giovedì 9 luglio 2015

Recensione: "Mistborn - Il campione delle ere"


"Le cose non possono rimanere le stesse... 
E questo è un bene, poiché quando nulla cambia nella tua vita, è come se fossi morto."



Titolo originale: The Hero of Ages
Autore: Brandon Sanderson
Serie: Mistborn, Vol. 3
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Fanucci!
Trama: "L'Ultimo Impero del lord Reggente è finalmente crollato, e dai suoi resti è nato il Nuovo Impero di Elend Venture... ma sotto i peggiori auspici. La terra è scossa da terremoti sempre più frequenti, la cenere cade incessante dal cielo e le nebbie oscurano l'orizzonte anche durante il giorno, decimando raccolti e persone. Il mondo sembra essere condannato e la responsabilità maggiore ricade sulle spalle di Vin: la giovane Mistbom, ingannata dall'essere imprigionato nel Pozzo dell'Ascensione, ha compiuto la mossa azzardata di liberarlo, e ora Rovina imperversa nel mondo, deciso a distruggerlo con i suoi Inquisitori e i suoi eserciti di koloss. L'unico modo per arrestare la catastrofe sembra celarsi nei messaggi lasciati dal lord Reggente in alcuni depositi segreti sparsi per l'Impero. È una corsa contro il tempo: Vin e i suoi amici riusciranno a mettere insieme i pezzi di un enigma millenario e a sventare così la fine del mondo ormai imminente? In questo episodio conclusivo della trilogia dei Mistbom la Natura dimostra tutta la sua potenza e la volontà di rivalsa sugli uomini: Elend Venture e Vin devono affrontare la lotta decisiva per salvare se stessi e il mondo in cui vivono."
Le mie opinioni:
La combinazione di emozioni che si rischia di provare al termine di una serie spettacolare e monumentale come "Mistborn", è davvero particolare.
Da un lato c'è l'entusiasmo, la soddisfazione nata dall'impressione di aver portato a termine una grande "impresa", e di conoscere finalmente il grandioso finale dell'epopea che ci ha accompagnato per diversi anni della nostra vita.
Dall'altro lato, invece... non può mancare una punta di malinconia, forse addirittura di tristezza, per aver dovuto infine dire addio ai personaggi e salutare definitivamente un'ambientazione così cara e così familiare.

Il voto leggermente "ridimensionato" che troverete in fondo a questa recensione, ad ogni modo, non ha nulla a che vedere con la mia vena di inconsolabile nostalgia.
"Il campione delle ere" è un romanzo fantasy ambizioso, degno atto finale di una serie che, con "L'Ultimo Impero" e "Il pozzo dell'Ascensione", aveva già raggiunto dei picchi qualitativi altissimi. Semplicemente, insieme agli innumerevoli pregi, in quest'opera di Brandon Sanderson sono tornati a galla anche tanto difetti, a parer mio, e non mi sembrava corretto tralasciarli.

Tanto per cominciare, a questo proposito, dobbiamo spendere due parole sulla lunghezza.
Chi mi conosce e mi segue, sa che non ho nulla contro i romanzi particolarmente corposi (anzi), ma in questo caso non posso neppure tralasciare il fatto che l'autore abbia concentrato essenzialmente il 75% degli eventi nelle ultime 300 pagine del libro, riempiendo le restanti 500 di dissertazioni, scene di ballo, disquisizioni politiche, riflessioni teologiche astruse, e generica aria fritta ripetuta fino allo sfinimento.
Se qualcuno mi avesse allungato dieci centesimi  ogni volta che uno dei personaggi si accigliava, guardava il cielo e ripeteva: "Ecco. La fine del mondo è giunta! Moriremo tutti"!, a quest'ora credo proprio che sarei stata in grado di pagarmi un soggiorno di tre giorni in in qualche assolato luogo di villeggiatura estiva.
L'arco narrativo dedicato a Spook e alle sue peripezie da miracolato nella città di Urteau, inoltre, è di una noia estenuante; il suo personaggio è quello che in questo libro (o anche in tutti gli altri onestamente...) mi ha deluso di più, insieme a un Elend che, per essere entrato in possesso di fenomenali poteri cosmici,ogni volta finisce per doversi attaccare alle sottane della moglie invocando aiuto in maniera imbarazzante.
Negli altri due libri della serie, Elend lasciava intravedere, secondo me, oltre ai suoi umanissimi difetti, una sconfinata integrità morale e una forza d'animo incrollabile; ne "Il campione delle ere", purtroppo, questi due aspetti della sua personalità vengono esasperati fino al punto di non ritorno, portando a un involontario e inaspettato rovesciamento di tutti quegli aspetti della sua personalità di monarca "studioso" e coscienzioso che me lo avevano reso tanto caro in precendeza.
Anche i ruoli marginali toccati a  Breeze e ad Alrianne, del resto, mi hanno lasciato con un po' di amaro in bocca, considerando che è stato concesso pochissimo spazio all'ironico Sedatore ex-membro della banda del Sopravvissuto, e ancora meno alla sua fidanzata, che pure ne "Il pozzo dell'ascensione" aveva lasciato trapelare delle potenzialità interessanti.

