Non sempre ricevere una lettera da Hogwarts cambierà la vostra vita in meglio…
Non ci credete? Provate a leggere “Vita Nostra”, il libro
fantasy di Marina e Sergey Dyachenko
in uscita, fra un paio di mesi, a opera della casa editrice Fazi! ;D
La trama
Sasha Samokhina è
stata accettata presso l’Istituto di Tecnologie
Speciali – una scuola remota di cui non aveva mai sentito parlare, e per
cui di sicuro non si sarebbe mai sognata di fare domanda.
In effetti, un incontro fortuito finisce per sottrarle ogni
possibilità di decisione in materia… anche perché si potrebbe dire che sia la
stata l’Accademia a scegliere lei.
Situato in un piccolo villaggio in mezzo al nulla, l’Istituto
è popolato da studenti bizzarri e insegnanti dal pugno di ferro. Il piano di studio
è ancora più strano: ogni giorno, infatti, Sasha si ritrova costretta a
sfogliare libri impossibili da
comprendere, ad assimilare lezione talmente oscure da condurla sull’orlo della pazzia e a memorizzare pagine e
pagine ricoperte di frasi insensate, poco più che scarabocchi deliranti.
Letteralmente costretta...
gli insegnanti sono molto chiari: se Sasha non riuscirà ad avere successo nei
suoi studi, qualcuno finirà per farsi molto, molto male.
Il guaio è che, all’Istituto, non sono mai gli studenti a pagare per i propri
fallimenti.
Ma i membri delle loro famiglie?
Forse Sasha farebbe meglio a comparsi un vestito nero...
Perché il titolo del romanzo è “Vita Nostra”? Che cosa
significa?
Chiunque abbia letto il libro di Marina e Sergey Dyachenko
sarà in grado di confermarvelo: la risposta a questa domanda potrebbe anche risultare meno immediata e intuitiva del previsto!
Questo perché, in realtà, il titolo “Vita Nostra” fa riferimento a un verso del “Gaudeamus igitur”, un
componimento “accademico” che, in molti Paesi europei, viene cantato in
occasione delle cerimonia di laurea o diploma degli studenti.
“Vita nostra brevis
est”, recita la canzone, ovviamente in latino.
“La vita è breve”… un motto che, nel bene e nel male, a
Sasha non viene mai permesso di dimenticare.
Una massima che, in realtà, riesce quasi a stare al passo
con l’indimenticabile “Mors irrumat
omnia/ Death fucks us all” di Leigh Bardugo (se avete letto “La nona casa”, sapete benissimo di cosa sto parlando!).
Dark Academia
Ultimamente, si parla moltissimo del sottogenere denominato “dark academia”. Io preferisco parlare
di libri ambientati nelle scuole di
magia, ma non si può negare che il trend del momento possa vantare una sua
oscura fonte di fascino.
“Vita Nostra”
rientra sicuramente nel novero di entrambe le categorie.
Molte delle tematiche affrontate dai Dyachenko, infatti, vi suoneranno familiari: ci
troviamo alle prese con una dolceamara storia
di formazione, peraltro sperimentata da una ragazza la cui salute mentale, a tratti, arriva a
sfociare in una sorta di delirio preoccupante; in più, possiamo contare sulla scoperta del primo amore, delle prime relazioni sessuali, delle amicizie/rivalità con i compagni e dei
complessi rapporti con i suoi mentori,
i misteriosi insegnanti che popolano le sue giornate… e buona parte dei suoi
incubi.
È d’obbligo una piccola avvertenza, però: il romanzo dei Dyachenko
non è un libro che piacerà
automaticamente a tutti gli appassionati del genere.
Anzi...
Credetemi quando vi dico che, in vita vostra, non avete mai
letto un romanzo come questo! Dimenticatevi “Harry Potter”, la Scholomance di Naomi Novik e “I diari della falena” o perfino il campus infestato di "Plain Bad Heroines": “Vita Nostra” è un libro fantasy per adulti dall’anima
cupa e disturbante; una storia nerissima, spietata.
