martedì 28 settembre 2021

Recensione: "The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me" (manga)

La casa editrice americana Yen Press ci propone un nuovo manga yuri di stampo sci-fi, “The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me” di Hiroki Haruse, la cui trama si pone da qualche a parte a metà strada fra quelle di “Otherside Picnic”, “Bloom into You” e “Y: The Last Man”...

Un esperimento simpatico che, purtroppo, non ha saputo tener fede alle sue premesse e si è intestardito a voltare le spalle alla propria eccentricità, inseguendo un’improbabile vena di serietà pseudo-scientifica.

Ma proviamo a esporre i vari argomenti nel dettaglio...

 

Volume unico

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La trama

In “The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me”, Marika Uruuno, ragazza “ordinaria” che-più-normale-non-si-può (a suo umile avviso, almeno...) viene sbalzata in una realtà alternativa in cui il genere maschile ha finito con l’estinguersi a causa di un terribile virus.

In questa società parallela, le donne superstiti hanno trovato un modo alternativo per evitare il pericolo dell’estinzione e si sono organizzate secondo le nuove esigenze imposte dalla situazione.

Marika, in preda al panico, non desidera altro che di tornare a casa, al mondo che conosceva, e portare avanti il suo piano di vita in cinque fasi: vale a dire diplomarsi, trovare marito, fare carriera, mettere al mondo figli e morire esattamente così come è vissuta, nella più totale e beata anonimità garantita da un’esistenza all’insegna della normalità.

Almeno fino a quando non incontra Lily, avvenente studentessa dai modi un po’ alteri, che la coinvolge in una pericolosa indagine e la sprona a cercare di scoprire i reali motivi del suo arrivo in questo “strano” mondo di sole donne.

Le due ragazze, ciascuna motivata dai propri interessi, stringono un patto per allontanare l’attenzione generale da Marika: per tutto il tempo della sua permanenza, Lily fingerà di essere la sua fidanzata, in modo tale da tenerla al riparo dalla curiosità e dai sospetti delle compagne.

Nel frattempo, l’obiettivò sarà quello di continuare a investigare sui misteriosi segreti che si nascondono dietro all’affascinante teoria degli universi paralleli, in qualche modo coinvolta nell’incidente di Marika.

E se, da qualche parte, fosse in atto un complotto per alterare il corso della storia?

Fra esperimenti illegali, laboratori segreti e sinistri personaggi, Marika e Lily saranno costrette a rischiare il tutto per tutto, pur di riuscire a portare a galla la verità.

Una missione che suonerebbe forse un tantino più fattibile, se soltanto i nascenti sentimenti delle due ragazze non insistessero a intralciare la loro funzionalità operativa...

 

L’intrigo del Multiverso

The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me” si è rivelato un manga profondamente diverso dalle mie aspettative. La trama che vi ho proposto io qui sopra è un po’ più... articolata, diciamo, rispetto a quella ufficiale, e permette già al lettore di formarsi un’idea del tipo di lettura che lo aspetta.

La sinossi rilasciata dalla Yen Press, invece, lascia presagire soltanto l’aspetto buffo – da commedia romantica, o quantomeno degli equivoci – insito nella premessa, evidenziando il legame nascente fra le due protagoniste a scapito di qualsiasi riferimento alla componente sci-fi.

Nella realtà dei fatti, “The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me” cerca di proporsi come un titolo ibrido: gli elementi fantascientifici la fanno sicuramente la padrone, ma vengono somministrati con una leggerezza che, se da una parte mira a qualificare il titolo come “alla portata di tutti”, dall’altra tende sicuramente a frustrare/mortificare gli appassionati hardcore del genere.     

La love story, dal canto suo, si sviluppa lentamente e con un certo livello di carineria (e quello della "fake relationship" è un trope sempreverde); peccato che Hiroki Haruse conceda alle sue eroine pochissimo spazio per brillare, e che la loro caratterizzazione (e relazione) non riesca mai a emergere dai binari della più totale prevedibilità.

 

Un «insta-love»... basato su uno «slow burn»?!

Malgrado i tentativi dell’autrice di gettare un po’ di fumo negli occhi del lettore – e di aumentare il livello di suspense drammatica attraverso la crescente tensione sentimentale fra Marika e Lily – purtroppo il manga non è riuscito a coinvolgermi più di tanto.

La sottotrama pseudoscientifica mi ha tediato e inoltre, con tutto il mio amore per le storie yuri, non credo di aver shippato le due protagoniste neanche per mezzo minuto (anche se sapevo che sarebbero finite insieme; anzi, probabilmente proprio perché lo sapevo: era un dato di fatto inevitabile, quindi perché avrei dovuto prendermi il disturbo di fare il tifo?).

Il finale è forse la parte che ho apprezzato meno; soprattutto perché l’ho trovato frettoloso – oltre che fotocopiato – e perché mi è sembrato che scaturisse da un climax piuttosto improvvisato.

La verità è che, a giudicare dalla modalità “slow burn” dei primi capitoli, “The Whole Of Humanity Has Gone Yuri Except For Me” avrebbe avuto bisogno di almeno un altro centinaio di pagine, per riuscire a portare a compimento il suo arco narrativo in maniera soddisfacente... le dure leggi del mercato editoriale giapponese, purtroppo, devono aver deciso altrimenti.

Un peccato... soprattutto considerando il fatto che le illustrazioni del manga mi sono parse veramente notevoli, e che alcune riflessioni, anche se abbozzate (ad esempio, quelle relative all’inconsistenza stessa del concetto di normalità), vantano senz’altro una certa dose di spessore.

 

 



 

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