domenica 18 ottobre 2020

"The Haunting of Bly Manor" (serie tv Netflix, 2020)

 


Scrivere una recensione obiettiva di “The Haunting of Bly Manor” sarebbe un compito troppo ingrato, per le mie limitate forze. Dopotutto, ho amato così tanto questa seconda stagione della serie tv dedicata alle case infestate più famose della letteratura… che senso avrebbe, adesso, provare a simulare un senso di compito ed elegante distacco?

La verità è che “The Haunting of Bly Manor”, esattamente come il suo predecessore (lo straordinario “The Haunting of Hill House”) ha esercitato su di me un impatto emotivo scandalosamente spropositato. Stiamo parlando dell’adattamento di un libro che mi ha scatenato feroci episodi di narcolessia nell’arco della lettura, quindi capirete da voi che si tratta di un risultato inaspettato! XD

In realtà, credo che “Bly Manor” si qualifichi più che altro come retelling; la sceneggiatura sviluppata da Mike Flanagan e dal suo team creativo si distacca enormemente dal materiale di partenza, il classico della letteratura gotica di Henry James “Il Giro di Vite”. Gli elementi-chiave del romanzo sono tutti lì, allineati sulle pareti della sinistra magione protagonista già a partire dai suggestivi titoli di testa: un’istitutrice giovane e determinata, una coppia di bambini inquietanti, un cuoco, una governante, una giardiniera e uno zio assente. Alle loro spalle, l’ombra incombente di una o più tormentate tragedie romantiche, tutte finite nel più disastroso e sovrannaturale dei modi.

Eppure stavolta la cornice che racchiude gli eventi è di stampo indiscutibilmente moderno (anche perché stiamo parlando dei nostri anni Ottanta, non della fine dell’Ottocento). Gli sceneggiatori concedono a tutti i personaggi secondari del romanzo originale una storia, un nome e una voce (e che voce, ragazzi!), trasformando la più classica delle storie di fantasmi in un dramma famigliare dai toni cupi e struggenti, un racconto volto più a commuovere, a coinvolgere ed emozionare, che non a inquietare o sconvolgere. Il che, ovviamente, basta e avanza a trasformare “The Haunting of Bly Manor” nell’erede perfetto di “Hill House”; stavolta la famiglia al centro dell’azione è allargata, acquisita, scelta piuttosto che vincolata dai legami di sangue, ma non cambia nulla: alla resa dei conti, ciò che fa rende la serie così irresistibile è proprio la capacità di tutti i personaggi coinvolti di tenere così tanto gli uni agli altri, quella sottile (ma ferocissima) commistione di amore e rabbia e speranza e complicità che al momento decisivo (l’inevitabile showdown di fine terzo atto) permetterà loro di trasformarsi in un valido opponente per le forze delle tenebre. E che quindi – per logica conseguenza – consentirà a noi di parteggiare per loro e di immedesimarci nei loro problemi e nelle loro difficoltà, quasi come se si trattasse di nostri amici o parenti persi di vista per un po’.

Del libro di James resta intatta, ovviamente, anche l’idea centrale: l’epica battaglia di una giovane donna disposta a tutto pur di salvare la coppia di eccentrici bambini che le sono stati affidati, due anime innocenti selvaggiamente braccate dagli agenti del Male. Ma di che tipo di Male si tratti, esattamente, in fondo sia il regista che lo scrittore preferiscono lasciarlo all’immaginazione del pubblico. Chiunque si sia lasciato alle spalle l’infanzia sa che i demoni peggiori non hanno nulla a che fare con la grazia divina o i fuochi dell’inferno; la mente, il cuore, la memoria, possono trasformarsi a volte nei nostri peggiori aguzzini. Per citare una dichiarazione di Mike Flanagan nel corso di un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly e tradotta da EveryEye.it:In ogni storia di fantasmi, gli spiriti non sono altro che l'impatto che il passato ha sulle vicende presenti. Non importa quali sono i dettagli, alla fine ogni storia è così. Un fantasma è semplicemente un elemento del passato che si rifiuta di vivere nel suo tempo, preferendo cercare di cambiare il presente.”

Se avete già visto “The Haunting of Bly Manor”, probabilmente a questo punto sapete già che fra ghost story e love story non sussiste alcuna differenza. Può darsi che i fan dell’horror di tipo più tradizionale (disturbante e/o spooky) restino infastiditi da un processo di rielaborazione tematica di questo tipo. Viceversa, sospetto che uno spettatore dall’indole più introspettiva e romantica potrebbe restare ammaliato da questa serie, a prescindere dal suo rapporto con il genere di riferimento. È praticamente l’unica sorta di ammonimento che mi sento di dare, e mi si spezza un po’ il cuore già solo a tirare in ballo questo aspetto. Quando in realtà tutto quello che vorrei dire è: Guardate questa serie, guardate questa serie, guardate questa serie! *____*


Giudizio personale:

9.5/10



10 commenti:

  1. Ciao Sophie! :) Devo assolutamente finire la stagione precedente, non ho mai avuto il tempo di continuarla e sono ferma da un po'!

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    1. Te la consiglio senz'altro, Sara! Questa seconda stagione è super-struggente e ricca di emozioni... ma la prima è ancora meglio! *___*

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  2. Ciao Sophie! Io l'ho trovata davvero noiosa :( Non brutta, ma decisamente lenta, non mi ha trasmesso granché. Hill House, al contrario, mi aveva devastata ♥

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    1. Che peccato, mi spiace! :(
      A me il ritmo pacato, diciamo quasi da "melodramma sentimentale", per una volta non è dispiaciuto affatto. Anzi: mi ha aiutato a legarmi ai personaggi e ha aumentato di parecchio il mio coinvolgimento emotivo! ^^

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  3. Mi è piaciuta, anche se l'ho trovata inferiore a Hill House, e molto lenta. Però che finale, mamma mia ç_ç

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    1. "Hill House" non si batte, come darti torto? *____*
      Però la bellezza e la profondità dei dialoghi di "Bly Manor" rivestono un fascino tutto loro, almeno secondo me! :)

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  4. Il finale mi ha commosso, però in generale l'ho trovata noiosa e melensa: una grande delusione, ne ho scritto oggi. :(

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    1. Che peccato, mi spiace non ti sia piaciuto!
      Contesterei a gran voce l'uso dell'aggettivo "melenso", se non sapessi perfettamente che sui gusti personali non si discute! :) Però su di me ha esercitato un effetto completamente diverso. L'ho trovata triste, malinconica, struggente e diversamente spaventosa, diciamo! XD

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  5. hill house l'avevo adorata. Devo trovare il coraggio di guardare anche questa xD

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    1. Vai, Giusy! ;D Fa meno paura della prima, ma è bella, bella, bella... <3

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