lunedì 25 ottobre 2021

"Outback": la recensione del film horror disponibile sul canale Midnight Factory

Outback” è il film d’esordio di Mike Green, regista già noto per i suoi apprezzati cortometraggi, molti dei quali vincitori di svariati premi.

Il suo primo lungometraggio è invece un survival horror ispirato alla tragica storia vera di una coppia di turisti americani; una pellicola che si rifà a piccole perle del genere come “Backcountry” o “Open Waters”, e che si svolge nel cuore del desolato outback australiano...

Dove potete vederlo? Lo trovate incluso nell’abbonamento al canale tematico Midnight Factory di Amazon Prime Video!

 



La trama

Lisa (Lauren Lofberg) e Wade (Taylor Wiese) sono una giovane coppia americana appena atterrata in Australia.

La loro vacanza non è iniziata sotto il migliore degli influssi – per qualche motivo, infatti, Wade è furioso con Lisa e Lisa si comporta in maniera piuttosto ambigua e distaccata.

Prima di partire, i ragazzi hanno scelto di inseguire una vacanza all’insegna dell’avventura; per cui, spesso si accontentano di dormire sotto le stelle e spostarsi in un auto a noleggio, alla ricerca di alcune delle più note mete turistiche della regione.

Per un po’, tutto si svolge più o meno come da copione; le spiagge sono stupende, le città incantevoli e la gente amichevole.

Ma poi a uno dei due salta in mente di vivacizzare un po’ le cose, proponendo di lasciarsi alle spalle la costa e inoltrarsi nell’entroterra; di attraversare cioè l’outback, l’immenso “deserto rosso” che collega le varie aree abitate delle zone centrali australiane.

Per uno scherzo del destino, Lisa e Wade finiranno invece arenati al centro di questa incredibile terra ostile, inospitale e infestata di animali pericolosi; senza acqua, cibo, né mezzi di comunicazione con il mondo esterno, e senza la più pallida di come tornare indietro...

 

“La bellezza ha un prezzo”

È un personaggio secondario di “Outback” a pronunciare questa battuta, e devo dire che riassume perfettamente il tema al cuore della trama del film di Green!

Una storia che, per sua stessa natura, non riserva un intreccio eclatante né grandi colpi di scena, ma che, secondo me, riesce ad assolvere benissimo il suo scopo: creare tensione, tenere lo spettatore incollato allo schermo e scagliarlo sotto il sole di un paesaggio che può risultare (alternativamente o contemporaneamente) bellissimo, diabolico e letale.

Una pianura di polvere, rocce e sterpaglie che, a pensarci bene, assomiglia quasi al deserto di un pianeta alieno

Sfiderei chiunque a restare impassibile, al cospetto di determinati panorami (una maestosità che, nel suo film, Green riesce a catturare magnificamente); ma lo sapete anche voi che cosa dicono alcuni, a proposito della Natura... in determinate circostanze, tende a comportarsi meno da madre e più da matrigna!

E, in effetti, le prove che Wade e Lisa devono superare arrivano presto ad assumere i connotati di un vero e proprio incubo, fra arti paralizzati e morsi di scorpione; un’esperienza che, a poco a poco, li incoraggerà a esporre i loro segreti e a svelare la vera natura della loro relazione.

Sotto questo punto di vista, immagino che gli sceneggiatori avrebbero forse potuto lavorare un po’ di più, soprattutto per approfondire l’aspetto psicologico, introdurre delle zone d’ombra, ed eventualmente anche mettere in rilievo le conseguenze del terribile trauma a cui i due protagonisti vanno incontro.

Wade e Lisa sono personaggi piacevoli, e fare il tifo per loro è praticamente inevitabile, ma alla loro caratterizzazione manca senz’altro qualcosa. Per fortuna, le interpretazioni di Lofberg e Wiese si rivelano fresche e convincenti; abbastanza solide e coinvolgenti, perlomeno, da riuscire a trascinare lo spettatore nell’ordalia vissuta dalle loro controparti e costringerlo a partecipare alla loro angoscia, alla loro disperata battaglia contro gli elementi.

   

Qui e ora

Se amate i survival, credo che troverete più di un motivo per amare “Outback”.

Anche gli estimatori di titoli come “Strangerland, o qualsiasi altra produzione ambientata nel cuore di uno scenario altrettanto ammaliante e pericoloso, potrebbero trovare del pane per i loro denti.

In caso contrario, eviterei di guardarlo senza pensarci due volte: il film di Mike Green è molto intenso, viscerale e ricco di suspense, ma si rivolge probabilmente a un pubblico piuttosto ristretto, spostandosi agilmente fra i due poli (mai del tutto opposti) del thriller e del genere drammatico.

Il messaggio di “Outback”, dal canto suo, non brilla particolarmente per originalità, ma resta sicuramente una di quelle massime che non mi stancherò mai di sentirmi ripetere: alla faccia di ogni nostro presunto istinto di pianificazione, la verità è che la vita andrebbe vissuta ADESSO!

Non tanto in previsione di un ipotetico domani, quanto nella piena consapevolezza di una delle (poche) verità fondamentali dell’esistenza: il passato, in realtà, non esiste, e lo stesso vale per il futuro.

Qui e ora: il presente è, pressappoco, tutto quello su cui possiamo contare.

Perché non puoi mai sapere quando il tuo navigatore GPS smetterà di funzionare, o se il deserto dietro l'angolo finirà per risucchiarti nelle sue spire! XD

 

I film horror sono la vostra passione?
Sapevate che la nota etichetta Midnight Factory offre la possibilità di abbonarsi a un canale tematico interamente dedicato al mondo del cinema del terrore? 

 Come tutti gli altri Prime Video Channels, Midnight Factory permette anche di usufruire di un periodo di prova gratuita!




2 commenti:

  1. Purtroppo gli horror/survival non sono il mio genere essendo una grande fifona :')

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahaha ti capisco! :D
      Anche se io, in realtà, li adoro e ne vedrei anche a tonnellate! *___*

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...