martedì 18 novembre 2014

Recensione: "Annabelle" (film)



Titolo originale: Annabelle
Regia: John R. Leonetti
Cast: Annabelle Wallis, Ward Horton, Tony Amendola, Alfre Woodard
Anno: 2014

"John Form ha trovato il regalo perfetto per sua moglie che è incinta, Mia, una bellissima e rara bambola vintage che indossa un abito da sposa bianco candido. Ma la felicità di Mia per il dono della bambola durerà molto poco. Durante una notte terrificante, la loro abitazione viene invasa da una setta satanica che attacca violentemente la coppia, lasciandosi dietro terrore e sangue e molto altro ancora...I membri della setta hanno creato un'entità talmente malvagia che nessuna delle atrocità commesse quella sera potranno eguagliare la crudeltà di cui è capace la dannata...Annabelle."


Quand'ero bambina, non erano tantissime le cose in grado di terrorizzarmi.
Gli insetti dalle gambe lunghe.
I ragni dal carapace particolarmente gonfio, scuri e irsuti come porcospini.
La vendicativa strega Malefica de "La bella addormentata nel bosco".
E, least but non last, le bambole di porcellana, con quei loro visetti cerei e gli occhietti vitrei, morti, in grado di accompagnarti giù attraverso i corridoi bui dei tuoi incubi peggiori.

Di tutte le bambole mai esistite, Annabelle è probabilmente la più brutta e la più grottesca che mente umana abbia mai concepito. Neppure il leggendario Chucky potrebbe competere, da un punto di vista puramente estetico, secondo me! XD
Non è che sia solo sgraziata, o un pochino ammaccata, capitemi bene: è proprio che mostra un volto e un ghigno compiaciuto assolutamente raccapriccianti... e, da questo punto di vista, il fatto che il giocattolo sia anche stregato in pratica rappresenta solo una specie di ovvio corollario.
Credetemi, un bimbo dell'asilo o alle prese con i primi anni delle elementari non se ne sorprenderebbe mai! XD

Il film di John R. Leonetti, si deve ammettere, non osa moltissimo, non si prende la libertà di allontanarsi più di tanto dagli schemi ordinari del genere e dal calco che l'inquietante "The Conjuring - L'Evocazione" (alias la pellicola da cui tutto è cominciato) ha lasciato pronto per tutti i suoi potenziali successori.
Ritengo sia questo il limite principale di "Annabelle", un film che, sotto certi altri aspetti, mi ha colpito e divertito molto più di quanto avessi preventivato.

Non c'è veramente nulla di nuovo sotto al sole, bisogna dirlo: i coniugi Form si trasferiscono nella loro nuova casa e fanno amicizia con i loro vicini, una coppia piuttosto simpatica e alla mano, che tuttavia nasconde uno scomodo segreto.
La protagonista Mia è in dolce attesa, e il futuro padre un bel giorno ritiene opportuno regalare alla mogliettina, come prova del suo eterno amore, codesta, romanticissima bambola:




Ora, non so voi, ma se qualcuno mai mi facesse un dono del genere, io scapperei a gambe levate dall'altra parte del globo senza neanche stare a pensarci... altro che testa di cavallo infilata sotto il piumino, Annabelle che saprebbe come fare a recapitare una minaccia! XD

Come probabilmente immaginerete, da quel momento in poi la povera Mia e la sua bambina cominceranno a passarne di tutti i colori, fra spettrali manifestazioni dall'Aldilà e inquietanti suggestioni sataniche, e le citazioni e i riferimenti ispirati alla visione del "Rosemary's Baby" di Polanski a piovere come acqua sul bagnato per l'intera durata del film.
La mano del regista Leonetti, tuttavia, si rivela sorprendentemente ferma, e in grado di regalarci degli autentici momenti di tensione.
Il ritmo della sceneggiatura è abbastanza calibrato da non risultare eccessivamente frettoloso, né prolisso in maniera snervante; certo, il finale risulta piuttosto prevedibile, e non spicca certo per la sua capacità di spaventare o lasciare a bocca aperta... ma, per quanto lievemente deludente, immagino che abbia anche una sua certa logica.
I personaggi, inoltre, sono tutt'altro che odiosi, e la protagonista non è la classica oca che cerca di rimorchiare il bello di turno e finisce per ritrovarsi invischiata in qualche assurdo gioco del massacro, bensì una giovane mamma, disposta a lottare con le unghie e con i denti per il benessere della figlioletta appena nata.

In quanto ad Annabelle, continuo a ritenerla un oggetto del Male da non sottovalutare, anche a prescindere dalla sua possessione da parte di sinistre entità sconosciute! XD
A chi le muove l'accusa di non rappresentare un villain abbastanza carismatico e angosciante, rispondo solo che, col cavolo che mi piacerebbe ritrovarmi alle prese con un oggettino del genere nel cuore della notte! XD
Se aprissi gli occhi all'improvviso e mi trovassi di fronte quello sguardo sornione e quel sorriso dipinto da Joker partorito dall'inferno, so già che di colpo avrei di nuovo cinque anni... e la mia mamma diventerebbe, ancora una volta, l'unico e ultimo baluardo di difesa contro le forze del Male giunte sin lì per ghermirmi e strapparmi dal mio lettino...

Giudizio personale: 6.8/10


8 commenti:

  1. Se qualcuno mi regalasse quella bambola le darei fuoco e poi chiamerei un esorcista.

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    1. Ahaha mi sa che sarebbe un'ottiiiiima linea di condotta, Kate! ;D

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  2. E' vero, non c'è niente di più terrificante di una bambola di porcellana D:
    Comunque, io il film non l'ho visto perché la maggior parte delle recensioni che ho letto non era positivissime..se mi capiterà però lo vedrò. Possibilmente con qualcuno e non da sola D:

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    1. In realtà, secondo me non è poi così malaccio, Giusy! :)
      Certo, "The Conjuring" era più interessante, e faceva anche più paura... ma la bambola Annabelle non ha comunque nulla da invidiare a tantissimi altri horror recenti in circolazione là fuori, e anzi, riesce a risultare molto più convincente e inquietante di tanti altri film sullo stesso argomento, credimi! ^___^

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  3. Creepy! è inquietante da morire quella bambola! non guarderò mai il film ho troppa paura!!!

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    1. Ti capisco, Licia... effettivamente, Annabelle sfoggia un look da infarto davvero niente male!!!! ç_____ç

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  4. Cosa spinge le persone a volere delle bambole di ceramica per suppellettile devo ancora capirlo! Ma dico, i cari vecchi vasi non sono più di moda? Scherzi a parte, a me questo film è piaciuto molto, nonostante facesse meno paura di quanto mi aspettassi, l' ho trovato piuttosto ben fatto e le analogia a Rosemary' s Baby, come hai già affermato tu, non hanno fatto altro che farmelo amare ancora di più. Non vedo l' ora di vedere The Conjuring 2!

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    1. Oppure i peluche, Sole... perché non collezionare quelli, al posto di quelle odiosissime e strampalate bamboline di porcellana?! :P
      Anch'io non vedo l'ora di vedere il secondo "The Conjuring"... il primo mi era piaciuto davvero tanto: bello, bello, bello! <3

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