giovedì 2 gennaio 2020

Recensione: "The Queen of Nothing", di Holly Black


sequel il re malvagio - il principe crudele 3 - folk of the air 3 - Mondadori - recensione

The Folk of the Air, Vol. 3

Potete acquistarlo QUI in italiano


"È molto più facile conquistare il potere che mantenerlo. Jude ha imparato questa dura lezione quando ha perso completamente il controllo sul Re Malvagio, Cardan, in cambio di un potere che riteneva incommensurabile.
E invece ora, come Regina in Esilio di Faerie, Jude si ritrova impotente e ferita a causa del tradimento di Cardan.
Eppure la ragazza è sempre più determinata a rivendicare ciò che lui le ha sottratto. E finalmente un'opportunità si presenta grazie alla sua insidiosa sorella gemella, Taryn, mortalmente in pericolo.
Per salvare la sorella, Jude dovrà di nuovo avventurarsi fra gli infidi meandri della Corte Faerie, e confrontarsi una volta per tutte con ciò che realmente prova per Cardan.
Ma Elfhame non è più come l'aveva lasciato. La guerra è alle porte. E mentre Jude cerca di insinuarsi sempre più in profondità oltre le linee nemiche, finirà ancora una volta invischiata nei sanguinosi complotti politici della nazione che l'ha adottata..."



"The Queen of Nothing" è il terzo e ultimo libro della trilogia fantasy per giovani lettori "The Folk of the Air", cominciata due anni fa con l'uscita de "Il Principe Crudele".
Avendo apprezzato molto i primi due volumi della serie, sono stata lieta di scoprire che questa nuova uscita targata Holly Black sarebbe stata disponibile con diversi mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale (che prevedeva un'uscita invernale intorno a gennaio/febbraio 2020).

Purtroppo non posso dire di essere rimasta particolarmente estasiata da questo "gran finale", miei cari amici in ascolto, ma nemmeno sorpresa dalle varie svolte imboccate della trama. In realtà, la lettura di "The Queen of Nothing" si è rivelata piacevole, avvincente, a tratti forse addirittura soddisfacente. Dal punto di vista dell'intrattenimento puro e semplice, insomma, non posso assolutamente lamentarmi.

Purtroppo credo che "The Queen of Nothing" rappresenti anche, al tempo stesso, la conferma definitiva del fatto che a Holly Black piaccia molto l'idea di "vincere facile" (come amavamo ripetere da bambini), e che in qualche modo questa autrice sembri perennemente destinata a imboccare la strada più conveniente, vale a dire a compiere ogni singola scelta narrativa in base alle varie esigenze espresse dal suo fandom.
Dovete capire che ciò che amavo di questa serie, che riusciva a differenziarla dalla grande massa di YA in circolazione là fuori, ha sempre avuto a che fare con la grande complessità delle relazioni fra i suoi personaggi. Ero rimasta intrigata, in modo particolare, dalle implicazioni del tormentato rapporto di rivalità/odio/ammirazione/sconfinato affetto fra Jude e suo padre, il sanguinario Generale Madoc, e dal tribolato legame fra la protagonista e le sue due sorelle, l'insidiosa Taryn (vedi il racconto "The Lost Sisters"") e la strampalata mezzafata Vivienne.

In "The Queen of Nothing", tutte queste intricate relazioni familiari vengono purtroppo ricondotte entro gli angusti confini di una serie di schemi molto più limitati e convenzionali.
Una sorta di banalizzazione emotiva, un'ondata di semplificazione generale che - lo ribadisco - in realtà non è riuscita minimamente a cogliermi alla sprovvista... ma che a dire il vero ha comunque sottratto gran parte della magia che tendeva ad aleggiare attorno a questa serie, per quanto mi riguarda.

La trama di "The Queen of Nothing" comprime un numero straordinario di eventi in poco più di trecento pagine, per cui ovviamente il libro concede pochissime opportunità di noia. Le descrizioni risultano ancora più vaghe e scarnificate del solito (se leggete regolarmente Holly Black, conoscete già i suoi standard, da questo punto di vista...), e secondo me stavolta questo rappresenta un inconveniente da non sottovalutare. In diversi momenti, durante la lettura, ho avuto la sensazione di sentirmi un po' in difficoltà, perché mi pareva di non riuscire a "visualizzare" bene nessuno dei nuovi personaggi, e i vari scenari tendevano a confondersi nella mia mente, scivolando continuamente l'uno nell'altro.
L'inestimabile esperienza della Black contribuisce a smussare gli angoli e a rendere la lettura più fluida e intrigante, ma resto della mia opinione: difficilmente un pizzico di profondità e accuratezza in più sarebbe andato sprecato.
Anche perché dubito molto che il pubblico di adolescenti a cui è indirizzata la trilogia sarebbe rimasto sopraffatto da un livello di world-building vagamente più avanzato.

L'intreccio di "The Queen of Nothing", dal canto suo, è una sorta di fiume in piena: con il suo impeto straordinario e la sua foga vorace, il ritmo di questo libro ti abbranca e ti travolge, ti stordisce e ti trascina, ti trasporta e ti sbatacchia, sbalzandoti infine, ansante e stremato, sulle sponde familiari di una riva levigata...
E se il suo solo obiettivo fosse stato quello di farti arrivare a valle, probabilmente a fine giro avrebbe meritato un dieci pieno!
Ma siccome a volte il "come" conta quanto, e forse addirittura più, della destinazione, temo che mi toccherà ritoccare la media finale, e rivedere leggermente il mio giudizio su questa serie.
Tenere in considerazione il fatto che la storia di Jude, Cardan e gli altri nel complesso è riuscita a divertirmi, a coinvolgermi e a intrigarmi; ma senza dimenticare che avrebbe potuto aspirare a offrire ai suoi lettori molto di più, se soltanto l'autrice avesse dimostrato un filino microscopico di coraggio e ambizione supplementare...


Giudizio personale:
 6.0/10




Quando uscirà "The Queen of Nothing" ("La Regina del Nulla") in italiano?
Se volete scoprirlo, cliccate QUI! ;D


3 commenti:

  1. La recensione dell'ultimo volume mi conferma quello che già sospettavo: questa serie non fa per me, credo che non riuscirebbe neanche ad intrattenermi :/

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    Risposte
    1. Purtroppo si è rivelata una conclusione un filino inferiore alle mie aspettative: stando così le cose, non mi sentirei assolutamente di consigliarti la trilogia! :(

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