Lady Helen, Vol. 1
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“Londra, Aprile 1812. Alla vigilia del suo diciottesimo compleanno, Lady Helen Wrexhall sta per compiere la sua presentazione ufficiale alla Regina – ma poi una delle sue domestiche scompare, e Helen viene risucchiata nelle ombre della Londra della Reggenza. È così che incontra Lord Carlston, uno dei pochi in grado di fermare chi ha commesso il crimine: una cabala di demoni che si muovono in mezzo a noi, sotto le spoglie di uomini e donne mortali. Helen avrà il coraggio di chiedere il suo aiuto, quando la reputazione di Carlston è più nera dell’inferno? Oppure la sua intelligenza e la sua curiosità finiranno per condurla dritto incontro alle spire di una trappola mortale?”
“The Dark Days Club” è il primo libro di una trilogia fantasy ambientata nell’Inghilterra
di inizio Ottocento (più precisamente, durante il travagliato periodo della Reggenza). Avendo già letto la sua straordinaria duologia “Eon + Eona”,
sapevo già cosa aspettarmi dalla penna di Alison Goodman: una meticolosa attenzione al dettaglio storico, personaggi moralmente ambigui, mostri di ogni risma e tematiche attuali; fortunatamente, non
sono rimasta delusa!
La protagonista, una giovane orfana dell’alta società
britannica, rimane suo malgrado coinvolta all’interno di una cospirazione di mostri e strani
personaggi in frac e bombetta. Dopo
aver cominciato a manifestare una serie di allarmanti
poteri, Lady Helen scoprirà che oscure creature immortali camminano per le
strade fuligginose di Londra, infiltrate in ogni singolo strato della società.
Il classico ben tenebroso da young adult si incaricherà della sua istruzione
magica, ma la scomparsa di una domestica getterà la vita della ragazza nel più
completo scompiglio…
A essere sinceri, la trama
di “The Dark Days Club”
rappresenta forse il tassello più debole di tutto il mosaico. Per carità: l’ho
trovata genericamente gradevole, una sorta di “Buffy” in versione ottocentesca con qualche accenno lovecraftiano abilmente inserito. Ma credo che la Goodman
abbia dosato male le parti e caricato troppo il finale, trascinando la
narrazione per un numero di pagine a dir poco eccessivo. Il ritmo, per logica conseguenza, stride e
si inceppa nella prima parte del libro; magari le fan più incallite delle
atmosfere (pre-)vittoriane e dei vari romanzi di Jane Austen ameranno i
minuziosi dettagli legati agli ambienti, ai balli e agli innumerevoli capi di
vestiario esibiti dai vari personaggi, ma personalmente non vedevo l’ora di
arrivare alla parte “sovrannaturale” della faccenda, per scoprire finalmente i
misteriosi intrighi del Dark Days Club,
la segretissima associazione di cacciatori
di mostri autorizzati da Sua Maestà.
La mia attesa è stata ampiamente ricompensata, in ogni caso; per essere uno YA, “The Dark Days Club” è un libro veramente molto, molto dark, che non ha paura di alzare la posta in gioco e che offre ai suoi lettori uno scorcio crudo e accurato delle atrocità generate dalla mentalità bigotta e oppressiva del periodo. Il senso di soffocamento che si respira attraverso le pagine di questo libro è autentico; Helen è una ragazza privilegiata, e le sue giornate si svolgono all’insegna di facezie e preparativi per un futuro da matrona, eppure questa sicurezza ha un prezzo elevato: la sua libertà. Nel corso del libro, per riuscire a sfuggire alla costante supervisione dei suoi familiari e dei vari servitori che la tallonano, dovrà scendere a molti compromessi e imparare a vivere di sotterfugi; accantonare i sensi di colpa e abbracciare quelle parti di lei (carnali, aggressive, impulsive, creative...) che le permetteranno di muoversi e sopravvivere all’interno di un mondo profondamente diverso da quello che aveva immaginato. Le smancerie cortesi, i balli sfarzosi, gli inchini eleganti: alla fine nulla di tutto questo riesce a celare il marcio che si nasconde sotto i tappeti, la violenza e la depravazione che si annidano nei vicoli più sordidi e squallidi della città... o al centro del salotto più sontuosamente arredato di Londra.
Mi auguro vivamente che, nel corso del secondo romanzo, tutto ciò non venga sacrificato sull’altare del romance a-tutti-i-costi (spoiler: abbiamo un pericoloso triangolo in agguato…). Per il momento, tuttavia, mi ritengo abbastanza soddisfatta di questa lettura: “The Dark Days Club” è uno YA maturo, solido, caratterizzato da un promettente sistema magico e da una notevole attinenza storica. Se amate il genere, il mio consiglio spassionato è di farci un pensierino! ;D
La copertina è veramente tremenda, però con la recensione mi hai fatto venire voglia di leggerlo 😆
RispondiEliminaAhahaha capita anche questo, Kate! :D
EliminaIn realtà a me la cover non dispiace così tanto: certo, è un po' pacchiana... ma piuttosto adatta al target, dopotutto! XD
Ciao Sophie! Da un lato mi ispira, dall'altro non sono convinta totalmente dell'ambientazione! Però mi hai messo molta curiosità! :)
RispondiEliminaNon bisogna per forza essere dei grandi fan dell'epoca vittoriana per apprezzare questo libro, Sara... però aiuta, credimi! ;D
Eliminaavevo addocchiato questo libro un pò di anni fa e ora risentendone parlare sono di nuovo incuriosita dalle sue atmosfere un pò miste vittoriane magiche
RispondiEliminaLa Goodman è in gamba, Irene. Secondo me, potrebbe valere la pena concederle una possibilità! ;D
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