sabato 25 gennaio 2014
Recensione: "Cinder"
Titolo originale: Cinder
Autrice: Marissa Meyer
Serie: Cronache Lunari, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla Mondadori!
Trama: "Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato."
Ambientazione:
in un futuro imprecisato, ma abbastanza lontano, il nostro pianeta ha cambiato radicalmente il suo volto geopolitico e la maggior parte degli Stati si è fusa sotto un nugolo di bandiere unitarie. Il Commonwealth Orientale, l'Impero chiamato a raccogliere il testimone dell'intera tradizione culturale del Sol Levante, è una nazione fondata sulla tecnologia e sulle disparità sociali. Un terribile morbo, chiamato letumosi, imperversa da un confine all'altro, scatenando una moria senza precedenti, e nessuno scienziato è ancora stato in grado di trovare una cura; nel frattempo, aleggia la minaccia raggelante di una guerra imminente, dal momento che l'algida Regina della Luna, dominatrice dal pugno di ferro di una potentissima colonia ormai secolare, minaccia di inaugurare il conflitto alla prima occasione...
Personaggi principali:
- Cinder: abile meccanico e cyborg-suo-malgrado, la nostra eroina ha subito, nell'infanzia, un grave e misterioso incidente che l'ha costretta a un massiccio intervento di ricostruzione chirurgica, grazie all'ausilio delle tecniche più sofisticate. L'innesto di elementi artificiali all'interno del suo organismo biologico ha riscontrato pieno successo dal punto di vista fisico, sebbene da quello psicologico abbia lasciato delle serie scalfitture: Cinder, infatti, odia la propria condizione, prova disprezzo per ciò che è diventata, e maschera il proprio disagio cercando di nascondere a tutti la sua vera identità. Nello stesso tempo, è ironica e determinata, e cerca di non scivolare mai nel limbo della passività...
- Principe Kai: giovane erede al trono dal ciuffo sbarazzino e dal sorriso affascinante, Kai è l'unico in grado di far battere il cuore di Cinder in maniera totalmente incontrollata. Gentile, simpatico e alla mano, considera il suo ruolo di quasi-monarca alla strega degli illumisti: un re non è, ai suoi occhi, il proprietario o il governatore di una terra, bensì il suo difensore e primo servitore...
- Regina Levana: altera e arrogante sovrana della Luna, Levana è dotata di un potere speciale che rasenta la magia, e che le consente di intrufolarsi nei pensieri degli altri e di alterare le loro percezioni. Avida e indescrivibilmente egoista, non sembra possedere alcun lato umano, e non ambisce che ad espandere i confini del proprio dominio ai limiti dello scibile conosciuto.
- Dottor Erland: bonario e birichino vecchietto dall'aria sempre un po' misteriosa, un eminente scienziato a capo del team di ricerca sulla letumosi. Pacato e compassato, ripone molte speranze in Cinder, e si fida di lei al punto da sopportare stoicamente le sue continue esplosioni di collera infarcite di frecciatine e piccate rispostacce XD....
- Peony: sorellastra e unica amica umana di Cinder, Peony è semplicemente l'incarnazione del concetto di innocenza sulla terra! :P Allegra e sbarazzina, non desidera che di correre al ballo annuale per poter incontrare il suo idolo, il principe Kai in persona.
- Iko: maliziosa e scanzonata androide al servizio della matrigna della protagonista, condivide un rapporto di grande complicità con Cinder. Di indole allegra e vivace, è costretta a sopportare i soprusi della sua padrona, che non ha mai fatto mistero di trovarla incredibilmente fastidiosa e obsoleta.
Le mie opinioni:
Cenerentola cyborg, Cenerentola dalle vesti perennemente tinte di grasso e olio di motore, Cenerentola "Principessa di un Regno che non sa dov'è"! XD
In "Cinder", primo atto delle sue "Cronache Lunari", Marissa Meyer coltiva la simpatica e suggestiva intenzione di provare a fondere la mia fiaba spreferita (c'è, nella figura di Cenerentola, una sorta di remissività esasperante che mi ha sempre profondamente irritato! XD) con "Sailor Moon", l'anime della mia infanzia, e la saga di "Star Wars" (che è stata, dal canto suo, decisamente la serie cinematografica della mia adolescenza! *___*).
Il risultato è un un romanzo frizzante, scorrevole e molto, molto pop, che strizza l'occhio alla variopinta galassia dei manga e degli anime e non incorre mai nell'imperdonabile errore di prendersi troppo sul serio.
L'elemento che ho apprezzato di più, ad ogni modo, sono sicuramente i personaggi, la protagonista in primis.
