sabato 8 marzo 2014

Recensione: "Doctor Sleep"





Titolo originale: Doctor Sleep
Autore: Stephen King
Serie: The Shining, Vol. 2
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla Sperling & Kupfer!
Trama: "Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell'Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell'ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l'indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l'evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l'esistenza e l'anima della ragazzina. Sulle superstrade d'America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining."
Ambientazione:
trattandosi di un romanzo di Stephen King, non credo che qualcuno di voi urlerà allo scandalo, quando annuncerò che gran parte della storia è ambientata nel New England, dico bene? XD Sorprendentemente, però, stavolta non stiamo parlando del familiare Maine, la patria del nostro prolifico autore, quanto di un grappolo di piccole città della provincia americana, situate per lo più nel New Hampshire. Un piccolo segmento della trama si sviluppa, inoltre, quasi "on the road", si potrebbe dire, attraverso le affollate superstrade degli States, le arterie della nazione, percorse ogni giorno da svariate migliaia di migliaia di persone e da... altre cose, anche, esseri antichi, inimmaginabili, spietati e decisamente molto, molto affamati...
Personaggi principali:
- Dan Torrance: scampato per miracolo alla tragedia dell'Overlock, il bambino prodigio protagonista di "Shining" è cresciuto ed è diventato... un adulto con dei gravissimi problemi di alcolismo, proprio come suo padre. Benché i suoi poteri psichici si siano notevolmente affievoliti nel corso degli anni, Dan è infatti stato perseguitato dalle terribili visioni del suo passato per tutta la vita, rinnovando di continuo il terribile trauma subito durante la prima infanzia. Tormentato, irrequieto e dolorosamente consapevole delle proprie debolezze, fatica molto a trovare il proprio posto nel mondo, e rischia seriamente di perdersi nel vortice senza fine della dipendenza e della depressione...
- Abra Stone: una tredicenne molto speciale, dotata di uno sconfinato potere psichico (la cosiddetta "luccicanza") e di uno spirito guerriero degno di Daenerys in persona! XD Bellicosa, brillante e combattiva, è diventata il bersaglio numero uno di un'implacabile (e scombinata, se volete sapere come la penso io! XD) setta di creature sovrannaturali che si fa chiamare "Vero Nodo"...
- Rose Cilindro: capo della setta del Vero Nodo, capace leader di un gruppo di vampiri psichici che percorrono le strade d'America da svariati secoli, conducendo un'esistenza nomade dedita per lo più all'assassinio e al massacro. Irascibile, orgogliosa ed estremamente pericolosa, Rose regge il suo gruppo con pugno di ferro e sviluppa ben presto un'insana ossessione predatoria nei confronti della piccola Abra, la vittima designata di un agghiacciante rituale di sangue.
- Papà Corvo: braccio destro di Rose e suo preziosissimo complice, occupa una posizione fondamentale all'interno della gerarchia della setta di mostri sanguinari capeggiata da quest'ultima. Compassato, elegante, affascinante, colto e cordiale, il Corvo è in grado di ispirare un moto di genuina simpatia in chiunque lo incontri, particolarità che di certo gli rende estremamente semplice il compito di macchiarsi le mani dei crimini più nefandi, salvo poi farla franca nel modo più spudorato...
Le mie opinioni:
Ho rimandato questa recensione il più a lungo possibile, ben sapendo che la mia sarebbe stata un'impresa "dolorosa" XD, giacché la mia venerazione nei confronti del maestro King non conosce confini, così come pure la mia profonda ammirazione nei confronti dei suoi massimi capolavori e della sua incredibile, geniale vena artistica.
Eppure, per quanta fatica mi costi questa ammissione, è giunto alla fine il momento di confessare l'amara verità: "Doctor Sleep", ragazzi, ha rappresentato per me una delusione bella e buona, inutile stare a girarci troppo intorno!
Tengo a precisare che la mia opinione ha ben poco a che vedere con "Shining" (libro che ho adorato), o con le aspettative esagerate che potevo o non potevo nutrire nei confronti di questo sequel.
Molto semplicemente, "Doctor Sleep" mi ha trasmesso poco, decisamente poco, a livello emozionale, le sue pagine che mi scorrevano davanti agli occhi come una sorta di narcotico, lasciandomi quasi completamente indifferente dal suo pizzosissimo inizio alla sua pallosissima fine XD, in un modo che mai e poi mai, lo confesso, mi sarei aspettata.
Ma procediamo pure con un poco di ordine.
La trama del romanzo, sulla carta così dannatamente geniale, temeraria e accattivante, si è rivelata, quasi fin da subito, come una sorta di inaspettato specchietto per le allodole: Danny Torrance è tornato, Danny Torrance, il bambino di "The Shining", è cresciuto ed è diventato - contro tutti i pronostici - proprio quel genere di tormentato e depresso alcolizzato che aveva giurato a se stesso non sarebbe mai diventato... trasfigurandosi nell'ennesimo alter ego letterario dell'autore, il più classico e tipico degli avvinazzati in stile Stephen King, un personaggio che, per esigenze di copione, in questo caso si chiama Dan, ma avrebbe potuto chiamarsi pure Eddie Dean, Jim Gardener o Paul Sheldon: onestamente, non credo avrebbe fatto molta differenza.
La cattiva principale della storia, Rose, mi è piaciuta un po' di più (anche se mi ha ricordato tantissimo Ardelia Lortz, la bibliotecaria infernale de "Il poliziotto della biblioteca"!), non fosse altro che per la sua personalità sfaccettata: il lato umano e il lato bestiale sembrano convivere nella potente megera a capo del Vero Nodo in una sorta di precario, imprevedibile e del tutto sbilanciato equilibrio, rendendo se non altro un filino più interessanti i capitoli del libro che prevedono la sua presenza in scena, secondo me.
Anche Abra mi è andata a genio, non posso negarlo, con il suo spirito indomito e la sua natura brillante (in tutti i sensi possibili e immaginabili! :P), il senso dell'umorismo e l'incrollabile fiducia in se stessa e nelle proprie capacità.
Il problema sul versante personaggi, semmai, consiste nei cosiddetti comprimari. Ne compaiono a iosa, tenete presente (almeno una dozzina abbondante), ma francamente, per quanto mi sforzi, e se eccettuo gli strampalati membri del Vero Nodo, non riesco a farmene saltare in testa uno che sia degno di nota.
John Dalton, Billy Freeman, Dave Stone, Casey Kingsley: mi si sono già confusi l'uno con l'altro nella memoria, per quanto simile ed estremamente misera mi è parsa la loro caratterizzazione... per non parlare poi di Lucy o di Concetta, meglio stendere un velo pietoso! XD
Il ritmo del romanzo, dal canto suo, secondo me non è solo altalenante: è di una lentezza pachidermica XD, esagerata, con più di 300 pagine abbondanti dedicate solo ai retroscena, vale a dire a cercare di spiegare come i vari personaggi coinvolti in qualche misura nella vicenda principale abbiano trascorso i trent'anni (u.u) precedenti all'inizio vero del romanzo... Stavo quasi per gettare la spugna, arrivata all'ennesimo paragrafo insulso dedicato a questa o quell'altra prevedibile ricaduta di Dan nell'alcolismo e nella disperazione più nera, dico sul serio! ç____ç

