venerdì 11 dicembre 2015

Recensione: "Dark Moon - La Farfalla di Pietra"




Titolo originale: Poison Study
Autrice: Maria V. Snyder
Serie: Le Cronache di Ixia, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Harlequin Mondadori!
Trama: "Condannata a morte per omicidio, Yelena ha un'unica possibilità: diventare l'assaggiatore ufficiale del Comandante Ambrose. Ma le torture subite sembrano averle rubato l'anima, facendo di lei un simulacro vuoto, una farfalla di pietra simile al ciondolo donatole dal suo salvatore. Emozioni e sentimenti sono banditi entro le severe mura dell'antico palazzo reale, dove nessuno, amico o nemico, è ciò che appare. Nemmeno Valek. Uomo affascinante e spietato assassino, maestro di veleni e raffinato scultore, sembra essere lui a possedere il cuore della fanciulla e l'antidoto al veleno mortale che le ha somministrato a tradimento."
Le mie opinioni:
Ho tirato giù questo libro dai miei scaffali (digitali) perché avevo bisogno di una lettura leggera in grado di tenermi compagnia durante le pause al lavoro.
Da questo punto di vista, "Dark Moon - La Farfalla di Pietra"  (il titolo originale è molto più cool, ma secondo me quello italiano si addice meglio alla follia imperante che permea questo gran pasticcione di storia...) si è rivelato il romanzo ideale da leggiucchiare avendo la mente per metà occupata da mille incombenze; abbastanza scorrevole e "sempliciotto" da aiutarmi a ingannare il tempo senza risucchiarmi all'interno di una trama particolarmente affascinante, insomma.

La mia unica preoccupazione era che l'intreccio potesse rivelarsi un mero pretesto per sfoggiare la classica storia d'amore fra l'eroina timida e insicura e il bellone palestrato di turno; componente che effettivamente la Snyder non si fa mancare in "Dark Moon" (grrrrr... azie, Maria!), ma il lato "romance" della faccenda alla resa dei conti non è neanche lontanamente preponderante o disturbante come temevo, anche se viene ripetutamente affrontato con la superficialità sbalorditiva di cui l'autrice sembra aver fatto il proprio marchio.

Da un punto di vista prettamente narrativo, per quanto mi riguarda, "Dark Moon" altro non è se non un retelling non dichiarato (né autorizzato) de "L'accademia dei maghi", il romanzo d'esordio di Trudi Canavan.
Ora...
Persino una decina d'anni fa, ancora agli albori della sua carriera, la Canavan scriveva cinque o sei volte meglio della Snyder; i suoi personaggi non erano uno stereotipo ambulante, tanto per dirne una, e l'ambientazione era qualcosa in più di un semplice contorno in cui inserire una serie di elementi che sembrano estratti a casaccio dal "Grande Cilindro delle Idee".
L'unica cosa che la Snyder ha aggiunto, di suo, sono le scene di sesso e stupro; calcolando che anche quelle sembrano descritte con la sensibilità e la maturità emotiva di una ragazzina delle scuole medie, capirete da voi quanto avrei preferito che "Dark Moon" si astenesse dal trattare certe tematiche delicate (abusi sessuali, violenza domestica, transessualità, sciovinismo imperante e via discorrendo).
 Il risvolto esaltante (esilarante?) del caos stilistico e concettuale che sta alla base di questo libro, ad ogni modo, è che puoi trovarci dentro di tutto: ad esempio, che so... soffri di un grave caso di cotta per Jamie Lannister, e hai sempre sognato di ritrovartelo a gironzolare a torso nudo per il salotto di casa tua, faccia truce e sguardo intenso?
Concesso.
Vuoi una società improntata sul comunismo e sulla meritocrazia, un dittatore "illuminato" che ti manda a morte pure se lo guardi storto solo un secondo, il feudalesimo, la monarchia, un pugnale maledetto e una casta di maghi che possono fare qualsiasi cosa (eccetto che controllare i pensieri del tuo bello, certo, perché lui è l'unico al mondo nato immune alla magia, e a te torna tanto comodo così, si capisce...)?
 Concesso.
Vuoi una strega capace di leggerti la mente, un mago cattivo che sogghigna sempre, un trans mezzelfo e un cuoco che ha inventato la Nutella, un sistema magico abbozzato sul momento, un'eroina acrobata che non sa fare un beneamato niente, ma a partire da pagina XX diventa imbattibile perché scopre che concentrandosi un po' riesce a usare la magia, salvo poi farsi  violentare negli angoli  dal primo soldato nerboruto che passa, scappare via piangendo, dimenticarsi tutto e ricominciare a fantasticare sui meravigliosi bicipiti del suo ombroso fidanzato come se nulla fosse?
Concesso.

Puoi avere tutto questo e molto, molto di più...
L'importante è non aspettarsi che questi elementi finiscano nel minestrone secondo un ordine o una struttura logica deliberata, si intende.
Le cose, nel romanzo della Snyder, tendono molto a succedere perché sì e c'è poco da discutere al riguardo, alla faccia di tutte le belle parole di tanti critici sul lavoro che andrebbe fatto alla base della costruzione dei personaggi, delle loro motivazioni, del back-ground eccetera, eccetera.

Quando cominci a leggere "Dark Moon", insomma, puoi davvero metterti il cuore in pace, nella piena consapevolezza che non riuscirai MAI a indovinare quali (deliranti) meraviglie ti aspetteranno nel capitolo successivo.
Del resto, se ritieni che la logica sia un ingrediente ampiamente sopravvalutato nell'ambito della narrativa moderna, e che una scuderia di personaggi credibili stoni parecchio all'interno di un romanzo fantasy, il mio consiglio è di provare a iniziare questa saga..
Hai visto mai, l'opera della Snyder potrebbe pure finire per conquistare qualche cuore! :P

 Giudizio personale: 4.5/10




6 commenti:

  1. Chi non ha mai sognato di ritrovarsi Jamie a gironzolare a torso nudo per il salotto di casa, con la faccia truce e lo sguardo intenso? XD
    Vabbè, tornando alla Snyder... è in wish list e in teoria la storia mi dovrebbe piacere, ma leggendo la tua recensione mi hai fatto venire i dubbi se valga o meno ç_ç Bah, aspetterà ancora un pò sullo scaffale...

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    1. Ahaha capisco il tuo punto di vista, Rosa! :D
      Comunque sia, prova anche "L'accademia dei maghi" della Canavan: secondo me, è un romanzo infinitamente più interessante, e pure scritto/tradotto meglio! ^____^

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  2. Oddio, sembra così tragicamente tamarro che ora lo voglio leggere XDDD

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    1. Hai beccato proprio la parola che ho cercato per tutto il tempo, mentre scrivevo la recensione, senza mai riuscire a trovarla...
      Tamarrissimo, ecco cos'è questo libro, ehehe! :P

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  3. Premetto che a me il libro era piaciuto :) però la tua recensione mi è piaciuta molto lo stesso! :)

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    1. Ahaha grazie mille, Sian! ;D
      A volte è bello confrontare le opinioni, anche quando sono molto diverse! ^___^

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