venerdì 15 agosto 2014

Recensione: "Twixt"


"Ti svegli su un terreno ghiacciato.
Mentre lotti per rialzarti, mentre il tuo fiato esala nell'aria come un fantasma, sai soltanto due cose:
non riesci a ricordarti chi sei.
E qualcosa ti sta dando la caccia."



Titolo: Twixt
Autrice: Sarah Diemer
Serie: //
Disponibile: in inglese!
Trama: "Nessuno dorme ad Abeo City. Di notte, le anime smarrite si radunano dietro le porte, mentre gli Snatchers imperversano nel cielo sulle loro ali dalle piume nere, dando inizio alla caccia.
Le persone di Abeo City hanno dimenticato il loro passato, ma possono scambiare ciocche dei loro capelli con delle sinistre donne conosciute solo come "Sixers" per ottenere una droga che crea dipendenza.
Il Nox ti restituirà un singolo ricordo della tua vita - a caro prezzo.
Come le altre anime perdute, Lottie si risveglia in questo scenario desolato e fugge in preda al terrore dagli artigli degli Snatchers.
Ma arriva presto a realizzare di non essere affatto come le altre persone di Abeo City.
Quando prende il Nox, per esempio, i suoi ricordi rimangono un mistero, e i mostri che riempono il cielo si rifiutano di portarla via.
Mentre cerca di capire chi è, e come è finita in un simile posto privo di speranza, Lottie si unisce a un gruppo di altri emarginati, inclusa un'adorabile e coraggiosa ragazza di nome Charlie.
Nell'oscurità, e a dispetto della minaccia rappresentata dai mostri, l'amore comincia a crescere.
Ma mentre Lottie e Charlie pianificano la loro fuga da Abeo City, i segreti oscuri di Lottie cominciano a riemergere, insieme con la disturbante verità a proposito di Twixt: una verità che potrebbe costarle ogni cosa."
Le mie impressioni:
Dopo "The Dark Wife", l'emozionante retelling del mito classico di Ade e Persefone in salsa fantasy-romantica uscito nel 2011, Sarah Diemer torna a scrivere una sorta di avvincente romanzo di formazione in chiave fantastica, una storia che parla nello stesso tempo di angeli e di mostri, di amicizia e di redenzione, di amore e di rimpianto, di identità e di scelte impossibili.
"Twixt" è un romanzo autoconclusivo di genere distopico per giovani lettori, un libro dalle ambientazioni cupe e ben delineate, scritto con ardente passione da un'autrice dalla spiccata sensibilità e dalla notevole creatività artistica.
Per quanto mi riguarda, le sue pagine hanno senza dubbio centrato in pieno l'obiettivo di catturare la mia immaginazione, anche se forse alcuni aspetti del romanzo non sono riusciti a impressionarmi tanto quanto avrei creduto.
Ma procediamo con ordine.
La protagonista (e voce narrante della storia) è una giovanissima donna dal passato incerto, che si risveglia misteriosamente nel folto di una boscaglia senza avere il benché minimo indizio relativo al suo nome, alla sua provenienza o alla sua identità.
Una ragazza di nome Charlie la salva da uno stormo di colossali mostri alati, chiamati "Snatchers", e la porta con sé ad Abeo City, un posto regolato da strane leggi, diviso in rigide fazioni e perennemente funestato dalla minaccia rappresentata dalle brutali creature bestiali che infestano i cieli, esseri apparentemente privi di coscienza e di scopo che dimorano incontrastate su tutto ciò che resta della desolata e surreale landa chiamata "Twixt".
Preferisco evitare di spoilerare circa gli altri dettagli della trama, di per sé abbastanza articolata (per essere un autoconclusivo di media lunghezza, il libro presenta senz'altro una notevole dose di sorprese...) e infarcita di eco e suggestioni provenienti dalle fonti più disparate.