Cinder è un'eroina (un po' improbabile, ma sempre molto concreta) abbastanza divertente e interessante, ironica quanto basta, piacevole e gradevolmente poco incline all'auto-commiserazione.
Il meccanico di Nuova Pechino dal viso imbrattato di grasso e dalla battuta pronta, con il piede cibernetico malconcio e un'utile chiave inglese sempre nascosta da qualche parte all'interno di dei suoi numerosi scomparti metallici (in pieno "Bender-style", per capirci! XD).
Ho provato simpatia per Cinder, e mi è piaciuta, nonostante i suoi innegabili difetti: la tendenza a vedersi solo attraverso gli occhi della massa, ad esempio, e a commettere lo stesso errore di tutti gli altri, ragionando e accettando di giudicare la gente, invi compresa se stessa, in base a un pregiudizio.
Nonostante questo, credo che avrei potuto sbilanciarmi e dire di averla adorata con tutto il cuore, in virtù della sua indole goffa e del suo inarrestabile suo spirito combattivo, se non le fosse capitato di ripetere la frase: "Io non valgo una guerra" (volendo sottintendere chiaramente, con questo, piuttosto, "Io non valgo un bel niente!") con un po' troppa frequenza e insistenza.
(Reagisci, ragazza... non lasciarti fare il lavaggio del cervello e piantala con questa visione classista e semplicistica della vita: reagisci! XD)
Il suo co-protagonista, il principe Kai, è un personaggio che ho trovato altrettanto piacevole e divertente; un ragazzo con la testa sulle spalle, sicuramente, ma anche giovane e innamorato, che cerca di districarsi in mezzo a una serie di complotti e intrighi politici decisamente più grandi di lui, tentando per tutto il tempo di mostrarsi degno dell'alto onore concessogli dal suo lignaggio imperiale.
La storia d'amore con Cinder sboccia in maniera tenerissima e delicata, e questo, dal mio punto di vista, è un grandissimo punto a favore di Marissa Meyer: il legame fra i due comincia come un'amicizia e poi, piano piano, arriva a delinearsi come un sentimento più sfumato e profondo... il tutto senza scadere (quasi :P) mai nel più sfacciato e zuccheroso dei sentimentalismi gratuiti a tutti i costi (e non mi sto affatto riferendo a "Divergent", qui, eh? Naaaa... certo che no: che cosa ve lo avrà mai fatto pensare? ;D)
Sono rimasta abbastanza soddisfatta anche della scelta di adottare una narrazione in terza persona.
Ci voleva: quella di raccontare in prima persona sta diventando una scelta inflazionata dettata più dall'ultimo trend del momento che da una reale necessità stilistica, per come la vedo io, e sono felicissima che la Meyer sia stata tanto sveglia da rendersene conto per tempo ed evitare di incappare in questa mania che sta contagiando così tanti dei suoi colleghi.
Veniamo ora alle note dolenti.
(Ohi ohi! XD)
L'ambientazione, per quanto mi riguarda, purtroppo non è quel gran vanto che la sinossi mi aveva lasciato sperare.
Perché, in tutta onesta, ho trovato questa cibernetica Nuova Pechino un po' vaga, fumosa e stereotipata in maniera abbastanza vistosa.
L'intenzione era, probabilmente, quella di rifarsi all'animazione giapponese, con le sue atmosfere esotiche e straordinariamente evocative, i suoi palazzoni, l'aspetto futuristico armoniosamente sposato all'architettura e alla liricità di certi delicati paesaggi orientali.
Ma, a dire la verità, più che altro l'ambientazione di "Cinder", con i suoi libranti e i suoi robot armati di pistoloni elettrici, mi è parsa un calco di qualche vecchio blockbuster hollywoodiano, e in definitiva molto più vicina allo stile di "Robots" e "Futurama".
Che poi, ho continuato a domandarmi per tutto il tempo... perché mai la Meyer avrà scelto di lasciarsi ispirare dalla cultura cinese, quando nella pagina dei ringraziamenti non fa che inneggiare al mondo degli anime (che sono, per i profani, giapponesi dalla prima all'ultima sequenza)? XD
Ad ogni modo, non ho trovato nulla di particolarmente rivoluzionario, o interessante, nella rappresentazione di questo fantomatico Commonwealth Orientale, e questo purtroppo lo devo ammettere.
Né ho potuto evitare di rimanere perplessa di fronte alla scelta di non descrivere, fisicamente parlando, quasi nessuno dei personaggi, fosse solo pure nei tratti salienti.
