“Follow Me” è un film horror diretto dal regista americano Will Wernick.
La pellicola è sbarcata di recente su Midnight Factory, il canale streaming “aggiuntivo” di Amazon Prime Video.
Da un punto di vista tematico, “Follow Me” sembra un po’ un episodio mancante della serie tv “Black
Mirror”.
Non mi fraintendete: la trama fa acqua da tutte le parti e i personaggi sono abbastanza patetici, ma la visione si dimostra per
lo più piacevole e adrenalinica,
soprattutto grazie a una riuscita combinazione di suspense, adrenalina e colpi
di scena...
La trama
Cole (Keegan Allen)
è un vlogger famosissimo, di quelli
in grado di vantare svariati milioni di follower a spasso per il globo – anche se
nessuno ha capito bene il perché. Di fatto, Cole è un ragazzo alla mano ma un
po’ vanesio, pronto a condividere
con i suoi seguaci ogni più insignificante dettaglio della sua vita pubblica e
privata.
Per celebrare un’importante ricorrenza del suo canale, Cole accetta quindi di intraprendere un viaggio a Mosca, a caccia di emozioni forti.
I suoi
amici e la fidanzata Erin (Holland Roden)
gli organizzano un evento a sorpresa
e lo trascinano per le strade della capitale russa, con l’evidente obiettivo di
fornirgli dell’altro, succoso materiale da caricare sul suo canale.
Le onnipresenti luci
delle telecamere tallonano Cole dappertutto.
Il gruppo di turisti americani trova un cicerone d’eccezione
nella figura di Alexei (Ronen Rubinstein),
entusiasta ammiratore del lavoro di Cole e ricco esponente di un’influente
casata locale.
Per un po’, i ragazzi si godono la bella vita e si preparano
a trascorrere la nottata del secolo...
Ma gli eccessi della serata culminano presto in un mare di violenza, orrore e paura, sullo
sfondo di un’escape room gestita da
un nugolo di malavitosi che, forse,
hanno più di un piccolo conto in sospeso con la famiglia di Alexei...
Le dieci fatiche del vlogger
L’intreccio di “Follow
Me” è un po’ troppo prevedibile
per i miei gusti, ma devo ammettere che, tutto considerato, si lascia seguire
senza grossi scossoni.
Quello di Wernick è sicuramente un B-movie, e si diverte a ostentarne tutte le caratteristiche senza
alcuna traccia di vergogna: gangster misogini, belle ragazze in pericolo,
grassoni mascherati in camici di cuoio, pazzi sadici armati di manette,
siringhe e chissà quali altri strumenti di tortura... Rientra tutto abbastanza
nel quadro.
Probabilmente non è un caso se, mentre guardavo il film,
continuavo a ripensare ai due registi italiani Roberto De Feo e Paolo Strippoli,
e alla loro recente pellicola “A Classic Horror Story”.
Come da copione, Cole e i suoi amici sono degli esseri umani pessimi, e ogni tentativo di entrare in sintonia con chiunque
di loro si trasforma presto in un colossale buco nell’acqua.
Al centro di tutto, l’onnipresente tematica del voyeurismo mediatico, della tipica superficialità
da social anni Duemila che, francamente, ha un po’ cominciato a sembrare l’ultimo
remedium peccatorum dei registi a corto di ispirazione.
Oltretutto, “coerenza
interna” e “rigore narrativo”
sono due termini decisamente estranei alla forma mentis dello sceneggiatore...
D’altro canto, Will Wernick riesce perlomeno a tenere
sveglia la curiosità dello spettatore
fino ai titoli di coda, e a giocare con i suoi sospetti in un modo che depone (quasi completamente) a favore del film.
Il finale spiazzante, in modo particolare, getta
una luce veramente sinistra sugli eventi, e bandisce rapidamente ogni traccia residua di noia o frustrazione.
Vale la pena vederlo, allora?
“Follow Me” è, in
poche parole, il vostro classico film horror del venerdì sera in compagnia
degli amici.
Non fa paura, non mette a disagio, non fa riflettere, ma
intrattiene e riesce a centrare benissimo il suo obiettivo: creare nello
spettatore un senso di tensione
piacevolmente “onesto”, del tutto privo di complicazioni.
La corsa contro il tempo di Cole per salvare gli amici è
solo un’espediente per suscitare queste effimere sensazioni da cuore in gola e
palmi sudati, certo... Ma il finale si dimostra, quantomeno, abbastanza
sconcertante da assicurarsi di lasciare una piccola traccia nella memoria.
Bè...
A meno che non abbiate visto tanti, tantissimi altri film
dello stesso genere, prima di questo.
Perché, in quel caso, può anche darsi che il principale
fiore all’occhiello di “Follow Me”
finisca per ritorcersi contro di voi.
Dopotutto, a nessuno piace ascoltare una storiella lunga un’ora e mezza, quando conosce già la fine.
Neanche quando si tratta della storia di
un ragazzo che sembra piombato al centro di una leggenda metropolitana, o di un
film pieno di smembramenti, annegamenti e villain esteuropei dall’accento
particolarmente straziante.
Io non devo vedere queste cose, poi finisce che mi ritrovo con un altro servizio con una lista di cose da vedere senza il tempo di farlo 😭
RispondiEliminaTi capisco benissimoooo! XD
EliminaIn realtà, per me vale lo stesso, solo che, ultimamente, sto cercando di alternare l'abbonamento ai vari servizi, nella (vana) speranza di riuscire a sfruttare il meglio che ciascuno ha da offrire. In questo periodo, ad esempio, sto usando tantissimo Apple e Prime Video. Il mese prossimo... chissà? :D