“The Wilds” è una serie televisiva YA disponibile sul servizio
streaming Amazon Prime Video. Sebbene si ponga a metà
strada fra survival, mistery e storia di formazione, a me piace considerarla soprattutto come una sorta di “Lost" incontra "Orange is the New Black” in versione teen.
La trama, già da
sola, era stata più che sufficiente a catturare la mia attenzione: in seguito a
un bizzarro incidente aereo, una
banda di ragazzine finisce arenata sulla più classica e inospitale delle isole deserte. Le nostre eroine,
diversissime fra loro per estrazione sociale e inclinazioni personali, dovranno
imparare a mettere da parte le divergenze e a collaborare per far fronte alle
numerose sfide che la natura porrà
sul loro sentiero. Ma non è tutto: ben presto, infatti, una serie di eventi poco chiari prende a dispiegarsi
sull’isola, spingendo l’instabile Leah (Sarah
Pidgeon) a sospettare di alcune delle sue nuove compagne… E se il disastro
aereo che ha cambiato le loro vite non fosse
stato un incidente, dopotutto? E se nel folto di quella natura incontaminata si
nascondessero più segreti di quanti
chiunque avrebbe ritenuto possibile?
“The Wilds”, a mio
avviso, è una serie che appassiona e
sorprende, peraltro quasi sempre in
positivo. Mi aspettavo quasi un drammone banale in stile “The O.C.” o una sconclusionata accozzaglia di elementi surreali
alla J.J. Abrams; invece, mi sono ritrovata a seguire una storia coinvolgente e ricca
di tensione, sorretta da un cast
affiatato e da una sceneggiatura
che sa il fatto suo.
Le relazioni fra
le protagoniste, l’agguerrita lotta
contro i propri demoni e l’onestà spigliata
e verosimile con la quale viene sviluppato il tema dell’amicizia al femminile: per me, sono questi i tre ingredienti principali alla base del successo di “The Wilds”, una serie che negli USA sta
già facendo parlare molto di sé. Le mille fragilità
e incertezze dell’adolescenza, ma
soprattutto: l’impossibilità di crescere in maniera sana ed equilibrata in un
mondo dominato dagli uomini,
all’interno di un sistema sociale che sembra intenzionato a fare del suo meglio
per schiacciare la creatività, l’intelligenza e il senso di indipendenza di
ogni donna. Ed ecco che lo spunto iniziale (“nove ragazzine e un’isola
deserta”) si trasforma nell’occasione ideale per parlare di argomenti scottanti e delicati quali malattia
mentale, anoressia, suicidio, pedofilia e fondamentalismo religioso.
Perfino la gran “villain”
di “The Wilds” è riuscita a
conquistarmi, dopotutto. Per evitare spoiler, mi tratterrò dal fare il suo
nome; tuttavia, ho apprezzato molto la sua caratterizzazione, la sua
complessità, il fatto che abbia un punto di vista particolare, un’etica personale che la spinge a
compiere delle azioni esecrabili per la più valide e incontrovertibile delle
ragioni.
Come altri hanno fatto notare prima di me, “The Wilds” è una serie che riesce a sottrarsi al cosiddetto “sguardo maschile” e a trovare una sua forma di inequivocabile autenticità. Le attrici sono giovanissime e in gamba, e nessuno si preoccupa di filmarle al solo scopo di mettere in risalto le loro curve o il loro profilo migliore. Al contrario. Il loro modo di reagire e relazionarsi le une con le altre suona per lo più credibile e interessante; per di più, la sceneggiatura espone i loro dolori e i loro punti di vulnerabilità con critica precisione e un doveroso senso di rispetto, senza idealizzarle o ostentare un distaccato senso di compassione nei loro confronti. È possibile che il miracolo sia accaduto perché lo show può vantare, fra le altre cose, ben quattro produttrici esecutive, quattro sceneggiatrici, nove attrici protagoniste (+ una cattiva) e quattro registe donne? Ai posteri l’ardua sentenza…
Io posso soltanto consigliarvi di guardarla, e di non
lasciarvi scoraggiare dalla visione dei primi due, tre episodi (obiettivamente
parlando, i più deboli, almeno dal punto di vista dell’intrattenimento vero e
proprio). “The Wilds”, infatti,
sembra una di quelle serie destinate a
crescere nel tempo, probabilmente assieme alle sue acerbe e singolari
protagoniste. Nella speranza che Amazon decida di concedergliene l’opportunità,
si capisce, e di annunciarne il rinnovo per una seconda stagione nel corso
delle prossime settimane! ;D
Non gli davo due lire, ma mi hai incuriosito all'improvviso!
RispondiEliminaIo proverei almeno quattro o cinque episodi, Mik: ha sorpreso anche me... E' una serie dedicata ai teenagers, ovviamente, ma fatta come si deve.
EliminaEd è anche stata ufficialmente rinnovata per la seconda stagione, adesso! *____*