venerdì 8 novembre 2019

Recensione: "Ship of Smoke and Steel", di Django Wexler


libri fantasy 2019 - mostri - azione - magia

Wells of Sorcery, Vol. 1

Potete acquistarlo QUI in lingua inglese

"Nei quartieri bassi di Kahnzoka, la grande città portuale dell'Impero Benedetto, la diciottenne Isoka è un boss locale in grado di spalleggiare le pretese dei suoi signori criminali grazie agli enormi poteri che le vengono concessi da Melos, il Pozzo del Combattimento. Il denaro che raccoglie le serve per pagare le spese necessarie a tenere la sua sorellina al sicuro, e a permetterle di vivere lontano dalle strade sanguinose e violente in cui è stata costretta a crescere lei. Ma quando la magia proibita di Isoka viene scoperta dal governo, la ragazza finisce arrestata e costretta a presentarsi al cospetto del capo delle spie dell'Impero, un uomo losco e spregiudicato che decide di mandarla a eseguire una missione impossibile: rubare la Soliton, una leggendaria nave fantasma - un'imbarcazione misteriosa dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno.
Se Isoka dovesse fallire, non ci sarebbe più nessuna speranza per sua sorella..."



Con il suo libro più recente, "Ship of Smoke and Steel", l'autore americano Django Wexler ha deciso di concedersi un'incursione ufficiale nel magico regno degli “young adults”, ovviamente sempre a tema fantasy/fantastico.
Non ho letto nessuno dei romanzi per adulti scritti da Wexler, per cui non saprei dirvi se o fino a che punto questo nuovo lavoro assomigli a suoi libri precedenti. Ma devo confessare di aver trovato il primo capitolo della trilogia “Wells of Sorcery” un esperimento abbastanza coinvolgente e interessante, nonostante i suoi inevitabili limiti e difetti.

La misteriosa e inquietante ambientazione rappresenta senz'altro l'elemento che ho apprezzato di più. Gran parte della trama di "Ship of Smoke and Steel" si svolge a bordo di una titanica nave senziente e infestata di mostri innominabili (un po' in stile “I Mercanti di Borgomago”, per capirci, solo in versione infinitamente più creepy). I misteri che aleggiano nell'aria sono numerosi e intriganti, e contribuiscono senz'altro a rendere la lettura più piacevole e incalzante.

Un'altra cosa in cui Wexler eccelle sono le sequenze d'azione. Quest'uomo è un autentico Maestro del genere, per quanto mi riguarda; la creatività e l'originalità delle terrificanti "bestiacce" che infestano i vari livelli della nave non possono assolutamente essere messi in discussione, ed è come se ogni singola scena di combattimento descritta (e vi assicuro che ce ne sono parecchie…) riuscisse a comunicare ai lettori un senso di urgenza e pericolo deliziosamente palpabile.

Anche i personaggi risultano abbastanza interessanti e sfaccettati, sebbene la narrazione non riesca assolutamente a esimersi dal proporre una serie di cliché e luoghi comuni, soprattutto quando si arriva a tirare in ballo la componente "romance & sentimenti".
Tanto per cominciare, infatti, "Ship of Smoke and Steel" introduce uno dei "triangoli" più inutili della storia degli YA. La risoluzione finale per me è sempre stata abbastanza scontata, e credo che lo stesso valga per chiunque abbia letto libri di questo genere a tonnellate. Spero fra l'altro che la questione possa essere ormai considerata bella che conclusa, e che Isoka non finisca col fare troppe idiozie nel corso dei prossimi volumi. 

I dialoghi si sono dimostrati invece piacevoli, energici e frizzantini; in fondo, credo che la trilogia “Wells  of Sorcery” ambisca ad essere una lettura leggera e divertente sopra ogni cosa, e da questo punto di vista Wexler riesce a centrare il suo obiettivo al cento per cento.
La personalità e il carattere della protagonista riescono a cambiare e maturare molto nel corso del romanzo, e questo rappresenta decisamente un altro punto a favore del romanzo.

Diciamo che l’aggressiva Isoka comincia la sua avventura nei panni della classica “badass” ninfomane e piena di asperità psicologiche che la inducono a non curarsi di (quasi) nulla e nessuno al mondo, un po' come quel patentato pendaglio da forca chiamato Sal Cacofonia, un personaggio che abbiamo imparato a conoscere leggendo "Sette Lame in Nero" di Sam Sykes. A differenza di quella sgradevole e stridente creatura di caos e violenza, tuttavia, la cinica e disinibita anti-eroina creata da Wexler riesce a un certo punto a sganciarsi dal suo logorante loop autodistruttivo di sangue, morte e sesso casuale per trasformarsi in una persona altrettanto pericolosa, ma anche inconfondibilmente più umana, multidimensionale e interessante. Narrare le gesta di qualcuno che ha qualcosa per cui combattere al di fuori del proprio ego e della propria sete di guai si dimostra sempre la strada più semplice e produttiva da seguire per riuscire ad accattivarsi le simpatie del pubblico; o almeno, questo è il modo in cui la vedo io al momento.

Anche Meroe mi è piaciuta molto, anche se spero che nel corso dei prossimi libri le venga concesso lo spazio necessario a sviluppare un arco narrativo tutto suo. Anche perché sono rimasta abbastanza intrigata dal sistema magico abbozzato in "Ship of Smoke and Steel", e francamente non vedo l'ora di poterne scoprire qualcosina di più...


Giudizio personale: 
7.3/10



Potete leggere QUI la mia recensione di "City of Stone and Silence", secondo libro della trilogia "The Wells of Sorcey"! :)


2 commenti:

  1. Anche quando non è il mio genere, sai come incuriosirmi.

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    Risposte
    1. Ti ringrazio infinitamente, Mik! ^____^
      Sai che lo stesso vale per me, ogni volta che faccio un salto sul tuo blog! ;D

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