R. F. Kuang in
persona (autrice della trilogia de “La guerra dei papaveri”) ha ammesso
di essere rimasta tanto affascinata quanto turbata
da questo imprevedibile romanzo russo. Non per niente, la sinossi del suo prossimo
libro, “Babel”, sembra richiamare molto da vicino quella di “Vita Nostra”.
Credo che la prima parte del libro, in modo particolare,
arrivi quasi a rasentare le tonalità incalzanti di un noir, o quantomeno di un serrato thriller psicologico. Le lezioni a cui Sasha assiste sono in parte
apprendimento, in parte noia, in parte… pura e semplice tortura.
Le cose a cui alla nostra eroina viene imposto di
rinunciare, in nome di virtù e
conoscenza… un’odissea di sacrificio e orrore assolutamente brivido.
La tensione
rimane alta per buona parte del primo
atto, insomma; anche perché gli autori riescono a evocare, in modo a dir
poco magistrale, un profondo senso di
angoscia e un’atmosfera onirica
deliziosamente surreale.
Di paradigmi, paradossi e altre astrazioni
“Vita Nostra” ha uno dei finali più stupefacenti e complessi in cui io sia mai imbattuta.
Ora… Lascio a voi l’arduo compito di decidere se questa sia
una cosa positiva o no! XD
Tutto quello che posso dirvi è che, a parer mio, dopo pagina
200 il libro comincia a perdere molto,
soprattutto in termini di lucidità e
coerenza.
A meno a mano che la struttura
della trama prende a sgretolarsi,
e il romanzo a svelare sempre più la propria natura di complicato gioco letterario in stile neoclassico, diventa difficilissimo
restare sintonizzati sul filo degli
eventi e sul destino dei personaggi.
Avete presente la classica contrapposizione fra letture di intrattenimento (di pancia) e
letture che si concentrano più sull’obiettivo di fornirvi un forte stimolo intellettuale (di testa)?
Ecco, “Vita Nostra”
propende decisamente per la seconda sfera!
La sua impalcatura si fonda su una base estremamente minimalista, che tende ad accogliere (con
riluttanza) le principali convenzioni
su cui di solito fa perno la narrativa di genere (colpi di scena, tropes, climax…) soltanto per avere l’opportunità
di rigettarle nel corso della seconda parte.
Ne consegue, quindi, un romanzo poverissimo di eventi, umorismo e azione; ma ricchissimo dal punto di vista dell’atmosfera,
della caratterizzazione, dell’allegoria e della concettualizzazione.
Davvero molto interessante ** Mi ispira tantissimo come lettura e adoro i libri con un finale "ambiguo"
RispondiEliminaAssolutamente: è un finale davvero imprevedibile, complesso e oscuro... pensa che, ancora adesso, non sono sicura di averlo capito del tutto! XD
EliminaPerò mi ha colpito... Spero che succeda lo stesso anche a te! ^____^
Non ero molto interessata a questo romanzo, ora sì! C'è da dire anche che non mi ero mai fermata prima a leggere la trama però sono dettagli di poco conto ahah
RispondiEliminaAhahaha sì, sì, a volte capita anche a me: casi in cui mi lascio influenzare totalmente dall'immagine di copertina, che basta e avanza a intrigarmi o dissuadermi! :D
EliminaComunque sono felice di averti incuriosito! ^____^
Lo avevo già adocchiato, ma non sapevo bene cosa fare, perché ultimamente molte letture mi stanno deludento, invece questa sembra fare per me, mi hai conquistata con la cit di Bardugo e con "dimenticatevi Scholomance".
RispondiEliminaMi piace tantissimo il modo in cui hai approfondito la recensione con le spiegazioni!
Ti ringrazio moltissimo! <3
EliminaSpero davvero che ti piacerà...
Anche per me i primi mesi del 2021 si sono rivelati un po' "fiacchi", dal punto di vista delle letture, ma devo dire che, dall'inizio dell'estate, le cose si stanno riprendendo alla grande... Speriamo di continuare con questo "trend" positivo! *___*