"UNA STORIA SCONVOLGENTE
CHE PRESTO SARÀ UN FILM PRODOTTO DA ROBERT DOWNEY JR."
Titolo originale: A Head Full Of Ghosts
Autore: Paul Tremblay
Girl Power:
La trama di "Nel Buio della Mente":
"Urla strazianti svegliano John Barrett nel cuore della notte. Quando si alza, l'occhio implacabile di una telecamera lo segue fin nella stanza di Marjorie. E, come ogni notte, John si chiede se abbia fatto bene a dare in pasto la sofferenza di sua figlia quattordicenne a un'emittente televisiva. Ma non aveva scelta. Da ormai un anno, Marjorie mostra i sintomi di un grave disturbo mentale e finora nessuna terapia si è rivelata efficace. Perciò John si è lasciato convincere da padre Wanderly che la ragazza non sia affatto malata, bensì posseduta da uno spirito demoniaco. E sempre padre Wanderly lo ha messo in contatto con un regista, interessato a documentare le varie fasi dell’esorcismo e disposto, in cambio, a pagare tutte le spese e le ingenti parcelle mediche che si erano accumulate nel corso dei mesi. Suo malgrado, John ha accettato. Forse la fede arriverà là dove la scienza ha fallito e, in ogni caso, di certo Marjorie non può peggiorare…
Sono passati quindici anni, eppure tutti ricordano molto bene l'ultimo episodio della Possessione, il controverso reality show che si era concluso con tre morti e un'unica sopravvissuta: Merry Barrett, che all'epoca aveva appena otto anni. Eppure nessuno è davvero sicuro di cosa sia realmente successo. Per alcuni, è stata solo una messa in scena. Altri pensano che il vero folle fosse John Barrett e che sia lui il colpevole della strage. Per fare luce sulla vicenda, la giornalista Rachel Neville decide di intervistare Merry Barrett. Però, più Merry va avanti nel suo racconto, più Rachel si rende conto che ricostruire quella tragedia è come inoltrarsi lungo un cammino costellato di inganni, segreti e tradimenti. Un cammino in cui a ogni passo si rischia di perdersi negli oscuri recessi della mente umana…
La recensione di oggi è dedicata a un romanzo horror molto originale, intenso
e coinvolgente: “Nel Buio della Mente”,
dello scrittore americano Paul Tremblay.
Tengo
innanzitutto a fare una piccola precisazione: benché il libro sia stato
pubblicato in italiano (dalla prestigiosa casa editrice Nord), mi sono ritrovata
a leggere l’edizione originale in lingua inglese, essenzialmente perché… be’,
il mese scorso l’ebook di “A Head Full of Ghosts” (questo il suggestivo titolo
originale dell’opera) era scontato e disponibile su Amazon al modico prezzo di novanta centesimi: secondo voi, potevo forse lasciarmi scappare
un’occasione del genere?
No che non
potevo… soprattutto considerando tre elementi di primaria e (almeno per me)
fondamentale importanza:
1. La trama di “Nel Buio della Mente”
promette, fin dalle primissime battute, di rappresentare una sorta di
intrigante e tortuosa via di mezzo fra “L’Esorcista” di William Peter Blatty
(libro che ho adorato…) e "Abbiamo sempre vissuto nel castello" di Shirley Jackson (un’autrice che
venero);
2. “L’anno scorso, "Nel Buio della Mente”
era fra i libri finalisti in lizza per l’ambito World Fantasy Award, una
competizione annuale che, nel corso del tempo, mi ha effettivamente permesso di
scoprire alcuni dei miei attuali scrittori preferiti;
3. Stephen King ha pubblicamente
dichiarato di essere rimasto “agghiacciato” dalla lettura di questo romanzo,
usando ovviamente questa parola in un' accezione completamente positiva del termine.
E…. be’,
cosa posso dire?
“A Head Full
of Ghost” è probabilmente un libro destinato a conquistare o tediare, colpire o
disgustare, elettrizzare o deludere amaramente. Su di me, la prosa eccentrica e
potente di Tremblay ha innegabilmente esercitato un effetto dirompente.
Per prima cosa, occorre considerate il fatto
che (odiosa sinossi italiana a parte) “Nel Buio della Mente” NON intende raccontare
la tragica e commovente odissea di un padre in lotta per la salvezza dell’anima
della sua inquieta e tormentata figlia maggiore.
