Winternight - Vol. 3
Disponibile in inglese
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"E se stavolta una sola ragazza potesse fare la differenza?
Mosca è in fiamme, e la sua gente è alla frenetica ricerca di risposte - e di qualcuno da incolpare. Vasiliva, una giovane donna dotata di poteri straordinari, deve fuggire se intende salvarsi la vita, inseguita da tutti coloro che intendono incolpare la sua magia per le loro sventure.
Ma poi un demone vendicativo riesce in qualche modo a fare ritorno, più forte che mai. Determinato a scaraventare il mondo nel caos, riesce a trovare alleati fra gli uomini e gli spiriti.
Il peso del fato dell'umanità - e quello del mondo delle creature fatate - ricadrà sulle spalle di Vasya..."
Dopo averla lasciata alle prese con le conseguenze di uno
scontro destinato a cambiare le sorti di Mosca per sempre (vi ricordo che
avrete la possibilità di leggere "La Ragazza nella Torre” in italiano
a partire dalla fine di agosto), Vasya
si prepara a imboccare la lunga strada che porta alla redenzione.
Non ho intenzione di anticiparvi altro in relazione alla trama del terzo libro della trilogia “Winternight” (“La Notte dell’Inverno”), per cui mi limiterò ad assicurarvi che il
ritmo adrenalinico e scalpitante di “The Winter of the Witch” finirà per
lasciarvi a bocca aperta.
Suppongo che questa sia una delle ragioni per cui ho amato
questo volume conclusivo ancor più dei suoi predecessori: il "terzo
atto" della saga si precipita infatti incontro al momento del climax a testa alta e con la lancia in
resta, scaraventandoci direttamente al centro del nucleo emotivo e fattuale della narrazione... Per la prima volta (e
dopo un episodio iniziale a dir poco scioccante) Vasya si ritrova ad affrontare
i suoi nemici e i suoi demoni interiori a muso duro e a carte scoperte; messa
alle strette dal destino, la nostra “strega venuta dal freddo” dovrà decidere
una volta per tutte chi vuole essere... e pagare il prezzo di questa decisione
fino in fondo e senza possibilità di appello.
Ho apprezzato molto il peso che la Arden, attraverso le
pagine di “The Winter of the Witch”,
ha voluto concedere all'analisi del palpabile "lato oscuro" di Vasya; al ruolo dell'Orso nella sua vita, al potere e all'influenza che questa
carismatica e brutale figura primordiale finirà per esercitare sempre su di
lei.
Questa prima trilogia della Arden rientra a pieno diritto
nella categoria delle più intramontabili
storie di formazione a sfondo magico di sempre, credo. Sin dal primo libro,
mi è stato possibile rintracciare echi della scrittura di Tamora Pierce, Naomi Novik e Ursula LeGuin; una lunga serie di influenze e suggestioni che si
riflettono abbondantemente sull'immaginario, sulle tematiche e su determinate
scelte stilistiche compiute dalla Arden.
La protagonista di “The
Winter of the Witch” si lancia a perdifiato in una serie di situazioni più
grandi e disperate di lei. Sbaglia, cade, impara dai suoi errori, si rialza
e... sbaglia ancora! L'umanità - la profonda vulnerabilità - dimostrata da Vasya in questo libro mi ha commosso;
è come se la "ragazza fatata" della Arden riuscisse finalmente a
balzare fuori dalle pagine e a dimostrarci tutto quello che si nasconde dietro
il suo potere, la sua vena ribelle, il suo temperamento testardo e focoso: vale
a dire una giovane donna ferita, oppressa e determinata, che non ha alcuna
intenzione di accettare le regole ipocrite e sbagliate che una secolare
tradizione di misoginia e paranoia
hanno cercato di gettarle sulle spalle. Un'eroina, una combattente e un fragile
"ponte sospeso fra due mondi", sì; ma anche una persona che
rinuncerebbe a molte cose pur di ricongiungersi con gli amati fratelli e sorelle. A molte cose, forse... Tranne che alla
sua identità. Tranne che al fuoco che le scorre nelle vene. Tranne che al tocco
del Re dell'Inverno sulla pelle, o al suono delle risate roche e un po' matte
degli spiriti naturali che ormai quasi più nessuno riesce a percepire.
Credo inoltre che i fan dei cosiddetti "fantasy storici" resteranno
soddisfatti, ancora una volta, dall'elaborata e particolareggiata ricostruzione
della Russia medievale messa in
scena dalla Arden; mentre tutti gli altri lettori proveranno forse una punta di
gioia nell'appurare che l'elemento
fantastico torna anche in questo caso ad assumere una centralità narrativa
di primissimo rilievo.
Voglio confessarvi la verità: abbandonare definitivamente
queste lande incantate, selvagge, gelide, divise, mi ha provocato un piccolo
attacco di malinconia in fondo al cuore. Al momento, so che l'autrice sta
lavorando a un progetto completamente diverso (ma affine: uno stand alone fantasy per adulti dalle
marcate radici storiche...), e che non immagina di tornare a scrivere del mondo
di Vasya e Morozko nell'immediato
futuro.
Se mai dovesse cambiare idea, in ogni caso, sarebbe per spostare il focus della narrazione su un personaggio secondario molto
interessante introdotto ne “La Ragazza
nella Torre”. E’ stata l’autrice stessa a spiegarlo, in un recente commento
pubblicato su Goodreads.
Che cosa posso dire?
Terrò senz’altro le dita incrociate…
Anche se, a dire il
vero, ho già deciso che leggerò qualsiasi
cosa la Arden scelga di scrivere in futuro! ^____^
I libri della serie già disponibili in italiano:
I libri della serie già disponibili in italiano:
Non conoscevo questa saga, mi stuzzica il contesto storico della russia medievale!
RispondiEliminaL'autrice ha studiato a fondo l'argomento medievale, Angela; e secondo me i frutti delle sue ricerche hanno ripagato ampiamente gli sforzi! Di rado mi sono ritrovata alle prese con un'ambientazione così curata e affascinante, durante una lettura! ;D
EliminaIo non vedo l'ora di leggere il secondo. Il primo l'ho amato ❤️.❤️
RispondiEliminaA me il secondo libro è piaciuto ancora di più, Giusy... Spero che sarà così anche per te! *____*
Eliminama si sa già quando uscirà il terzo? .... perchè vorrei leggerli ma non vorrei rimanere appesa ....
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