martedì 23 settembre 2014

Recensione: "The Giver - Il mondo di Jonas" (film)



Titolo originale: The Giver
Regia: Phillip Noyce
Cast: Brenton Thwaites, Jeff Bridges, Meryl Streep, Odeya Rush, Katie Holmes, Alexander Skarsgård, Taylor Swift
Anno: 2014

"Ambientato in una società futuristica in cui l'Umanità ha scelto di annullare tutte le differenze tra le persone al fine di evitare conflitti dilanianti, la vita scorre tranquilla e asettica. 
L'ordine regna sovrano e l’unico legame con un passato "contaminato" dalle passioni è la "Cerimonia dei 12" durante la quale un individuo viene scelto come Custode delle Memorie dell'Umanità. 
Quando il compito toccherà all'adolescente Jonas, la conoscenza di ciò che è stato lo porterà a voler scardinare per sempre l'ordine precostituito."


Che cos'è che ci rende umani, che ci rende reali?
A che cosa saresti disposto a rinunciare, pur di sfuggire al dolore, alla pena, all'angoscia?
Forse anche ai tuoi sogni, ai colori, alla speranza, al tuo stesso cuore?
"The Giver - Il mondo di Jonas" è un piccolo, grande film per ragazzi e per adulti, che si propone proprio di esplorare le possibili risposte a questi fondamentali e suggestivi quesiti.
Come ogni distopia che si rispetti, inizia spiazzando e sollecitando a meditare, costringendo lo spettatore a confrontarsi con la grigia e cruda realtà in bianco e nero di una società che si dichiara "perfetta", vale a dire il risultato di una complessa manipolazione artificiale (genetica, biologica, comportamentale, persino climatica...) che ha portato alla creazione di un'unica razza e alla soppressione di ogni differenza fra i singoli individui.
 
In questa pacifica e razionale comunità le emozioni non sono ammesse, giacché le passioni si trascinano sempre dietro, per logica conseguenza, una vasta gamma di sfumature... e, come sappiamo bene, alcune di queste sfumature si riveleranno sempre, per forza di cose, inequivocabilmente violente e distruttive.
E il mondo di Jonas non è disposto a lasciarsi minacciare da alcuna insidia di questo tipo.
L'Ordine e il Caos sono due concetti diametralmente opposti, le due facce della stessa medaglia, ma, per quanto a volte tendiamo a dimenticarcene, è sempre dal secondo che nascono la vita, l'amore, il coraggio e tutte le cose belle, mai dal primo.

Chiaramente, dal Caos nascono anche la crudeltà, la sofferenza, l'invidia, l'odio, l'ambizione.

Non puoi avere il bianco senza il nero.
Nessun tipo di calore e di conforto senza accettare l'esistenza dell'indifferenza, dei sette vizi capitali, dell'amarezza e della tristezza; rinunciarvi volontariamente implicherebbe non avere più nulla per cui vivere, a eccezione delle tue mere funzioni biologiche.
Perché, se ti rifiutassi di considerare i nove miliardi di possibili sfumature intermedie fra il Bene e il Male, la gioia e la sofferenza, l'amore e l'odio, lo yin e lo yang o comunque altro sia che vogliamo chiamarlo, il punto è che non avresti più nemmeno il diritto di considerarti una persona.

La pellicola di Phillip Noyce parte, insomma, da una premessa da incubo, degna di un film dell'orrore, della più sfrenata e oscena fantasia di un criminale nazista, per svilupparsi tuttavia sul canovaccio di una trama semplice, pacata e delicata, votata all'essenziale e incentrata sulle toccanti performance di tanti bravi attori: mi riferisco al giovane protagonista Brenton Thwaites, certo, ma anche e probabilmente soprattutto ai due grandi «mostri sacri» del cinema hollywoodiano, l'incredibile Meryl Street e il paterno Jeff Bridges, sinonimo sempre, l'uno e l'altra, di immenso talento e incommensurabile professionalità.

"The Giver", a parer mio, è un film che smuove e commuove, arrivando a sfiorare corde dell'animo molto profonde, secondo me, proprio in virtù di questa sua grazia e del "tocco" delicato che lo accompagna, volto a trasmettere un messaggio della massima importanza e della massima attualità con la più grande semplicità e la più evidente trasparenza possibili.
Personalmente, l'ho apprezzato molto; credo che sia uno dei pochissimi film che mi assicurerei di mostrare ai miei studenti almeno una volta all'anno, se fossi un' insegnante: qualche volta la fantasia ha il compito di svelarci cosa si nasconde dietro le insidiose trappole di certe deliranti (e disumane) teorie, e molto spesso ci riesce molto, molto più efficacemente di qualsiasi discorso o ampolloso sermone letto su un libro di testo...

