sabato 19 dicembre 2020

Recensione: "The Wilds - Stagione 1" (serie tv Amazon Prime Video)


 

The Wilds” è una serie televisiva YA disponibile sul servizio streaming Amazon Prime Video. Sebbene si ponga a metà strada fra survival, mistery e storia di formazione, a me piace considerarla soprattutto come una sorta di “Lost" incontra "Orange is the New Black” in versione teen.

La trama, già da sola, era stata più che sufficiente a catturare la mia attenzione: in seguito a un bizzarro incidente aereo, una banda di ragazzine finisce arenata sulla più classica e inospitale delle isole deserte. Le nostre eroine, diversissime fra loro per estrazione sociale e inclinazioni personali, dovranno imparare a mettere da parte le divergenze e a collaborare per far fronte alle numerose sfide che la natura porrà sul loro sentiero. Ma non è tutto: ben presto, infatti, una serie di eventi poco chiari prende a dispiegarsi sull’isola, spingendo l’instabile Leah (Sarah Pidgeon) a sospettare di alcune delle sue nuove compagne… E se il disastro aereo che ha cambiato le loro vite non fosse stato un incidente, dopotutto? E se nel folto di quella natura incontaminata si nascondessero più segreti di quanti chiunque avrebbe ritenuto possibile?

The Wilds”, a mio avviso, è una serie che appassiona e sorprende, peraltro quasi sempre in positivo. Mi aspettavo quasi un drammone banale in stile “The O.C.” o una sconclusionata accozzaglia di elementi surreali alla J.J. Abrams; invece, mi sono ritrovata a seguire una storia coinvolgente e ricca di tensione, sorretta da un cast affiatato e da una sceneggiatura che sa il fatto suo.

Le relazioni fra le protagoniste, l’agguerrita lotta contro i propri demoni e l’onestà spigliata e verosimile con la quale viene sviluppato il tema dell’amicizia al femminile: per me, sono questi i tre ingredienti principali alla base del successo di “The Wilds”, una serie che negli USA sta già facendo parlare molto di sé. Le mille fragilità e incertezze dell’adolescenza, ma soprattutto: l’impossibilità di crescere in maniera sana ed equilibrata in un mondo dominato dagli uomini, all’interno di un sistema sociale che sembra intenzionato a fare del suo meglio per schiacciare la creatività, l’intelligenza e il senso di indipendenza di ogni donna. Ed ecco che lo spunto iniziale (“nove ragazzine e un’isola deserta”) si trasforma nell’occasione ideale per parlare di argomenti scottanti e delicati quali malattia mentale, anoressia, suicidio, pedofilia e fondamentalismo religioso.

Perfino la gran “villain” di “The Wilds” è riuscita a conquistarmi, dopotutto. Per evitare spoiler, mi tratterrò dal fare il suo nome; tuttavia, ho apprezzato molto la sua caratterizzazione, la sua complessità, il fatto che abbia un punto di vista particolare, un’etica personale che la spinge a compiere delle azioni esecrabili per la più valide e incontrovertibile delle ragioni.   

Come altri hanno fatto notare prima di me, “The Wilds” è una serie che riesce a sottrarsi al cosiddetto “sguardo maschile” e a trovare una sua forma di inequivocabile autenticità. Le attrici sono giovanissime e in gamba, e nessuno si preoccupa di filmarle al solo scopo di mettere in risalto le loro curve o il loro profilo migliore. Al contrario. Il loro modo di reagire e relazionarsi le une con le altre suona per lo più credibile e interessante; per di più, la sceneggiatura espone i loro dolori e i loro punti di vulnerabilità con critica precisione e un doveroso senso di rispetto, senza idealizzarle o ostentare un distaccato senso di compassione nei loro confronti. È possibile che il miracolo sia accaduto perché lo show può vantare, fra le altre cose, ben quattro produttrici esecutive, quattro sceneggiatrici, nove attrici protagoniste (+ una cattiva) e quattro registe donne? Ai posteri l’ardua sentenza…

Io posso soltanto consigliarvi di guardarla, e di non lasciarvi scoraggiare dalla visione dei primi due, tre episodi (obiettivamente parlando, i più deboli, almeno dal punto di vista dell’intrattenimento vero e proprio). “The Wilds”, infatti, sembra una di quelle serie destinate a crescere nel tempo, probabilmente assieme alle sue acerbe e singolari protagoniste. Nella speranza che Amazon decida di concedergliene l’opportunità, si capisce, e di annunciarne il rinnovo per una seconda stagione nel corso delle prossime settimane! ;D

 

Giudizio personale:
8.0/10

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2 commenti:

  1. Non gli davo due lire, ma mi hai incuriosito all'improvviso!

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    Risposte
    1. Io proverei almeno quattro o cinque episodi, Mik: ha sorpreso anche me... E' una serie dedicata ai teenagers, ovviamente, ma fatta come si deve.
      Ed è anche stata ufficialmente rinnovata per la seconda stagione, adesso! *____*

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