mercoledì 15 dicembre 2021

Recensione: "Semelparous" - Vol. 1 (manga)

Qualcuno ha detto «Attack on Titans in versione yuri», per caso?

No?

Che strano... eppure, ero abbastanza sicura di aver sentito parlare del primo volume di “Semelparous”, il nuovissimo manga distopico targato Seven Seas Entertainment! XD

 


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La trama

In un futuro prossimo immediato, colossali creature mostruose cercano costantemente di riversarsi oltre il muro che separa il nostro mondo da una realtà parallela.

I Kaijuu sono bestioni enormi, dal temperamento ferocemente distruttivo. Per fermarli – e impedire l’Apocalisse – una squadra di guerrieri dotati di poteri speciali si addestra giorno e notte, con l’unico obiettivo di imparare a padroneggiare la magia e distruggere una volta per tutte la minaccia.

Yorino e Haruka hanno sempre desiderato entrare a far parte del team degli Aegis. La loro infanzia è stata scandita da una serie di allenamenti brutali e da un’ambizione lacerante, quella di guadagnarsi il primo posto nella classifica dei migliori studenti dell’Accademia.

Negli anni, le due ragazze hanno sempre saputo di poter contare su una cosa soltanto: la loro amicizia, un profondo legame di sorellanza/cameratesca rivalità che, nel tempo, è stato in grado di motivarle e spingerle sempre più in alto.

Ma, a un passo dalla meta, accade l’inenarrabile: un Kaijuu anomalo uccide Haruka, scaraventando Yorino in preda a una frenesia assassina.

Da quel momento in avanti, la nostra eroina vivrà soltanto per la vendetta.

Ma un giovane capitano degli Aegis, un’atletica diciottenne di nome Youko, decide di prendere Yorino sotto la sua ala, trasformandola nella sua partner.

Per Yorino comincia una vita completamente nuova; un lungo viaggio alla scoperta di se stessa, dei suoi poteri, della vera natura dei Kaijuu... e del legame speciale che, a poco a poco, sta cominciando a formarsi fra lei e Youko.


Mostri giganti, combattimenti e dimensioni parallele

Semelparous” è un manga all’insegna dell’intrattenimento più spensierato.

La trama e i personaggi non brillano certo per originalità (anzi!), ma devo ammettere che la lettura è volata via in un battibaleno, trasportandomi all’interno di una storia dal taglio cinematografico e altamente adrenalinico.

L’arco narrativo di Yorino ha già cominciato a imboccare una direzione molto specifica, che non posso fare a meno di apprezzare.

Ancora una volta, lo ribadisco: non si tratta di una svolta particolarmente rivoluzionaria, soprattutto considerando gli standard del genere... ma l’oscurità che comincia a insinuarsi nel cuore della protagonista promette una grande trasformazione e, ancora meglio, l’introduzione di parecchie sfumature interessanti nel corso dei capitoli a venire.

Tenete sempre in considerazione il fatto che la sottoscritta: a) stravede per i monster movies in stile “King Kong” e “Godzilla” da quando aveva sette anni; b) adora gli yuri da quando ne aveva compiuti forse sedici; c) è letteralmente ossessionata dal film “Pacific Rim” e dalla sua premessa “due piloti ai comandi contro il mondo intero!”.

Se i vostri gusti non si allineano in modo particolare con nessuno di questi tre punti, è improbabile che “Semelparous” possa fare al caso vostro.

Anche perché questo primo volume risente di una certa tendenza all’esposizione, un fattore che rallenta inutilmente il ritmo e costringe il lettore a sorbirsi una discreta dose di spiegoni.

 

Da grandi poteri, derivano grandi bocc... ehm, responsabilità!

Da un punto di vista personale, credo che le illustrazioni di “Semelparous” siano poco meno che spettacolari.

Nei manga, spesso, le scene di combattimento tendono a risultare caotiche e ridondanti; un turbine di movimenti senza capo né coda, che di solito riescono a lasciarmi in preda a un logorante senso di frustrazione.

In “Semelparous”, invece, ogni singola azione viene rappresentata in modo chiaro, piacevole e “pulito”, facilitando il lavoro di comprensione del lettore e permettendogli di seguire l’intreccio senza grossi problemi.

L’unico difetto… Bè, Ogino Jun calca profondamente la mano sulla componente ecchi.

In molte vignette, le due protagoniste, Yorino e Youko, sembrano due “bambolone” appena sbarcate dal set di un film porno. Seni prorompenti, mutandine in bella vista, prospettive maliziose, armature super-aderenti...

Dopo tre stagioni di “Queen’s Blade”, la verità è che tendo a non fare più caso a questo genere di dettagli XD... ma, se non siete abituati al genere, è possibile che la cosa abbia ancora il potere di disturbarvi (o, perlomeno, di distrarvi).

Per quanto riguarda la componente sentimentale, invece, ovviamente siamo ancora agli inizi. Ma la relazione fra Yorino e Youko sembra già avviata su un piano molto fisico.

Ogino Jun scrive/illustra la sua opera avendo evidentemente in mente il suo lettore-tipo di manga seinen: maschio, adolescente e perennemente a caccia di malizia. Il che vuol dire che, non appena intravede la possibilità di inserire da qualche parte una scenetta sotto la doccia, una palpatina, un furtivo sfregamento di poppe e via discorrendo, lo fa senza esitare, sicurissimo di farla franca.

Magari, se saremo fortunati, nel corso dei prossimi volumi si ricorderà di aggiungere anche qualche dialogo significativo, o un’interazione di natura un po’ meno “materiale”.

Anche perché l’alchimia fra Yorino e Youko funziona benissimo, e le premesse per un tentativo di caratterizzazione più approfondito sono tutt’altro che assenti!

 



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