Da questo punto di vista, il mio comprimario preferito è sicuramente il dottor Erland: la presenza più interessante, ai miei occhi, dal momento che indizi sparsi sulla sua fisionomia mi hanno permesso di accedere ad alcuni aspetti supplementari della sua psiche e del suo passato, come tasselli di un puzzle andati magicamente a ricadere al loro posto.
Erland è probabilmente anche l'unico a non ricadere nell'implacabile distinzione, tagliata di netto dalla scure inesorabile dell'autrice, fra buoni e cattivi.
Cinder e Kai sono simpatici, generosi, responsabili, sempre pronti al sacrificio, a porre le esigenze del popolo di fronte alle proprie.
Levana e i suoi tirapiedi sono, viceversa, arroganti, violenti, villani, spietati, ingordi, odiosi, innegabilmente malvagi. Passano la metà del tempo a infuriarsi, e l'altra metà a sogghignare davanti a una delle loro malefatte, come gatti di fronte alla gabbia vuota e fluttuante di piume insanguinate di un canarino.
In quanto alla trama, ecco, di per se', non posso dire di averla trovata originalissima, ma neppure svolta in maniera sbrigativa o poco piacevole. Il problema semmai sono i buchi. Le lacune, o delle vere e proprie incoerenze di fondo, grandi abbastanza da farci passar dentro un camion.
Interrogativi catartici del tipo: perché mai, se Kai e il suo nobile padre sono, sulla carta, sempre stati così giusti e illuminati, hanno permesso a delle leggi così assurde e illogiche come quelle sulla persecuzione dei cyborg di continuare a esistere?
E perché, in nome del cielo, la loro corte è così affollata di insopportabile parrucconi bigotti con un manico di scopa infilato su per dove non batte il sole, piuttosto che di gente saggia e animata da sincera compassione come si direbbe essere sempre stato lo stesso imperatore-padre? XD
Altra dolorosa pecca, inoltre, si è rivelato per me il finale.
Che mi è parso soprattutto parlato, anziché narrato; e non è che, tengo a sottolinearlo, la conversazione finale fra Cinder e Levana sia da porre proprio dalle parti di Shakespeare o giù di lì, eh? XD
Anzi.
Più o meno, la loro risolutiva dissertazione per me suona una cosa così:
Levana: "Io sono la Regina della Luna e sono fantastica. Tu invece sei una nullità e saresti stata meglio da morta. Ah, e poi puzzi, anche."
Cinder: "Che cavolata! Non è vero!"
Levana: "Ti dico di sì! Sarò imperatrice del mondo!"
Cinder: "Invece no!"
Levana: "Invece sì!"
Cinder: "Invece no! Gné gné!" XD
E via su questa linea, fino ad una parziale ripresa nella conclusione del capitolo.
In tutta onestà, a questo punto avrei preferito che Cinder si limitasse a un: "Sono la paladina della giustizia, e sono venuta fin qui per punirti in nome della Luna!"
Mi sarebbe sembrato più calzante! :P
"Cinder", bisogna dirlo, è il primo atto di una trilogia.
Se continuiamo a tenere in considerazione questo fatto, posso sostenere, senza alcuna esitazione, che a parer mio l'intero romanzo è la premessa di una storia dai risvolti potenzialmente parecchio interessanti.
Mi sono affezionata molto ai due protagonisti, e credo proprio che e li ritroverò con gioia nei prossimi episodi della serie. Cinder e Kai mi vanno a genio, insieme sono adorabili, e faccio decisamente il tifo per loro, sia a livello individuale che come coppia.
Ma sento il bisogno di scoprire come evolverà la storia, prima di capire se questa serie mi sia effettivamente entrata nel cuore.
Perché quando un libro, o un film, ti lasciano, a lettura (o visione) ultimata, con un'unica, assillante domanda che ti martella nella testa, e tale quesito suona qualcosa come: "Ah-ah, molto interessante! Però... embé?!?" XD, immagino voglia dire che l'opera in questione non sia riuscita a smuovere poi chissà quali delicate corde emotive nel mio cuoricino.
O forse è solo che sono troppo ossessionata dalla ricerca di un tema a tutti i costi, e per ora non sono riuscita a trovarne uno convincente in "Cinder", per quanto intensamente e ardentemente possa averci provato, al di là di "E ricordatevi che non si giudica mai qualcuno in base ai componenti di metallo che gli rinforzano il corpo, bambini!" XD
In questo modo si giustifica il mio voto non troppo alto, che gli è stato assegnato in virtù di tutte queste sproloquianti considerazioni personali e non, lo ribadisco nella maniera più assoluta, perché il libro mi abbia annoiato, o non fatto sognare a occhi aperti in più di un'occasione.
