pensare che queste mie lodi
sperticate siano un po’ esagerate. In questo caso, non posso fare altro che
dare per scontato il fatto che non abbiate ancora prestato ascolto al mio
consiglio e iniziato a leggere la formidabile serie "grimdark" “Book
of The Ancestor”. Perché, se lo aveste fatto, a questo punto sapreste già che è quasi impossibile trovare un
elemento stonato all’interno di questi due romanzi, o non finire con l’innamorarsi
profondamente dei suoi umanissimi personaggi, della sua complessa ambientazione
e delle sue impagabili atmosfere in salsa gore/splatter.
Già preso da solo, il primo capitolo di “Grey Sister” è in grado di garantire
emozioni e palpitazioni a non finire: dopo un breve riepilogo degli eventi
narrati nel primo volume, abbiamo infatti finalmente l’occasione di seguire il
punto di vista di Sister Apple
(leggi: il mio personaggio preferito della saga, assieme a Ara….) e di vedere la leggendaria “Avvelenatrice” del mitico
Convento di Sweet Mercy entrare in
azione. Se c’è una cosa che sto imparando ad amare di Marck Lawrence, leggendo
questi libri, è la sua straordinaria capacità di intessere intrecci a dir poco
impeccabili, intrigando il lettore fin dalle primissime righe e trascinandolo,
a poco a poco, verso un climax di imprevedibili e rocambolesche conseguenze al
cardiopalma.
Ad ogni modo, attraverso le incantevoli (e sanguinosissime)
pagine di “Grey Sister” riprendiamo
ben presto a seguire il faticoso
apprendistato di Nona, Ara e le
altre indimenticabili novizie del convento, fra lezioni sempre più complicate,
rivalità spietate, sfide implacabili e follie adolescenziali assortite. Per
l’intera durata del romanzo, le vicissitudini della protagonista continueranno
a rappresentare il fulcro emotivo della trama; e senza dubbio Nona avrà modo di
cambiare e crescere moltissimo nell’arco della narrazione. Ma la “parte del
leone”, in “Grey Sister”, secondo me
viene interpretata soprattutto dalle nostre due “Sorelle della Discrezione”
preferite, alias Apple e Kettle, e
dalla fantamitica Badessa Glass, un
personaggio che meriterebbe la stesura di un’epopea interamente dedicata alle
sue avventure. Queste tre donne incarnano a meraviglia il concetto di “badass”, spingendosi a compiere delle
imprese ai limiti dell’impossibile pur di proteggere le giovani allieve del
convento e cercare un modo per risolvere la tesissima situazione politica del
regno….
Perché, sì: appare ormai chiaro a tutti che Abeth comincia a versare in situazioni
sempre più critiche e delicate, con la “luna” sul punto di collassare e i
ghiacciai che premono sempre più concitatamente ai margini del mondo conosciuto, pronti a
ingoiare qualsiasi terra e regno si stagli sulla loro strada. Sullo sfondo di
questi cataclismi imminenti, Chiesa
e Impero non fanno altro che bisticciare e contendersi gli avanzi di un potere
che ormai non è più, fra ribellioni, processi, minacce d’invasione da parte
delle popolazioni esterne e inquietanti colpi di Stato.
Cos’altro potrei dire, per convincervi a provare questa
serie?
“Grey Sister” è – esattamente
come il suo predecessore – un libro fantasy straordinario; la cronaca di una storia brutale e spaventosa, ambientata
sullo sfondo di un mondo affascinante e crudele, i cui abitanti (duri come il
ferro, e dalla mente affilata come l’acciaio…) non tentennano neanche per un
momento all’idea di sporcarsi le mani. I personaggi di questi libri (sia buoni che
cattivi) commettono un’infinità di errori, talvolta anche fatali, e cadono
spesso preda dei propri istinti più violenti e nascosti. Eppure, nel bel mezzo
di tutta quest’oscurità, si staglia anche una luce potente: il faro dell’amicizia, della
sorellanza, del legame di profondo affetto e insondabile devozione che unisce
le varie suore e novizie di Sweet Mercy in un vincolo pressoché impossibile da
spezzare.
Se amate il genere, insomma, fate un favore a voi stessi, e
leggete la serie “The Book of the
Ancestor”. L’autore americano Peter V. Brett ebbe modo di scrivere, in
un’occasione, che Mark Lawrence era probabilmente la miglior cosa accaduta al
fantasy nell’arco degli ultimi anni.
Sto seriamente cominciando a pensare che avesse ragione, e
anche da vendere…
In estrema sintesi:
un sequel adrenalinico, convincente, spietato e pienamente all’altezza del suo
predecessore. “Grey Sister” è uno
dei libri fantasy migliori che abbia mai letto, e indubbiamente uno di quelli
destinati a restare impressi nelle nostre menti a tempo indeterminato. Non
adatto ai deboli di cuore, questo romanzo contribuisce a testimoniare la
crescita di Mark Lawrence come autore: tempo qualche anno, e il ragazzo potrebbe
facilmente aspirare a strappare la palma di scrittore più amato e popolare
dalle mani concitate di parecchi colleghi….
Potete leggere la mia recensione del primo volume della serie cliccando QUI. Mentre a questo indirizzo troverete la recensione del terzo e ultimo atto della trilogia! :)
Mi stai veramente tentando con le recensioni di questa serie *-*
RispondiEliminaSono molto felice di sentirlo, Kate! Giuro che questi due libri meritano ogni singola parola di lode che gli è stata rivolta, sia da parte di noi fan che dalla critica! ^____^
EliminaNon sono ancora riuscita a mettere le mani sul primo di questa trilogia, perché sto cercando di andare per ordine e di finire prima la seconda trilogia di Lawrence, visto che l'ho già iniziata... ma praticamente tutti i giorni trovo qualcosa che mi ricorda dell'esistenza di questa trilogia e la mia volontà è debole... e le tue recensioni non aiutano per niente!!! :(
RispondiEliminaIn questo periodo il buon Mark sta andando fortissimo, è proprio vero! Se ne parla un po' ovunque... e devo dire che la cosa mi fa davvero piacere, perché questa serie se lo merita in pieno! ;D
EliminaLe precedenti trilogie fanno parte della mia WL, ovviamente... Non ho ancora deciso se inizierò direttamente in inglese o leggerò i primi volumi in italiano, ma una cosa è certa: non vedo l'ora di rimettermi in pari! *____*