Mi limiterò pertanto a dire che la Diemer, secondo me, è riuscita a migliorare e a correggere alcuni dei difetti che le avevano impedito, in alcuni dei suoi libri passati, di focalizzare l'attenzione sulla gestione dell'intreccio, riuscendo nello stesso tempo a evocare delle suggestive atmosfere cariche di tensione, perennemente avvolte da un'aura di tragica fatalità e di darkeggiante malinconia, grazie all'ausilio di uno stile semplice e d'impatto, capace di appigliarsi direttamente al cuore del lettore.
Le Sixers, in particolare, letali creature ultraterrene dai volti celati e dalla singolare smania di capelli umani XD, secondo me sono delle cattive fantastiche, e ho senza dubbio apprezzato molto la cura meticolosa che l'autrice ha riversato nella creazione dell'ambientazione e degli scenari che fanno da cornice all'azione, di importanza davvero vitale per i successivi sviluppi della trama.
La protagonista (cui viene assegnato, del tutto arbitrariamente, il nome di Lottie da un certo punto in poi XD) d'altro canto ha faticato un po' per riuscire a entrare nelle mie grazie: dopo una prima parte confusa e leggermente altalenante, in cui Lottie continuava inevitabilmente a fare la figura dell'inguaribile ragazzina passiva dalle vistose tendenze rincitrullite ai miei occhi XD, la nostra eroina è tuttavia riuscita, a poco a poco, a conquistarsi la redenzione, fino a farmi ricredere completamente sul suo conto; per cui, a partire dalla seconda metà del romanzo in poi, mi sono ritrovata a parteggiare seriamente per lei e a immedesimarmi nei suoi tormenti e nelle sue battaglie.
Rimpiango, invece, il modo in cui stavolta la Diemer ha scelto di affrontare la componente "romance" della faccenda: vale a dire con la consueta dose di grazia e di zuccherosa, piacevole tenerezza, certo, questo sì... però anche con una fretta e una nota di discrepante forzatura che, nelle sue opere precedenti, non avevo mai riscontrato.
L'impressione generale è che Lottie e Charlie avrebbero avuto bisogno di più spazio, di più attenzione e di più tempo insieme, magari, secondo me, per rivelarsi come una coppia davvero solida e convincente; idem dicasi per Edgar e Violet, la cui mancanza di carisma e spessore psicologico personale si è dimostrata anzi, a lungo andare, in grado di trasformarli in una delle coppie più pietose e improbabili di cui abbia mai letto nell'arco della mia intera carriera di lettrice di fantasy! XD
Purtroppo, cattivi a parte, anche molti degli altri personaggi secondari mi sono sembrati forzati e decisamente poco sviluppati; persino Bird, che aveva tutte le carte in regola per aggiudicarsi il ruolo di personaggio più interessante e misterioso del romanzo, alla fine ha risentito molto dello scioglimento forzato degli eventi, e non è riuscita a imprimersi nella mia memoria nel modo in cui, forse, avrebbe potuto e dovuto...

Giudizio personale: 7.8/10

:)

6 commenti:

  1. Sembra molto interessante e misterioso, e mi intriga moltissimo anche il retelling di Ade e Persefone *-*

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    1. A me sono piaciuti entrambi moltissimo, anche se "The Dark Wife" sicuramente non si batte! ;D L'autrice aveva anche messo in cantiere un sequel del retelling, in uscita quest'anno... peccato solo che la data di debutto prevista è slittata a una ancora tutta da determinarsi! ç____ç

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  2. M'ispira molto e questa copertina è troppo intrigante!

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  3. Interessante *--* mi piacerebbe ci fosse anche in italiano perché non so se riuscirei ad affrontare una lettura articolata in questo modo in inglese :3

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    1. Come tantissimi altri romanzi YA, anche "Twixt" ha uno stile abbastanza semplice e immediato, perciò non presenta particolari difficoltà di traduzione, secondo me! ;D Però sono più che d'accordo con te: vederlo uscire nella nostra lingua sarebbe un sogno! *____*

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