mercoledì 14 ottobre 2015

Recensione: "Incantesimo"



Titolo originale: Hex Hall
Serie: Hex Hall, Vol. 1
Autrice:  Rachel Hawkins
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Newton Compton!
Trama:"Sophie Mercer è una ragazza di sedici anni molto particolare.
Da tre anni, infatti, ha scoperto di essere una strega: un potere che ha ereditato dal padre e dalla nonna, ma che non sa ancora gestire. Dopo che il suo primo incantesimo durante il ballo scolastico ha causato dei danni e portato grande scompiglio, la madre ha deciso di spedirla alla Hecate Hall, una scuola per ragazzi “speciali”, i Prodigium, dove eccentrici insegnanti faranno in modo che gli adolescenti imparino a usare i poteri con discrezione e soprattutto lontano dagli occhi dei normali, che potrebbero far loro del male. I suoi compagni sono dei tipi strani: mutaforma, streghe, fate, licantropi e vampiri. Per Sophie è difficile ambientarsi: le altre streghe come lei sono superficiali e viziate, se non crudeli e ambiziose, poi si prende una cotta per un giovane stregone irraggiungibile, mentre un fantasma la perseguita e la sua nuova compagna di stanza è la ragazza più odiata e temuta di tutta la scuola. Come se non bastasse, una misteriosa creatura sta attaccando gli studenti, lasciando due piccoli fori sul collo delle sue vittime, e la prima a essere sospettata è ovviamente la sua amica Jenna. Ma per Sophie le minacce non sono finite: scoprirà ben presto che un’organizzazione segreta e potentissima, L’Occhio di Dio, presente ovunque, vuole eliminare dalla faccia della terra tutti i Prodigium, mentre il Consiglio la sorveglia. Forse perché lei è la prima della lista? O forse perché ha dei poteri di cui non si rende conto?"
Le mie opinioni:
Per chi non lo sapesse, la trilogia di Hex Hall, firmata da Rachel Hawkins, ha spopolato fra i lettori adolescenti di questa parte del globo... guadagnandosi cioè il massimo grado di popolarità consentita a una qualsiasi saga fantastica per giovani lettori che non possa contare su una massiccia campagna pubblicitaria e su una mega-produzione hollywoodiana in arrivo.

Si tratta, per farla breve, proprio del genere di notorietà che piace a me, perciò potete ben immaginare come mi sia accostata alla lettura di "Incantesimo" in preda alla curiosità più accesa.
E...
Bé, che cosa posso dire?
Il romanzo di  Rachel Hawkins mi è piaciuto molto, anche se, a onor del vero, mi è proprio sembrato di trovarci dentro più difetti che pregi.
So che suona pazzesco; eppure penso di essermi divertita un sacco, durante la lettura, nonostante l'estrema semplicità dello stile e la tremenda mancanza di profondità imputabile all'ambientazione (che deve troppo a Harry Potter, mi spiace dirlo, e non è stata rielaborata con la dovizia di cura e aggiunta di tocchi personali che mi sarei aspettata).
Ho apprezzato, piuttosto, questo primo capitolo delle avventure di Sophie Mercer, strega riluttante alle prime armi, in virtù dell'affilata ironia e della piacevole freschezza della narrazione, e l'ho addirittura adorato per i suoi personaggi, così eccentrici,  frizzanti e "pop" quanto un video musicale trasmesso da mtv.
Un'aura di simpatia generale aleggia infatti, dal mio punto di vista, sui tetri corridoi di Hex Hall, la scuola per ragazzi "speciali" cui la Hawkins ha dato vita; Sophie e i suoi nuovi amici mi hanno strappato molti sorrisi, e penso sia inutile specificare che già stravedo per Jenna, l'introversa vampira adolescente dai capelli candidi e la passione smodata per il colore rosa shocking.

Certo, non me ne starò qui seduta a raccontarvi di come la Hawkins abbia rivoluzionato per sempre il genere dell' urban fantasy dando vita a chissà quali incredibili innovazioni; "Incantesimo" vanta un intreccio elementare, un paio di colpi di scena interessanti e un discreto senso del ritmo, ma non basta certo questo per farlo rientrare nel novero dei capolavori imprescindibili.
Tuttavia...
Qualche volta anche leggere solo per il gusto di leggere, di divertirsi, poter ridacchiare e scuotere il capo sollevando gli occhi al cielo, può fare bene al cuore e al morale, secondo me.
C'è un'innocenza di fondo in questo romanzo, un sentimento che genera un effetto molto simile a quello che potrebbe sortire una fetta di torta al cioccolato domenicale della nonna: porta indietro negli anni, un po' come una piccola macchina nel tempo.
Tornare a scuola insieme a Sophie, tuttavia, non rappresenta affatto l'inesprimibile tragedia che potrebbe sembrare a prima vista, perché lei sa essere un'amica leale, spiritosa e molto buffa,  più simile a noi di quanto si potrebbe immaginare..

Giudizio personale: 7.5/10


8 commenti:

  1. E dire che non avrei dato un soldo di fiducia a questo romanzo! XD Ma se è carino e divertente allora me lo segno :)

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    1. Io ne consiglierei la lettura a occhi chiusi, Aenor! :)
      E' carino, fresco a piacevole: non vedo l'ora di leggere il sequel, insomma! ^___^

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  2. Letto anche io e l'ho trovato abbastanza carino. Un mix tra Harry Potter e Shadowhunters che non si prende troppo sul serio e, nonostante i difetti cha dici, apprezzabile proprio perché senza troppe pretese. Devo ancora recuperare il secondo.

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    1. "Shadowhunters" mi manca da leggere, in compenso posso dirti che mi è parso di rinvenire in "Hex Hall" anche qualche traccia di "Percy Jackson"! ;D
      Speriamo che il terzo volume non tardi troppo ad arrivare! ^___^

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    2. Io Shadowhunters l'ho trovato abbastanza noioso, ma probabilmente perché non è affatto il mio genere. Percy Jackson l'ho trovato carino :)

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  3. Quindi è un libro che si fa leggere. Anche solo per i personaggi simpatici. Meno male! ^^

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    1. Secondo me sì, Tania.
      Si lascia leggere che è una gioia, e i personaggi sono davvero adorabili, secondo me! ^____^

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  4. Complimenti per la recensione, mi ci sono ritrovata tantissimo :)

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