mercoledì 9 ottobre 2013

Un libro tira l'altro: Special King Edition - Richard Bachman + La Torre Nera




Special King Edition - Richard Bachman + La Torre Nera



Hello, my friends! ^^

Dopo la piccola pausa "compleanno" che mi sono concessa ieri (ventisette candeline da spegnere sulla mia torta al triplo cioccolato, nel caso in cui qualcuno di voi se lo stesse chiedendo! XD) eccoci qui a concludere la nostra lunghissima "special edition" dedicata al Sommo Maestro del Brivido... Più avanti, magari, se ci capiterà l'occasione, torneremo a parlare anche dei due saggi, peraltro interessantissimi, pubblicati dal nostro autore nel corso degli scorsi decenni, "Danse Macabre" e "On Writing". 
Per l'occasione, invece, commenteremo alcuni dei libri pubblicati da King sotto la pseudonimo di Richard Bachman, e poi spenderemo due parole su uno dei cicli fantastici più avvincenti e sbalorditivi di sempre: la serie della Torre Nera! ;D


La lunga marcia (1979)

"Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada. Un incubo on the road che solo King (Richard Bachman) poteva concepire..."


Prima di Suzanne Collins e dei suoi Hunger Games, ci sono stati Stephen King, alias Bachman, e la sua Lunga Marcia.
Questo è probabilmente uno dei libri più crudi, spietati e disincantati che il Maestro abbia mai scritto; una distopia cupa e macabra dai brillanti risvolti metaforici, intrisa di struggente malinconia e dolente, a tratti quasi cinica, consapevolezza.
L'ho apprezzato tantissimo, anche se ricordo che, avendolo letto praticamente ancora ai tempi delle medie, non ne conservo un ricordo nitidissimo: ci vorrebbe una bella rilettura per rinfrescarmi un po' le idee, in effetti XD... 
Però, c'è almeno un particolare della mia esperienza di lettura che rammento con perfetta chiarezza: la fine qualità dell' introspezione psicologica e la tensione incalzante, che ti martella pagina dopo pagina fino all'angosciante finale, mi hanno completamente stregato... tenete conto che ho pianto come un vitellino in alcuni punti XD, ragazzi, e certamente il libro mi ha lasciato qualcosa, la traccia di un'emozione genuina e sincera.
A tutti gli appassionati di romanzi distopici, quindi (ma anche a quelli che finora non lo sono stati poi così tanto, in effetti), consiglio "La lunga marcia" con tutto il cuore!! :)

Giudizio personale: 8.0/10


L'uomo in fuga (1982)


"Ben Richards decide di partecipare alle selezioni per "L'Uomo in fuga", un sadico e famosissimo show televisivo in cui il protagonista, braccato dai cacciatori della Rete e da chiunque lo riconosca, guadagna cento dollari per ogni ora di sopravvivenza e, se è fortunato ed è ancora vivo allo scadere dei trenta giorni concessigli, un miliardo di dollari. Ben, che vuole quei soldi per curare la figlia malata, supera le selezioni... Stephen King pubblicò questo romanzo, e altri quattro titoli, con lo pseudonimo di Richard Bachman."


Anche in "L'uomo in fuga", King torna a focalizzare la propria attenzione e la propria inquieta curiosità sul potere dei media, interrogandosi in toni angosciati e angoscianti sulle loro finalità e possibili effetti collaterali.
In perfetto stile George Orwell, sonda con spietata lucidità le potenzialità mediatiche, intese come forza in grado di controllare le menti, convogliare le energie e distogliere gli spettatori dai reali problemi sociali, magari gettando loro in pasto una serie di reality da incubo; di quelli, per intenderci, che alle orecchie ormai esperte di una certa Katniss Everdeen suonerebbero orridamente familiari XD, 
dal momento che "show" del genere infestano i suoi incubi ogni notte!
Al pari de "La lunga marcia", "L'uomo in fuga" è un libro brutale, di quelli che si avvicinano parecchio, in alcuni passaggi, a spezzarti maledettamente il cuore...
E' anche un ottimo thriller, e un imprevedibile romanzo d'azione; il ritmo incalzante e lo stile scorrevole lo rendono, inoltre, una lettura fruibile per ogni tipo di palato!

Giudizio personale: 7.8/10


L'occhio del male (1984)


"William Halleck è un noto avvocato, sposato e con una figlia. Tra alti e bassi la sua vita scorre tranquilla fino a quando una notte investe con la sua auto una vecchia zingara, uccidendola. Grazie alle sue conoscenze nell'ambiente giudiziario, e alle discriminzioni della comunità locale verso gli zingari, Billy viene assolto, ma uscito dal tribunale viene "toccato" da un vecchio zingaro che gli lancia una terribile fattura."


