La recensione di oggi è dedicata a “Lore”, il nuovo romanzo fantasy a sfondo mitologico firmato dall’autrice americana Alexandra Bracken!
Questo avvincente libro
YA potrebbe facilmente essere descritto come un Hunger Games à la Percy Jackson, ambientato in una
caotica New York contemporanea. Mi è
piaciuto (con riserva), e sospetto fortemente che, nel giro di qualche mese, la
maggior parte dei lettori italiani sarà d’accordo con me.
Ma procediamo con ordine! ;D
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La trama
Ogni sette anni, in una città scelta con cura, si tiene una brutale competizione conosciuta con il
nome di “Agon”.
Come punizione per un’antica ribellione, nove divinità piovute fuori dalla mitologia greca vengono costrette a
camminare sulla terra sotto spoglie mortali. I discendenti di antiche linee di
sangue danno loro la caccia in lungo e in largo, cercando di ucciderli con ogni mezzo, allo scopo di acquisirne i
poteri.
Durante gli Agon, infatti, chiunque riesca a uccidere Atena, Ares, Efesto, Afrodite o uno
qualsiasi degli altri dèi ribelli, avrà diritto a prenderne il posto.
Melora “Lore” Perseus ha cercato di sfuggire a questa
tradizione di sangue per molto tempo. Apparteneva anche lei a una dinastia di
“cacciatori”, ma da quando la sua famiglia è stata sterminata per ordine di un sadico capofamiglia rivale, la ragazza
ha deciso di allontanarsi da quel mondo e dimenticare ogni sogno di gloria.
Ma all’alba dei nuovi Agon, due partecipanti alla
competizione si presentano sulla sua soglia, entrambi disperati e in cerca di
aiuto: il primo è Castor, un amico
di infanzia che Lore credeva morto da tempo. La seconda è Atena, la leggendaria Dea-dagli-Occhi-Grigi in persona.
Atena è stata tradita dalla sua ultima alleata, la sorella Artemide, e ferita mortalmente. La Dea
decide così di offrire a Lore la possibilità di unirsi a lei e aiutarla a
sconfiggere il nuovo Ares, un assassino affamato di potere con cui hanno
entrambe un conto in sospeso.
Ma per accettare la sua proposta, Lore sarà costretta a
ripiombare nuovamente nella mischia, a confrontarsi ancora una volta con quel mondo sanguinario e denso di regole crudeli che la ragazza aveva
scelto di lasciarsi alle spalle.
Eppure, perfino questo sacrificio
potrebbe rivelarsi insufficiente. Il nuovo
Ares, infatti, si sta preparando a mettere in moto un piano destinato a scagliare la civiltà in ginocchio, e
stavolta forse neppure le forze combinate di Lore e Atena riusciranno ad arrestare
le sue macchinazioni…
Fast and Furious
“Lore” è il primo
libro di Alexandra Bracken che leggo.
Sono soprattutto due le cose che mi hanno colpito: la vena efferata, piacevolmente “dark” della sua opera, e la sua
capacità di portare il concetto di “page-turner”
su tutto un altro livello.
“Lore” è uno di
quei romanzi altamente adrenalinici,
infarciti di cliffhanger e colpi di scena, che ti spingono a
cominciare il capitolo successivo ben oltre l’ora di andare a letto. Il
paragone con “Hunger Games” è
veramente calzante; fra morti (più o meno) impreviste e scene d’azione al
cardiopalma, la trama si lascia divorare con gusto ed energia. Lo stile
scorrevole non fa altro che assecondare il ritmo indiavolato e frenetico di un
libro che è, a tutti gli effetti, una sorta di blockbuster hollywoodiano in attesa di essere girato.
Attraversiamo questa folle avventura mitologica in compagnia
di Lore, protagonista da cui non ci separiamo neanche per un secondo, e che
deve probabilmente a Katniss Everdeen
ogni singola oncia della propria natura – nel bene o nel male.
Un personaggio che le fan del genere saranno in grado di
riconoscere al primo sguardo – l’invincibile teen badass dotata di un lato oscuro-ma-non-troppo – e che
personalmente trovo poco memorabile, benché perfettamente funzionale al tipo di
storia che la Bracken si proponeva di raccontare in quest’occasione.
Del resto, anche i comprimari
e i villain di questo libro hanno un
che di prevedibile, di vagamente stereotipato,
che rende molto difficile affezionarsi a loro o provare un autentico
coinvolgimento emotivo nei confronti delle loro vicende.