Sotto tantissimi punti di vista, "Cinder" è un libro delizioso, avvincente nella sua candida semplicità, una vera e propria favola moderna.
Ma, adesso come adesso, ho troppa voglia di leggere "Scarlet", per scoprire se la serie riuscirà a fare veramente breccia nel mio petto e a lasciare un segno indelebile sulla mia immaginazione.
Vi aggiornerò quanto prima! ;D
Giudizio personale: 6.4/10
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Anche se concordo con la recensione, e gli riconosco tutti i difetti che hai spiegato, non ho potuto non amarlo follemente lo stesso XD
RispondiEliminaTi capisco perfettamente, Kate! ;D Anche a me è successo spesso di innamorarmi follemente di una storia tanto per i suoi pregi che per i suoi difetti (è il caso, ad esempio, de "Una grande e terribile bellezza" di Libba Bray *___*)! Chissà come sarà "Scarlet": nonostante tutto, sono moooolto curiosa! ^^
EliminaPiù o meno concordo :P Non sono sceso così nei dettagli io, ma mi è sembrato carino e stop. Ho dato tre stelle, voto che odio con tutto me stesso: mi sa di paraculata!
RispondiEliminaHo anche il secondo: so che è meglio :)
Anch'io gli ho dato tre stelline su goodreads, Mik: e non è stato facilissimo decidermi, mi sentivo veramente combattuta! :P "Scarlet" è lì che aspetta anche me, e probabilmente non dovrà neanche attendere poi così a lungo: nonostante tutto, sono curiosissima di scoprire il seguito della storia! :D
Eliminasbaglio o partecipavi anche tu al gruppo di lettura? XD
RispondiEliminaio sto cercando di andare al passo con il gdl, anche se in realtà sarei curiosa di continuare *_*
Kai sembra davvero interessante e Cinder mi fa molta simpatica :) però come dici tu non ho ancora trovato delle descrizioni che mi facciano immaginare i personaggi fisicamente ç_ç
Sì sì, Giusy, partecipo anch'io! ^^ Solo che non ce l'ho proprio fatta ad aspettare :P... l'idea di interrompere la lettura di un libro per cominciarne un altro mi faceva venire il magone alla gola, quindi sono andata avanti comunque! Quando comincio un romanzo, ho scoperto, poi bisogna assolutamente che lo finisca hi hi hi! :P Prometto di non spoilerare assolutamente, in ogni caso: farò la brava! ;D Comunque, concordo con te in pieno su Cinder e Kai: sono due personaggi adorabilissimi! ^^
EliminaQuoto in tutto e per tutto quello che ha detto Katerina: a me è piaciuto molto, anche se gli riconosco i difetti che hai trovato anche tu XD
RispondiEliminaConcordo in pieno con la tua recensione e mi hai pure fatto venir voglia di proseguire con il secondo volume... ero abbastanza in dubbio se continuarla o meno (la serie) ma ora credo proprio che darò un'opportunità a Scarlet :)
RispondiEliminaPenso che potrebbe valerne decisamente la pena, Siannalyn: o almeno, lo spero! :P Mi auguro di non far passare troppo tempo fra la lettura di un volume e l'altro: conoscendomi, resterà un vano proposito XD... ma farò del mio meglio! ;D
EliminaA me è piaciuto moltissimo! Ha dei difetti ma a differenza di tanti altri YA che ho trovato insipidi questo mi ha trasmesso un qualcosa in più che mi ha fatta innamorare. Sono curiosissima per il secondo ma prima vorrei rileggere "Cinder". Confesso che temo non mi piacerà come la prima volta.... Spero tanto di non cambiare opinione!
RispondiEliminaAnch'io spero di leggere presto anche "Scarlet", dentro di me continuo a pensare che potrebbe piacermi di più! ^^ In fondo, "Cinder" è stato molto carino anche secondo me: difetti a parte, l'ho trovato sicuramente divertente! :D
EliminaNon ti facevo un tipo da Cinder :-D
RispondiEliminaIo non l'ho ancora letto anche se è in WL da quando è uscito. La tua recensione però, anche senza super voto, mi ha proprio incuriosita... Proverò a dargli una possibilità ^^
Ahaha, vedi che ti ho sorpresa? ;D In realtà, a me ispirano praticamente quasi tutti i tipi di retelling... Fosse per me, e avessi più tempo, li leggerei dal primo all'ultimo, sia in italiano che in inglese! *___* "Cinder" è davvero un libro grazioso, carinissimo sotto tantissimi punti di vista... te lo consiglio senz'altro anch'io di tutto cuore! ^^
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