Diciamo le cose come stanno, a questo punto: i due personaggi "cardine" della narrazione, coloro che riescono a imprimersi nel cuore e a rendere veramente interessante e originale la piega degli eventi, sono come sempre le due opposte personalità della saga, Vin e Sazed.
Ne "Il campione delle ere", la giovane Mistborn e il  Custode terrisiano offrono il meglio di se', acquisendo uno spessore e una carisma che soltanto Kelsier, nel primo volume della saga, era stato in grado di eguagliare.
Ho tifato per loro, mi sono commossa, divertita, stupita ed emozionata.
 Vin e Sazed (guerriera indomabile, straordinaria, eppure così piena di zone oscure, di fragilità e incertezze la prima; mite anti-eroe dall'indole paterna, riflessiva e arguta il secondo...) sono due delle ragioni per cui dovreste assolutamente leggere questa trilogia nel caso in cui l'aveste persa, se volete sapere il mio parere.
Ma non sono le uniche ragioni, fidatevi.
Niente affatto.
La verità è che la profondità della scrittura di Sanderson, in alcune pagine e sequenze di questo romanzo, è talmente vasta e degna di ammirazione da lasciare allibiti. 
Razze, cosmogonia, paesaggi, sistema magico, storia, filosofia: ogni aspetto di questo romanzo è curato in maniera certosina, elaborato da una mente brillante e piena di passione, al cospetto della quale l'umile lettrice, quale sono io, non può fare altro che sgranare gli occhi e concedere il sacrosanto tributo.

Non concordo (non del tutto) con il modo di vedere le cose che Sanderson sembra presentarci in questo libro.
Io non credo, non riesco a credere - come sembra fare lui - che la natura dell'uomo sia fondamentalmente buona, e che esista una qualche entità distruttiva, quasi completamente esterna alla nostra natura, in grado di plagiarci e costringerci a compiere il male contro la nostra volontà.
Non condivido la sua fiducia, così spontanea e così incrollabile, nei confronti del genere umano.
Ma vi confesso che lo vorrei tanto, tantissimo.... e che, pur non essendo d'accordo con lui al cento per cento su alcuni punti, apprezzo il suo coraggio e ammiro la sua fede, e mi rifiuto categoricamente di fraintendere questo suo spirito ed etichettarlo come il frutto di un ingenuo buonismo.

Per quanto riguarda il finale vero e proprio, bé... posso solo dire che non me lo aspettavo.
Le ultime 300 pagine de "Il campione delle ere", quasi un romanzo a sé, come dicevo, sono un qualcosa di così spettacolare e catartico da togliere il fiato.
Mi hanno riempito di meraviglia, e stretto il cuore in un modo che non avrei mai immaginato. 

Vin mi mancherà più di tutti, ragazzi; ma anche Sazed, TenSoon, Marsh, Kelsier...  tutti loro si sono ritagliati un posto speciale all'interno del mio cuore, e lo hanno fatto meticolosamente, lentamente ma con perizia, quasi senza che fossi in grado di accorgermene. 
Li porterò con me per un bel pezzo, come sempre accade in questi casi... 
Concedete loro una possibilità anche voi, non appena ve ne capiterà l'occasione, mi raccomando: scommetto che vi conquisteranno, e lo faranno in quel loro modo così gentile, grazioso, delicato, che ormai ho imparato a identificare come il principale marchio di fabbrica di un autore così talentuoso, creativo ed eccezionale come Brandon Sanderson! 

Giudizio personale: 7.8/10

"Emozione, Rovina. 
Questa è la tua sconfitta."


:)


5 commenti:

  1. Non ho letto nemmeno gli altri volumi precedenti ma le tue parole sono qualcosa di spettacolare... si vede che entri dentro il libro e tutta l'atmosfera mentre leggi! Uhh già che ci sono ti vorrei chiedere se ti andrebbe di dare un occhio qui http://neversaybook.blogspot.it/2015/07/giveaway-50-books-for-summer.html e se ti va partecipare ^^ I premi sono davvero tantissimi!

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    1. Grazie mille, Francy! ^____^
      Ma certo, passo subito a dare un'occhiatina: sono proprio curiosa... <3

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  2. Non ho letto la recensione per paura di spoilerarmi qualcosa, visto che devo ancora iniziare Mistborn... In ogni caso, Sanderson ha davvero una grande fantasia, e lo dico io che fin'ora ho letto solo Steelheart e Elantris!

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    1. Hai fatto bene a non leggere la recensione, Aenor: non me lo sarei mai perdonato, se ti avessi spoilerato qualcosa di relativo ai primi due libri...
      Leggili, mi raccomando: sono stupendi, in particolare "Il pozzo dell'ascensione", secondo me! *____*

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  3. Questo ultimo volume della serie mi manca, ma spero di riuscire a leggerlo al più presto! Anzi, devo leggerlo al più presto!!!!!

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