Giudizio personale: 7.3/10


16 commenti:

  1. Piaciuto molto. Le scene che il Donatore mostra a Jonas, toccandolo, sono di una bellezza che non si spiega. Un invito ad apprezzare l'umanità nel suo insieme, prendendosi le brutte cose e pure le belle. Pacchetto completo, o niente. L'ho preferito al libro e sono felice ti sia piaciuto. ;)

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    1. Il pacchetto completo oppure niente... è dolorosamente vero: fa un male cane ammetterlo, ma è anche la cosa più fantastica dell'universo, a momenti alterni! ;D Anch'io sono felice di aver visto il film: difatti penso mi ispirasse molto più del libro, anche se vorrei leggere anche quello,un po' più avanti! :)

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  2. Avevo aspettative basse, e dopo una prima parte guardabile, è naufragato.
    Per me grande delusione.

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    1. Sai che credo di aver letto la tua recensione appena un paio di giorni fa, James, se non ricordo male? ^___^
      Anche se molto spesso ci ritroviamo a coltivare opinioni diametralmente opposte, a quanto ho avuto modo di notare XD, leggo sempre i tuoi post con grande interesse: è sempre molto bello confrontarsi con qualcuno che dimostra una passione così intenta e sfrenata verso il mondo del cinema!!!! :)

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  3. Anche a me è piaciuto molto! Avevo letto il libro e mi era piaciuto anche quello, e alla fine mi sono sembrati alla pari, perché nonostante le differenze, il messaggio che contengono e lo spirito sono gli stessi. Comunque l'ho trovato davvero un buon adattamento del libro :)

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    1. Non vedo l'ora di leggerlo anch'io, Giada! :D Sono lieta di sentire che il film si sia rivelato un adattamento fedele: sono proprio spirito e messaggio le componenti fondamentali di una buona trasposizione, secondo me, a dispetto di tutte le differenze estetiche e/o di forma che possono o non possono intercorrere fra libro e pellicola! ^___^

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  4. L'interesse per questo film mi sta venendo grazie alle recensioni: il trailer non mi ha detto nulla, il cast mi ha lasciata perplessa (Maryl Streep e Jeff Bridges da un lato, Katie Holmes dall'altro). Mi sa che alla fine lo guarderò, ma non al cinema :/

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    1. Ahaha se posso spezzare una lancia in favore di Katie Holmes, in questo particolare caso :D... c'è da dire che la nostra attrice dai capelli bruni nel film deve interpretare la parte di una donna svuotata di ogni emozione, che non deve far trasparire la benché minima sensazione e lasciar trapelare solo il vuoto assoluto cosmico e siderale: in altre parole, la quasi normale amministrazione, per un'interpretazione della Holmes, c'è poco da fare! :P

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  5. Questo film lo volevo vedere, ma credo che prima leggerò il libro! ^^

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    1. Uh, all'inizio volevo fare anch'io così, Aenor... solo che alla fine non ho resistito! ;D

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  6. Anch'io lo vedrò sicuramente. Forse però darò la precedenza al libro.

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    1. Ottima idea! ^^ In realtà, questo era anche il mio piano originario: solo che mi si è presentata l'occasione di vederlo, e non sono stata proprio capace di resistere, ero troppo curiosa! :D

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  7. Questo è uno dei tanti bellissimi film che ci sono questo mese al cinema. Ma io mi chiedo: perchè per un anno intero mettete film osceni e poi, di botto, mettete tremila film stupendi tutti insieme?
    Ehhhhhh
    Spero di vederlo al più presto!

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    1. Ahaha hai proprio ragione, Daniela! :D Un po' per tradizione, i film di maggior rilevanza solitamente vanno ad accumularsi in sala proprio in questo periodo... un vero e proprio attentato nei confronti dei nostri poveri portafogli, insomma! XD

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  8. Sai perché rido? Perché nel leggere pensavo appunto al farlo vedere a dei miei ipotetici alunni in classe. Poi leggo le tue conclusioni e capisco di non essere la sola matta che fa di questi ragionamenti.
    A parte ciò, non l'ho visto e non conto di vederlo a breve. Probabilmente rimedierò quando uscirà il blu-ray, con calma. Il libro però l'ho letto e merita davvero tanto.

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    1. Ahaha un tipico caso di lettura del pensiero a distanza, Gio!! :D
      Spero di riuscire a recuperare anch'io il libro, presto: il film ha accresciuto la mia curiosità nei confronti del romanzo in maniera praticamente esponenziale! ;D

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