Il
personaggio di John è inequivocabilmente importante, affascinante e dotato di complesse, violente e significative implicazioni… Ma non è lui il protagonista di
questo romanzo, e non è certo la sua “eroica” crociata religiosa il fulcro
dell’intreccio di “A Head Full Of Ghosts”. Ci tengo molto a ribadirlo, perché ho
ragione di credere che Merry, la voce narrante e sorella minore della
“possibile-preda-di-Satana” Marjory, si arrabbierebbe parecchio, se mai
qualcuno si azzardasse a sostenere il contrario.
La verità è
che “Nel Buio della Mente” è un libro molto particolare, dalla natura quanto
mai complessa e singolare. E’ come se Tremblay si divertisse a giocare e
rimescolare continuamente le carte, scombinando e sovvertendo gli elementi
cardine del genere “esorcismi e dintorni” nell’istante stesso in cui finisce
per citarli, elencarli, catalogarli e (perché no?) esplicitamente o implicitamente
omaggiarli. Un lavoro complesso, sopraffino, intriso d’ironia, consapevolezza e familiarità nei
confronti della letturatura e del cinema gotico, e che fa pensare, in un certo senso, agli
straordinari risultati conseguiti da Wes Craven e dal suo ormai “storico”
capolavoro “Scream”.
Ma non si
tratta neppure solo di questo, a mio umile avviso: la verità è che c’è qualcosa
di insolito e rivoluzionario nel modo in cui l’autore sceglie di raccontare
l’ordalia macabra dei Barrett, vale a dire proponendo a noi lettori una miriade
di interpretazioni possibili e contrastanti, senza mai sbilanciarsi troppo
verso una soluzione o l’altra, ma riuscendo al tempo stesso a catturare
l’attenzione e a tenere vivo il nostro interesse attraverso la parte centrale del romanzo.
Ho
apprezzato molto l’approfondita costruzione dei personaggi, amando – in modo
particolare – la continua e struggente evoluzione (disgregazione?) del rapporto
fra le due sorelle, fra papà e mamma Barrett, fra John e Marjory, fra Sarah e
la piccola Merry.
Le “fiabe
nere” di Marjory, neanche a dirlo, sono bastate a farmi ingrigire precocemente
i capelli. Per non parlare poi di quella fantastica, pietrificante e assolutamente inenarrabile scena di delirio e paura ambientata in camera di Merry…
Ritengo, in
ogni caso, che il finale de “Nel Buio della Mente” potrebbe lasciare più di un
lettore in preda a un feroce mal di testa (probabilmente derivante da uno
spietato e preventivo attacco di bile). Non è stato assolutamente il mio caso
(la devota fan delle atmosfere più ambigue e “oniriche” alla Shirley Jackson
che si nasconde sotto la mia pelle non l’avrebbe mai permesso….), ma immagino
che un appassionato di thriller o gialli polizieschi sarebbe in grado di
individuare diverse pecche, nello sviluppo e nella gestione dei vari elementi
inerenti alla trama.
Giudizio
personale: 8.0/10
Ciao Sophie, non ti leggevo da un po', ma è sempre un piacere.
RispondiEliminaQuesta volta, poi, ho anche letto e apprezzato il libro in questione. Il suo essere ambiguo, sempre a confine tra i generi. E bravo Tremblay!
Ciao, Mik, grazie mille! ^___^
EliminaEh sì: ogni tanto mi capita di sparire per un po', è proprio vero... alla fine, però, riesco sempre a trovare la strada di casa! ;D
Hai mai letto qualcosa di Shirley Jackson, per caso? Stavo pensando che, se Tremblay ti ha convinto, ci sono ottime possibilità che possa piacerti un sacco anche lei! :)
Come al solito sei bravissima nel far venire voglia di leggere i libri senza farti sfuggire niente sulla trama. Ma coem fai XD
RispondiEliminaOra come ora sono tentata di fargli "saltare la fila" e prenderlo subito, e credo che opterò per la ligua originale perchè ormai non mi fido delle traduzioni, specie se lo stile è particolare :(
Grazie mille, Kate! *____*
EliminaSì, ti consiglio anch'io l'edizione originale: la pessima qualità delle traduzioni ormai sta diventando un male proverbiale, neanch'io riesco più a fidarmi completamente! :( Ad ogni modo, spero con tutto il cuore che il libro riesca a conquistarti! ^^