Recensione: "The Old Guard" (film Netflix, 2020)

 

“The Old Guard” è un film d’azione prodotto da Netflix e distribuito sul popolare servizio streaming a partire dallo scorso luglio. Mi sono decisa a recuperarlo soltanto in tempi recenti, soprattutto perché la trama non mi convinceva al 100%; alla fine, è stata la recensione della nostra amica Katerina del blog “A Game of TARDIS” a convincermi a concedergli un’opportunità.

Con il senno di poi, posso considerarmi estremamente felice di averlo fatto. “The Old Guard” mi è parso un solido e avvincente action movie, peraltro impreziosito dalla partecipazione di un’attrice del calibro di Charlize Theron. Nei panni della protagonista, un’agguerrita mercenaria immortale di nome Andy, l’attrice di “Mad Max: Fury Road” si rivela (al solito) semplicemente perfetta. Nessuna sorpresa, da questo punto di vista, considerando le indimenticabili sequenze d’azione con cui la Theron ci aveva già deliziato nel corso dell’adrenalinico “Atomica Bionda” (di cui, peraltro, aspettiamo ancora un sequel... mi senti, Netflix?).

“The Old Guard”, vale la pena ricordarlo, è l’adattamento dell' omonimo fumetto scritto da Grag Rucka e illustrato da Leandro Fernàndez. Forse anche per questo motivo, confesso di aver trovato la trama un po’ traballante, soprattutto nella parte centrale, laddove i tempi cominciano a dilatarsi e gli eventi ad assecondare una piega inutilmente dispersiva. Il passaggio da un medium all’altro deve aver pesato sullo sviluppo della sceneggiatura su diversi livelli, almeno secondo me; nel senso che i dialoghi a volte suonano un po’ forzati e la trama, nel complesso, con lo scorrere dei minuti sembra perdere qualcosa in termini di tensione, anziché continuare ad acquistarla fino all’inevitabile resa dei conti finale.

Nonostante questo, ho trovato divertentissime le scene d’azione (in modo particolare, quella sull’elicottero del narcotrafficante, in assoluto la mia preferita del film!) e profondamente azzeccati i personaggi principali, dalla “cinica” Andy alla novellina Nile (KiKi Layne), passando per il resto dei compagni di squadra Booker (Matthias Schoenaerts), Joe (Marwan Kenzari) e Nicki (Luca Marinelli). Tanto per non farci mancare niente, la regista Gina Prince-Bythewood arruola anche, per l’occasione, il grande Chiwetel Ejiofor nei panni di Copley, un ambiguo agente della CIA.

Un’altra cosa che colpisce, ovviamente, è l’inserimento di ben due (potenzialmente tre) figure-chiave femminili all’interno di “The Old Guard”. Per la giovane soldatessa Nile, infatti, Andy diviene in breve una sorta di mentore/figura di riferimento, e all’esplorazione del loro rapporto il film concede il giusto spazio (considerando che si tratta di una pellicola action, vi esorto a non aspettarvi miracoli, in termini di introspezione psicologica, ma comunque: per quanto mi riguarda, si tratta di un enorme passo in avanti, soprattutto considerando il fatto che, fino a 10, 15 anni fa, il massimo a cui un’attrice di film di questo tipo poteva aspirare era di riuscire a scandire due battute senza farsi molestare da Steven Seagal).

E se, alla resa dei conti, “The Old Guard” riesce a ostentare un taglio televisivo, più che cinematografico… Be’, in fondo è di Netflix che stiamo parlando, ragazzi: aspettarsi un risultato diverso forse sarebbe stato perfino un po’ fuori luogo, considerando molti dei loro film originali precedenti.

L’unico “difetto” su cui non riesco proprio a passare sopra, adesso che ci penso, ha piuttosto a che fare con l’epilogo: se “The Old Guard” non avrà un sequel, giustificare quell’ultimo colpo di scena post-credits sarà impossibile… e io ODIO gli archi narrativi incompleti. In fondo, è uno dei mille motivi per cui credo che continuerò sempre a preferire i film, alle serie tv…  ché io, con l’incombente Spada di Damocle della cancellazione imminente, in generale convivo male! XD

Giudizio personale:

7.5/10