Lo stile del Re, ai miei occhi (e chiamatemi pure folle a questo punto, non mi offenderò di certo... purché lo facciate con garbo! ;D) non era più stato così fiacco, mogio e privo di autentico mordente dai tempi di "Colorado Kid" o giù di lì.
Vogliamo poi parlare del tema, o di un certo "colpo di scena" che pare più che altro un segreto di Pulcinella, considerando quanto King pare intenzionato a insistere, praticamente per l'intera lunghezza della storia, sull'importanza della genetica e del fattore ereditario, a discapito naturalmente del ruolo esercitato sulla formazione dell'individuo dall'educazione?
Mmm...
No, non credo che scenderò nei dettagli, per evitare degli spoiler che potrebbero in qualche misura mettere a repentaglio il gusto della sorpresa.
Dirò soltanto questo: ci sono contraddizioni talmente vistose e pacchiane nella tesi che l'autore sembra in vena di sostenere a un certo punto, da esser saltate vistosamente all'occhio persino a una profana delle leggi della genetica quale io mi sono sempre considerata.

Sono tantissime le cose che potrei aggiungere (una di esse, una "piccola" questione legata, parzialmente, al personaggio di Andi Serpente - e non solo - mi ha fatto letteralmente ribollire il sangue nelle vene, ma tant'è ... Potrei stare qui a discuterne per delle ore, e cosa ne ricaverei? Stephen King è un grande scrittore e lo amerò per sempre, ma ormai sono rassegnata al fatto che per lui esiste e potrà sempre esistere soltanto un solo tipo di ragazza gay, ed è la scaricatrice di porto violenta e brutale che è diventata così in seguito a degli abusi... e che, nelle sue storie, è destinata a commettere dei crimini immondi e/o a crepare senza lasciare il segno in alcun modo concepibile, fra lo sdegno e il disprezzo generale! -.-), ma si tratterebbe per lo più di aspre e amareggiate critiche, quando credo di aver già infierito a sufficienza, a questo punto!! :P