Le dinamiche sanno un po’ di già visto (love interest tenero e gentile, amico gay bonaccione,
secondo amico gay un po’ acido e spocchioso che risponde-sempre-per-le-rime...)
e, come se non bastasse, nessuno dei personaggi è in grado di presentare grandi
sfumature. Nel mondo di “Lore”, puoi
essere buono-come-il-pane o bastardo fin nel midollo… oppure puoi essere la
protagonista, l’unica a cui venga concessa una terza opzione a parte le due di
base (Bene VS Male).
L’ira di Medusa
Di “Lore”, quindi,
ho amato soprattutto il ritmo e la forza dell’idea centrale – una trovata
a dir poco geniale, se mi permettete di dirlo.
Ma ho apprezzato molto anche il modo in cui la Bracken ha
deciso di gestire la componente
mitologica, vale a dire ricorrendo al suo spirito critico e una solida dose
di preparazione culturale. Benché incentrato su alcune delle principali figure
della tradizione ellenica (Zeus, Apollo, Hermes e via discorrendo…), “Lore” è un libro di intrattenimento che non lesina di dispensare critiche anche pesanti (oltre che ampiamente
giustificate) al sistema di valori di cui questa particolare cosmogonia tendeva
a farsi portavoce.
La mitologia greca, infatti, è ricca di episodi mostruosi,
spietati, sadici, che fanno del concetto del femminicidio e del concetto di mascolinità
tossica i propri baluardi. Nel momento in cui accetta di riconoscere queste
croci (e condannarle senza riserva), la Bracken decide coscientemente di
avvicinarsi a un tipo di narrazione dal taglio spiccatamente contemporaneo e
femminista; una scelta che le fan del romanzo “Circe” di Madeline Miller non potranno fare a meno di rispettare.
Ciò premesso, ho trovato alcune trovate relative al tragico passato
di Lore un tantino tirate per i capelli. Ad esempio, la storia dei mesi
trascorsi presso la Casa di Odisseo
mi ha fatto pensare a un certo frammento anime di “Kill Bill – Vol. 1” di
Quentin Tarantino... e per quanto io possa amare quel film, semplicemente una
scena del genere poco si addice a un libro come “Lore”, uno YA di stampo tradizionale in cui la protagonista si
perde a fantasticare sulla possente muscolatura del suo amato almeno una volta
ogni tre capitoli.
Peraltro, per essere una che insiste a pigiare sul tasto del
girl power a ogni piè sospinto, la
Bracken mi è parsa sorprendentemente incline a circondare la sua protagonista
di modelli positivi esclusivamente maschili. Un altro limite che il suo
libro sembra aver ereditato da “Hunger
Games”…
A chi consiglierei “Lore?”
Sicuramente ai fan di Rick
Riordan o Cassandra Clare.
Anche se avete amato la trilogia de “Il Principe Crudele” di Holly Black, o quel piccolo gioiello a
sfondo supereroistico chiamato “Wonder Woman: Warbringer” (di Leigh
Bardugo), credo che in “Lore” potreste trovare del gustosissimo pane per i
vostri denti!
Più in generale, però, consiglierei il libro della Bracken a
chiunque sia alla ricerca di una lettura
avvincente e ricca di azione, o ai fan più sfegatati dei retelling a base di mitologia greca.
Ma “Lore” uscirà in Italia?
Assolutamente sì!
Lo conferma la stessa Bracken, su una pagina del suo sito ufficiale. Purtroppo, non abbiamo ancora a disposizione una data d’uscita
ufficiale, ma pare che sarà la Sperling a portare “Lore” sui nostri scaffali.
Se non volete aspettare, vi consiglio di prendere in
considerazione l’idea di leggerlo in lingua originale: il livello di difficoltà
è medio-basso, e il ritmo incalzante vi aiuterà a superare gli eventuali
intoppi linguistici in men che non si dica.
E poi, in caso di difficoltà, vi ricordo che potete sempre
seguire i trucchi proposti dal G.R.I.F.O.N.E., vale a dire l’infallibile metodo
per imparare a leggere fantasy in inglese di cui vi ho parlato qualche giorno
fa! ;D
ooookay nonostante i difetti mi sembra interessantissimo! Lo terrò d'occhio *w*
RispondiEliminaNon è male, Giusy... poi mi farai sapere! ;D
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