mercoledì 10 giugno 2015

Recensione: "Mary - The Summoning"




Titolo: Mary - The Summoning
Autrice: Hillary Monahan
Serie: Bloody Mary, Vol. 1
Disponibile: in inglese!
Trama: "Esiste un modo giusto per invocarla, e uno sbagliato.
Jess ha fatto tutte le ricerche. Il successo richiede precisione: una stanza scura, uno specchio, una candela, sale, e quattro ragazze adolescenti.
Ciascuna di loro - Jess, Shauna, Kitty, e Anna - deve seguire le regole, intrecciare le mani delle altre ... e non lasciarle andare mai.
Una paura esaltante si attorciglia intorno alla stanza la prima volta che Jess invoca il suo nome: "Bloody Mary. Bloody Mary. BLOODY MARY."
Un'increspatura di terrore la segue quando una silhouette avvolta dalle ombre emerge attraverso la nebbia, uno spettro intrappolato dietro lo specchio.
Una volta non è abbastanza, però - almeno, non per Jess.
Mary viene chiamata ancora.
Ma quando il loro cerchio di evocazione viene interrotto, Bloody Mary scivola attraverso il vetro con il gusto della vendetta sulle labbra.
La loro amicizia verrà messa a dura prova, durante la lotta spietata per sfuggire all'ira di Mary.
Una scia di indizi conduce Shauna verso una disperata ricerca per scoprire l'eredità dello spettro. 
Quello che scoprirà cambierà tutto, ma sarà abbastanza per fermare Mary - e Jess - prima che sia troppo tardi?"
Le mie opinioni:
La leggenda urbana di Bloody Mary, probabilmente una delle più famose e popolari fra gli adolescenti americani, riuscirà a far squillare un trillo di riconoscimento nella mente di chiunque abbia anche solo un pizzico di familiarità con il genere horror.
Tuttavia, non mi era mai capitato di leggere nulla di specifico al riguardo; forse perché, in genere, parlando di archetipi di antiche megere assetate di sangue, è la figura della più inflazionata contessa ungherese Elizabeth Bathory a spopolare fra registi e autori.
Così, immagino sia stata proprio la prospettiva di potermi finalmente lanciare nella lettura di un romanzo incentrato sull'inquietante e misteriosa figura di questa "alternativa" e poco regale Maria la Sanguinaria, a spingermi verso il libro d'esordio di Hillary Monahan.
E l'occasione sembrava certamente propizia, dal momento che la leggenda di Bloody Mary si presta bene, secondo me per sua stessa natura, a una trasposizione in chiave young-adult.

Dovete sapere che fin dalle primissime pagine di "Mary - The Summoning", si ha l'impressione di ritrovarsi catapultati sulle scene di un classico teen-horror movie, uno slasher d'altri tempi: quattro liceali un (bel) po' tonte decidono infatti di provare a evocare lo spettro vendicativo di Mary attraverso un tradizionale rituale davanti allo specchio.
Sussurra il suo nome davanti a una superficie riflettente per tre volte e lei verrà da te, ammonisce la leggenda... e in realtà quello che sorprende secondo me non è tanto il fatto che le ragazze abbiano voluto provare il rituale una volta, o che l'invocazione  in sé abbia effettivamente avuto successo, anche se solo parzialmente, quanto piuttosto il fatto che Shauna, Jess, Anna e Kitty (queste grandiose imbecilli) si mettono in testa di riprovare il rituale dopo aver assistito alla materializzazione di un arto semi-decomposto dalle ovvie tendenze omicide dall'altra parte del vetro.

Le dinamiche all'interno di questo quartetto di personaggi sono, del resto, inizialmente abbastanza frustranti.
Jess è la tirannica capogruppo, la bionda reginetta di bellezza che ordina alle altre tre di saltare, aspettandosi di sentire l'ovvia risposta: "quanto in alto?".
E le amiche, chiaramente, in questo senso non la deludono mai.
Shauna, la protagonista e voce narrante, sulle prime mi suscitava una certa antipatia: incapace di opporsi alle continue angherie di Jess, poco incline al buon senso o a sfoggiare una capacità deduttiva anche solo elementare, mi faceva imbestialire con i suoi commenti acidi alla volta delle amiche Kitty e Anna.
In quanto a queste ultime, le uniche cose che ci è dato di sapere, in prima battuta, è che Kitty è la "frignona" cronica della gruppo, mentre Anna la più introversa e scontrosa
A ogni modo, la caratterizzazione dei personaggi non sarà il punto di forza del libro della Monahan, ma devo comunque ammettere che gran parte della durezza del mio giudizio nei confronti della protagonista si è andata stemperando nel corso della narrazione.
Anzi...
La verità è che mi sono perfino affezionata a Shauna nel momento in cui ho iniziato a vederla come una sorta di cucciolo ansioso e apprensivo che muove i primi passi alla scoperta del mondo, e ammorbidendomi ho potuto apprezzare la sua trasformazione, oltre che provare un bruscolino di empatia verso le sue tragedie.

Sarò onesta: la trama di questo romanzo non prevede grandissimi colpi di scena.
Lo sviluppo della storia suona tutt'altro che originale, ed è fin troppo lineare; più che paura, poi, la maggior parte delle sequenze intese come "spaventose" è riuscita solo a strapparmi qualche sonora risata.
Mary, la Mary spietata e ripugnante che perseguita, ferisce, insegue, dilania e uccide, è uno spauracchio del genere più ridicolo e pacchiano.
Più che alla Samara Morgan di "The Ring", mi ha fatto pensare a quella di "Scary Movie"... il che è un male dal punto di vista della tensione narrativa, si intende, ma può fungere anche da balsamo inatteso per quanto concerne il fattore del divertimento.

Di fatto - mea culpa - ho trovato questo piccolo, grande capolavoro del trash una lettura squisitamente impagabile, da quel punto di vista.
Forse le uniche parti autenticamente interessanti e originali del libro consistono nelle lettere scritte da Mary Worth alla sorella Constance Simpson; la natura demenziale di alcune situazioni, però, mi ha fatto rotolare della risate, e per di più lo stile fluido e incalzante dell'autrice rende quasi impossibile annoiarsi.
Gli concederò pertanto una sufficienza piena: ho assolutamente intenzione di leggere i vari sequel che ne scaturiranno fuori, e di comprarmi "The Summoning" anche in edizione cartacea... sui miei scaffali, di fianco ad altri esimi sommi esponenti del genere, prevedo già che farà la sua porchissima figura! :P

Giudizio personale: 6.2/10


5 commenti:

  1. Un teen-horror movie d'altri tempi *-* decisamente una lettura dal gusto vintage. E per questo genere un 6 è un voto decisamente dignitoso XD

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    1. Molto dignitoso, bisogna dirlo...
      Non è un libro epico, e non ha certo cambiato il mio modo di concepire il senso della vita: mentre leggevo mi sono divertita un mondo, però, questo è certo! ;D

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  2. Nonostante il 6 non sia un voto invitante, mi hai fatto venire una gran voglia di leggerlo! :P

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    1. E' una lettura priva di pretese, ma divertente, secondo me, Sian...
      Forse involontariamente divertente, certo, ma simpatica comunque, secondo me! :P

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  3. Ma grazieeeeeee!!! <3
    Che cosa carinissima... certo, appena posso, ci provo anche io di sicuro! *____*

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