Vi elencherò, per contro, le (poche) cose che ho apprezzato di "Doctor Sleep":
- la piacevole combinazione fra un impianto da "classico" urban fantasy alla Steve King  e un'ambientazione "on the road" che è, a tutti gli effetti, sicuramente molto affascinante;
- un protagonista che, pur sapendo decisamente di "già visto, già letto, già sentito", riesce a mostrarsi profondamente umano nelle sue debolezze, virtù e innegabili imperfezioni;
- il legame, profondissimo, di amicizia che arriva a instaurarsi fra Abra e Dan, praticamente l'unico risvolto toccante in grado di risvegliare un vago sussulto d'emozione nel mio cuoricino inaridito da una premessa lunga millemila pagine, che a me sinceramente sono parse per lo più infarcite soltanto di pura e semplice aria fritta! XD

In estrema sintesi: non mi è piaciuto, l'ho finito a fatica, e ci sono rimasta male come una bambina cui sia stato negato un regalo di Natale atteso per anni! ;(
Se lo leggerete, spero comunque di tutto cuore che non vi vada di traverso come è successo a me, e che vi regali qualche piacevole ora di serena lettura! ;D

Giudizio personale: 3.2/10


15 commenti:

  1. Noooooo!! E' così pessimo??? Deluuusione :(

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    1. A me non è piaciuto, però tieni conto che il mio è un parere isolato: conosco almeno venti o trenta persone che la pensano mooolto diversamente! ;D

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  2. Che delusione...essendo seguito di Shining da questo libro mi aspettavo moltissimo (e pure di più), leggendo la tua recensione mi hai trasmesso noia e aspettative mancate, anche il ritmo del romanzo altalenante e lento (noooo non ne posso piu di romanzi lenti fino a farmi prender sonno in sto periodo) insomma sicuramente lo leggerò ma credo che per ora lo metterò da parte ^^'

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    1. Spero che a te possa comunque piacere, Leb! ^^ In fondo, il mio parere è un caso isolato, da quel che ho potuto constatare fino a qui: a tanti altri lettori e fan di "Shining" il libro è piaciuto, ad alcuni addirittura parecchio... ;D

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  3. Considerando che Shining mi ha deluso moltissimo ai tempi - anche se credo dovrei rilggerlo, perchè il mio disappunto era molto legato alle differenze col bellissimo film di Kubrick - credo che Doctor Sleep per me rimarra negli scaffali della libreria. Almeno fino alla seconda ristampa in economica :P
    Ammetto che il libro, ormai, mi attira più che altro per gli eventuali incastri con la Torre Nera, nonostante questa sia conclusa, e/o con la mitologia de L'Incendiaria (soprattutto per l'ereditarietà dei poteri).

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    1. Io invece il film di Kubrick lo detesto profondamente, da buon fan di King :P Anche lui, nella nota finale di questo Doctor Sleep, ha da ridire su quella trasposizione! :)

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    2. Sono una fan totale di King anch'io, ma non lo posso negare: secondo me, "Shining" di Kubrick è un film meraviglioso, infinitamente più valido e avvincente (per non dire, spaventoso!) dell'adattamento televisivo tanto osannato dallo stesso King, quello con Steven Weber nei panni di Jack Torrance! :P Probabilmente lui è rimasto contrariato dalle differenze col suo romanzo... Da una parte lo capisco, dall'altra non posso evitare di riconoscere il genio di Kubrick! *____*

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  4. Per una volta non concordo. Per nulla. Io ho dato quattro stelle e, da una scala da uno a dieci, per me è un sette e mezzo pienissimo. Una storia facile, ma raccontata in maneira spettacolare.

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    1. Per una volta, ecco che siamo in disaccordo, allora! ;D Purtroppo non mi è proprio piaciuto, e dire che ci speravo tanto ;(... Non dico nemmeno che sia un libro terribile, oggettivamente parlando: solo che non mi ha proprio colpito, se non in senso negativo... Spero di riuscire a rifarmi la bocca al più presto con "Joyland", almeno! ^____^

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  5. Shining mi manca ancora da leggere, mi devo sbrigare! Anche se ho già da adesso un certo timore a leggere questo seguito... Chissà se a me piacerà

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    1. Spero tanto di sì, Jacqueline! ;D Anche se penso che, in ogni caso, "Shining" finirà col piacerti almeno un po' di più: è un grande libro, per davvero! *____*

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  6. Prima o poi dovevi trovare un libro di King che non ti piacesse, è questione di statistica! Ti rifarai con le prossime letture.

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    1. Hai ragionissima, Gio: statisticamente parlando, di solito con i libri di King è come per le sorpresine kinder: almeno uno su cinque finisce per deludermi alla grande e non piacermi affatto hi hi hi! ;D Ma ne vale comunque la pena, per i quattro che restano: speriamo che "Joyland" si faccia apprezzare di più! ^^

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  7. deve essere stata 1 enorme delusione x te, che veneri king.

    Ma va??? New england?? mai sentito ;)

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    1. Eh, sì, purtroppo sì! ç____ç Probabilmente la "colpa" è anche mia: adoro king talmente tanto da aspettarmi sempre il massimo da lui... spesso senza tener presente che anche ai migliori capita di perdere qualche colpo, una volta ogni tanto! ;D

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