giovedì 21 febbraio 2013

Recensione: "Looper" (film)



Titolo: Looper
Regia:  Rian Johnson
Anno: 2013
Interpreti: Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Piper Perabo, Paul Dano, Jeff Daniels, Noah Segan, Xu Qing


Viaggi nel tempo, gangster spietati dal grilletto facile, una metropoli torbida e derelitta, un anti-eroe tormentato e traditore... Le premesse per un buon film erano lì, già tutte impilate in un ordine che sembrava sapientemente disposto sul tavolo.
E, in effetti, i primi quaranta, quarantacinque minuti di "Loooper - In fuga dal passato" reggono benissimo, secondo me: la trama è intricata, il meccanismo dei "Looper" complesso e morbosamente avvincente, i travagli interiori del protagonista abbastanza credibili e coinvolgenti, l'azione tanta e di buona qualità... più che abbastanza, insomma, per cominciare a far sporgere ansiosamente lo spettatore dal bordo della poltroncina, mentre si diverte a tentare di indovinare che cosa succederà quando anche il protagonista Joe verrà messo di fronte al proprio Looper!
Se non che, ad un certo, drammatico punto XD, il complesso, simmetrico equilibrio della sceneggiatura viene drasticamente spezzato: dall'entrata in scena di due personaggi, per essere precisi, che sono stati per quanto mi riguarda la rovina assoluta del film, due presenze piazzate alla bell'e meglio lì al centro di questa svolta della trama, tanto per risolvere, in modo penosamente banale, un intreccio che avrebbe meritato uno sviluppo e una conclusione migliore.
Sto parlando naturalmente di Sarah, interpretata da Emily Blunt, e di suo figlio Cid. La loro comparsa si fa preannunciatrice di una lunga "degenerazione" del film: oltre che della trama in se' per se', del ritmo, direi, che si inceppa e comincia a sussultare cercando disperatamente di riattivarsi... senza mai, mai riuscirci, fino ad arrivare al patetico e scontato finale.
"Looper" mi è piaciuto fino a circa i due terzi del primo tempo, vale a dire fino ha quando ha continuato a essere se stesso; mi ha annoiato e deluso profondamente dal momento in cui ha cominciato a scimmiottare, peraltro male, "Terminator".
Come se non bastasse, c'è anche la "faccenda" dell'empatia fra spettatore e personaggi da considerare; un'empatia che, per opera di alcune scelte narrative che francamente mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo un sacco di volte XD, è praticamente inesistente, soprattutto nella secondo parte del film: non si può parteggiare per nessuno, in "Looper", perché nessun personaggio riesce a risultare convincente fino in fondo, e di sicuro nessuno di loro può suscitare fosse pure un minimo di simpatia! Bruce Willis, che era l'unico che forse aveva le potenzialità per riuscirci (chi è che non si commuove a sentir parlare di una storia d'amore così dolce, e così violentemente interrotta?), si gioca tutto nel momento in cui il suo personaggio decide di passare, molto stupidamente, dalla parte del torto... e dico "molto stupidamente" perché, oltretutto, a ragionarci su per cinque minuti, il vecchio Joe avrebbe anche potuto fare due più due e capire subito chi era lo sciamano, anziché andarsene in giro ad ammazzare creature innocenti!
Con il Looper/Bruce Willis trasformato in un mostro (nella copia brutta di un Terminator cattivo), uno potrebbe essere tentato di parteggiare allora per la sua giovane versione/Joseph Gordon-Levitt, penserete magari... e invece no, vi assicuro: perché anche il giovane Joe è e rimane un killer egoista, un bastardo mai redento, lo sappiamo tutti; un traditore disposto a tutto, anche a rinunciare alla sua stessa anima, pur di continuare a tenere un fucile fra le mani e a fare il gradasso con i più deboli.
Poi c'è Sarah... Sarah, a cui non importa veramente niente che suo figlio, a otto o nove anni, abbia già fatto fuori il cielo sa quante persone, compresa la sua stessa sorella, purché lui la smetta di negare il fatto che lei è veramente sua madre. Fino a quando Cid continuerà a mangiare i suoi cereali e a sapere le tabelline, per Sarah non ci saranno problemi, sarà sempre il suo cocco di mamma.
Per ultimo, Cid... il bambino più odioso che si sia mai visto sul grande schermo, viziato e cattivo, cattivo fin nel midollo delle ossa. Uno che sarebbe capace di scatenare l'Apocalisse in terra solo perché qualcuno gli nega una seconda porzione di budino al cioccolato. Il pensiero che la madre possa essere in grado di educarlo a dovere è assolutamente ridicolo. Sarah è piuttosto esattamente quel genere di madre che alleva piccoli teppisti destinati a diventare grandi criminali, e poi giustifica la propria mancanza di polso, la propria inettitudine, con la questione dell'amore materno (che è cosa ben diversa, credo io, dal coccolare a oltranza e nel concedere ogni cosa venga chiesta!)


Se andrete a vedere "Looper", insomma, tenetevi pronti ad assistere ad un film "lacerato", diviso nettamente in due metà: la prima vi lascerà intravedere, malinconicamente, la pellicola discreta e avvincente che avrebbe potuto essere... la seconda, purtroppo, quasi certamente vi farà rimpiangere il prezzo del biglietto che avete pagato!

Giudizio personale: 5.0/10


:)

2 commenti:

  1. Il trailer mi aveva abbastanza incuriosita... però, dopo aver letto la tua recensione, penso che se vedrò questo film, lo vedrò in streaming e non al cinema.

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    1. Sì sì, infatti il trailer, e anche la trama, mi ispiravano un sacco! Che peccato, un'occasione sprecata!! :(

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