"L'occhio del male" è il romanzo firmato Richard Bachman che mi è piaciuto meno, per il momento.
Non che la storia sia proprio malaccio, beninteso; la trama ricorda un po' quella di certi film improbabili diretti da Wes Craven, certo XD, ma nel complesso si deve ammettere che l'intreccio è sicuramente curato e che, andando ad interpretare un certo numero di simboli e armandosi di un po' di pazienza, il significato recondito del romanzo non è nemmeno malvagio...
Eppure, i protagonisti non mi hanno affatto convinto (il protagonista, l'obeso e arrogante avvocato Ben, in primis) e neppure il finale è stato in grado di trasmettermi poi tutto questo granché, a livello emotivo...
Da leggere comunque, secondo me (tutti - o quasi -i libri del Re alla fine valgono la pena,...) ma forse sarebbe stato meglio accostarsi alle sue pagine senza grandi aspettative! :)


I vendicatori (1996)



"È un pomeriggio estivo a Wentworth, nell'Ohio, e in Popolar Street la vita scorre normale quando, all'improvviso, un'esplosione di malvagità e di inaudita violenza si abbatte sulla piccola comunità. I suoi abitanti perlomeno i sopravvissuti - si accorgono con orrore che il loro mondo si è fatto alieno, che tutto appare sovvertito. Solo una casa sembra indenne dalla furia che devasta ogni cosa; una casa particolare, dove una donna e suo nipote lottano, ormai allo stremo, contro una forza che si sta impossessando di loro."


"I vendicatori" e "Desperation", romanzo pubblicato dal nostro Stephen sotto il suo vero nome sempre nel 1996, rappresentano, in pratica, le due facce di una stessa medaglia: lo spunto iniziale, quello che innesca la storia, è il medesimo, e la gran parte dei personaggi che compaiono in scena pure; solo che, chiaramente, le loro personalità sono sfumate ne "I vendicatori" in maniera percettibilmente diversa...e, di conseguenza, cambiando la natura dei tasselli in gioco, è più che logico che si trasformi anche il mosaico generale che compone l'intreccio!
Mi sono piaciuti molto entrambi i libri, ad ogni modo, anche se con ogni probabilità "Desperation" è riuscito ad emozionarmi un filino di più.
Consiglio in ogni caso di leggere prima "Desperation", se possibile, e subito dopo "I vendicatori": in questo modo il divertimento, per i lettori, sarà più che assicurato! ;D

Giudizio personale: 8.0/10


Serie "La Torre Nera"



"Una saga fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro fra il bene e il male s'incarna in uno dei più evocativi paesaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita."


Quella della Torre Nera è, molto semplicemente, la mia serie fantastica preferita: se siete appassionati di fantasy, sarà quasi inutile per voi sentirne parlare ancora da me, perché ormai ne avrete già ascoltato le lodi da un centinaio di fonti diverse... eppure, niente da fare: non posso proprio farne a meno! :P
Roland Deshain, l'ultimo pistolero, è uno dei personaggi più sfaccettati, complessi e intriganti a cui sai King sia mai riuscito a dare vita; la sua odissea alla ricerca della leggendaria Torre Nera mi ha completamente conquistato, seppur dopo quell'apparente "passo falso" chiamato "L'ultimo cavaliere".
Da "La Chiamata dei tre" in poi, con la comparsa in scena di Eddie, il tossicomane e tormentato sbandato newyorkese, Susannah, la donna in carrozzella affetta dal disturbo di personalità più vistoso che possiate immaginare XD, e Jake, il ragazzino che "in realtà era morto" XD, l'avventura si trasforma in un crescendo di emozioni e di svolte inattese, in un turbinio di sfumature e di generi che si fondono l'uno nell'altro fino a spazzare via qualsiasi illusoria concezione avessimo potuto possedere, fino a quel momento, a proposito dei confini che dovrebbero esistere fra horror e fantasy, fantascienza e western, dramma e commedia.
Il tutto sullo sfondo di un'ambientazione decadente e in rovina, l'agonizzante e suggestivo universo del Medio-Mondo, affollato di porte che aprono su un milione di altre realtà possibili e su un vasto mare di opportunità... ma anche popolato dalle più inquietanti e malintenzionate creature.
Randall Frag, il Re Rosso, Mia, l'Uomo Tick-Tock... una straordinaria carrella di personaggi vi aspetta appena oltre la copertina di questi libri meravigliosi: cosa state aspettando? Varcate la soglia, e che il ka continui a guidare i vostri passi su sentieri ricchi di avventure ed emozioni! ;D

1. L'ultimo cavaliere
2. La chiamata dei tre
3. Terre desolate
4. La sfera del buio
4.5 La leggenda del vento
5. I lupi del Calla
6. La canzone di Susannah
7. La Torre Nera

Giudizio personale: 10/10


Letture da recuperare di Richard Bachman:

Ossessione (1977)


