lunedì 28 dicembre 2020

Recensione: "Channel Zero" - Stagioni 1- 4

 


Potete guardarla su Starzplay


Channel Zero” è una serie antologica horror americana, disponibile in Italia sul “canale”/servizio streaming StarzPlay.

Il telefilm, già concluso, si compone di quattro stagioni. Ogni trama prende spunto da una diversa creepypasta; per fortuna, il creatore Nick Antosca riesce a rielaborare il materiale di partenza in chiave personale e stratificata, confezionando una serie che riesce a combinare in maniera egregia diversi sottogeneri. Senza rinunciare, peraltro, a quel pizzico di freschezza e folclore supplementare garantito dalla fonte…

Ma proviamo a esaminare ciascuna stagione nel dettaglio:

Candle Cove: la prima stagione di “Channel Zero” segue le indagini di uno psicologo infantile che, al ritorno nella sua vecchia città d’origine, (ri-)scopre l’esistenza di un programma televisiva “fantasma”, un inquietante show animato da scheletri e pirati che soltanto i bambini riescono a vedere. L’influsso nefasto di questa trasmissione speciale spinge alcuni studenti delle medie a comportarsi in modo sempre più aggressivo; genitori e polizia sono in preda all’ansia, anche a causa delle insistenti voci che annunciano l’apparizione di un mostro nei boschi che circondano il borgo. Riuscirà il nostro eroe a sbrogliare la matassa, prima che sia la sua stessa figlioletta a pagarne lo scotto? Secondo me, la cosa assurda di “Candle Cove” è che, nonostante la premessa un po’ sciocchina, riesce a regalare ai suoi spettatori dei momenti di tensione assolutamente impagabili! Forse, perché riesce a giocare molto bene con le sue atmosfere, a metà strada fra mistery e horror, e a declinare in maniera eccellente il sempreverde trend degli “evil children”, da sempre uno dei principali capisaldi della storia dell’horror. Senza nulla togliere al Bambino Fatto di Denti, ovviamente, una creatura fantastico di cui lo stesso Guillermo del Toro potrebbe essere orgoglioso, o alla partecipazione speciale della grande Fiona Shaw! (Giudizio personale: 7.0/10)

No-End House: la mia stagione preferita di “Channel Zero”! Due amiche si riuniscono per le vacanze estive. Dopo aver incontrato un paio di ragazzi al bar, si lasciano convincere a visitare una casa speciale che, secondo le leggende locali, appare e scompare per le vie del mondo a proprio piacimento. Una delle due, ha subito di recente un terribile lutto; l’altra, è scappata per sottrarsi alle conseguenze. La casa le costringerà a fare i conti con i rispettivi demoni, nel modo più macabro e brutale che possiate immaginare… Bè, cosa posso dire? Tanto per cominciare, “No-End-House” è una serie che fa paura, ma per davvero; nel senso che, scossoni e sussulti a parte, riesce effettivamente a trasmetterti un senso di angoscia e batticuore che ti accompagna per buona parte della visione. Qualcuno ha parlato di “body horror”; a me, però, piace considerarlo soprattutto come un thriller mefistofelico, una rielaborazione in chiave simbolica (e super-grottesca) dei concetti di crescita, famiglia e perdita. Se amate il genere, una stagione da non lasciarsi scappare! (Giudizio personale: 8.0/10)

Butcher's Block: nella terza stagione di “Channel Zero”, Nick Antosca prova a improvvisarsi un po’ Ryan Murphy e a fare il verso ad alcune delle più disturbanti stagioni di “American Horror Story”. Due sorelle problematiche si trasferiscono in un quartiere degradato in cui le persone continuano a svanire senza lasciare traccia. La maggiore soffre di schizofrenia; malgrado i farmici, viene spesso considerata instabile e inaffidabile. La minore (interpretata dalla Olivia Luccardi del film cult “It Follows”) cerca di assicurare a se stessa e alla sorella un futuro, accettando un impiego presso i servizi sociali. Peccato che la famiglia del compianto (ma non troppo) macellaio di quartiere (Rutger Hauer) si riveli essere una sorta di versione locale della famiglia Leatherface, e che lo spirito del venerabile patriarca abbia messo gli occhi sulle nuove arrivate… “Batcher’s Block” ruota soprattutto attorno al tema della pazzia, dei demoni personali, del conflitto ineluttabile fra ereditarietà e bisogno di auto-affermazione. Non l’ho apprezzata tanto quanto “No-End House”, perché alcune delle sue scene più visionarie e concettualmente forti (nonché ripugnanti) mi sono sembrate un tantino esagerate. Quasi come se scioccare lo spettatore, a un certo punto, fosse diventato l’obiettivo primario, a scapito della coerenza narrativa.  Ma credo anche che il finale esplori in maniera eccellente il rapporto che potrebbe esistere fra trauma, terrore e senso di alienazione, e che alcuni, pittoreschi elementi del suo immaginario continueranno a perseguitarmi per molte notti a venire… (Giudizio personale: 7.5/10)

The Dream Door: una coppia di coniugi si trasferisce nella vecchia casa di infanzia di lui, pronta a cominciare una nuova vita insieme. Durante i lavori per il trasloco, però, il marito si imbatte in una misteriosa porta sprangata, seppellita giusto in fondo al seminterrato…  Chi l’avrà piazzata lì? Quando? Ma soprattutto: cosa li aspetterà mai, in agguato dall’altra parte? “The Dream Door”, a parer mio, è una stagione molto diversa da quelle che l’hanno preceduta. Tanto per cominciare, ha un piglio molto più soft, dal momento che, da un certo punto in avanti, comincia a imboccare la strada che porta al dramma sovrannaturale e al thriller a sfondo supereroistico. E poi, sotto certi aspetti, sembra rifarsi molto più al mondo del cinema indie (con le sue inquadrature particolari, i suggestivi dialoghi che-dicono-e-non-dicono e le sue scene di sesso vagamente borghesi), che non a quello dell’horror vero e proprio. Badate bene, però: per assurdo che possa sembrare, la trama si concentra sull’esplorazione di una dinamica matrimoniale attraverso l’inserimento di un pagliaccio assassino e di un villain megalomane che pare saltato direttamente fuori dalle pagine di un fumetto. Se vi aspettate una storia noiosa, o banale, sospetto che potreste restare delusi! ;D(Giudizio persononale: 7.0/10)


Vi ricordo che il canale tematico Starzplay, come tutti gli altri Prime Video Channels, permette di usufruire di un periodo di prova gratuita. Per iscrivervi o curiosare un po' in giro, potete dare un'occhiata a QUESTA pagina! ^____^


 

3 commenti:

  1. Ho visto soltanto la prima. Da quello che scrivi, una delle meno convincenti. La tentazione di recuperare, soprattutto la seconda, c'è!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io proverei a dargli un'occhiata, Mik! Il bello di questa serie, secondo me, è che ogni stagione ha un suono tono e un suo stile particolari... Poi, magari, mi saprai dire! ^____^

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...