Uscita per l'inferno (1981)


Blaze (2007)



:)


11 commenti:

  1. oops non ricordavo compissi gli anni in qst periodo.... scusa: ti mando una torta virtuale ;)
    wow la torre nera è così bella come saga? Devo leggere ank quella, prima o poi ;)

    a proposito: sto guardando orange is the new black: un genere del tutto nuovo per me, ma mi sta piacendo parecchio... da etero convinta dico che era ora che qualcuno si decidesse a considerare l'omosessualità una cosa normale e non da censurare.... ;)

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    1. Grazie mille per la torta di compleanno virtuale, Appyle! :D Golosissima come sono, non potevo sperare in un regalo migliore hi hi hi! ;D Assolutamente sì, quella della Torre Nera è una serie meravigliosa, te la consiglio con tutto il cuore!!! *__*

      Uuuuh, sono felicissima di sentire che "Orange" stia piacendo anche a te: e già che sono qui, allora, te ne consiglio anche un altro, di telefilm, che sto seguendo in questi giorni: "Sleepy Hollow"... tutto un altro genere, chiaramente, e di certo non così brillante o irriverente :P, ma carino, comunque, proprio carino!! ^^

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    2. buona, vero? hai ancora i baffi di cioccolata, però ;-D

      ah bene avevo letto un articolo su sleepy hollow.... ma come sempre aspettavo pareri affidabili (ed ecco ke è arrivato ;)
      allora contaci: appena terminato orange in the new black mi pappo la 1a puntata ;)

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  2. Innanzitutto ti faccio i miei più cari auguri *frega un pezzo di torta*
    E poi...la Torre Nera...*w* maaaamma mia che libri! Se non avessi qualcosa come 300 libri tra cartacei e ebook ancora da leggere...rileggerei tutto quanto!

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    1. Ahaha concordo con te su ogni singola parola!! :D Anche a me piacerebbe un sacco riuscire a rileggere tutti i libri della Torre *___*... ma sono messa esattamente come te: fra cartacei ed ebook, avrò una pila alta almeno due o trecento libri ancora da "smaltire"!!! :P

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  3. Augurissimi!!!!!!! <3
    Anche se un po' in ritardo! D:

    La lunga marcia a me attira tantissimo! :3
    La torre nera sembra davvero bello! Da leggere al più presto! ;)

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    1. Grazie mille per gli auguri, Jacqueline!!! ^^
      Confermo assolutamente sulla "Torre Nera" e su "La lunga marcia": ciascuno a suo modo, sono delle pietre miliari immancabili del genere fantastico, secondo me! ;D

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  4. So di essere in ritardissimo ormai ma BUON COMPLEANNOOOOO!
    E ora veniamo a King. La lunga marcia è davvero uno dei libri più crudi che mi sia capitato di leggere tanto che a distanza di un ventennio abbondante dalla lettura ho ancora impresse in mente alcune scene (dovrei trovare il tempo di rileggermelo!). L'uomo in fuga era molto carino, ma il ricordo è meno vivido (forse mi sbaglio ma non è da questo romanzo che avevano preso spunto per il film L'implacabile con Swartzenegger...oddio ma come sì scrive?!).
    L'occhio del male non mi era piaciuto per niente, invece I vendicatori è forse il mio preferito di Bachman. Della serie La torre nera purtroppo mi sono fermata al quarto con la lettura pur avendo anche i successivi tre già in libreria... È che con gli anni la storia sì è persa e dovrei rileggere tutto, ma prima o poi devo proprio riuscirci perché è una serie davvero originale anche se completamente diversa dai soliti romanzi del re.
    Per quanto riguarda quelli che ti mancano Uscita per l'inferno l'avevo trovato noiosissimo quindi da parte mia ti consiglierei di lasciarlo per ultimo. Blaze non era niente male e Ossessione me lo ricordo poco perché è passato un secolo ma ne conservo un buon ricordo! Ho adorato questi post su King.... Peccato essere arrivati alla fine ^^

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    1. Ciao, Lo... per gli auguri, grazie milleeeeee!!! :D:D:D
      Sì sì, hai ragionissima, quel film si basava proprio su un'idea tratta da "L'uomo in fuga" (che ha un finale veramente scioccante, mamma mia... ancora adesso a ripensarci mi vengono i brividi!!) Non ho mai visto il film, però.. Arnold non è decisamente fra i miei attori preferiti al cinema, hi hi hi! ;D Ohi ohi, allora "Uscita per l'inferno" lo rimanderò per un po'... In questi giorni invece leggo, fra le altre cose, "Shining", per prepararmi all'uscita di "Doctor Sleep": per ora è molto diverso da come lo aspettavo, chissà più avanti... !! :P Credo comunque che quello di Jack Torrance sia uno dei personaggi più riusciti e odiosi che gli sia mai riuscito di delineare!! XD

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