giovedì 28 giugno 2012

Recensione: La bambina che fece il giro di Fairyland per salvare la fantasia




"La bambina che fece il giro di Fairyland per salvare la fantasia" è un libro che, secondo me, può essere considerato stupefacente sotto molti punti di vista!
Innanzitutto, c'è l'intreccio: niente di originale, direte voi, in fondo si tratta "solo" della solita ragazzina chiamata a compiere una missione impossibile in un magico mondo fatato, cosa c'è di tanto speciale in questo? (qualcuno, fra i più smaliziati, a questo punto forse potrebbe persino inarcare un sopracciglio con aria divertita e chiedermi "ma non hai scritto tu stessa, da pseudo-scrittrice quale sei, un libro che trattava pressapoco dello stesso argomento?" XD E io, da brava narratrice a mia volta, non potrei che rispondere: "la parola chiave l'avete beccata: pressapoco, ragazzi miei, pressapoco! XD)
Eppure, l'elemento che, a livello di trama pura e semplice, distingue "La bambina che fece il giro di Fairyland" da ogni altro libro apparentemente simile, è che Settembre, la Marchesa, il Vento Verde e tutti gli altri, sono perfettamente consapevoli, loro per primi, di essere in qualche modo parte di una fiaba moderna, opportunamente rivisitata e arricchita di molteplici sfumature tematiche davvero interessanti!
La protagonista, la piccola Settembre, in modo particolare, è a conoscenza di tutte le convenzioni del "genere" in cui la sua storia si iscrive: e, proprio per questo, cercando ora di ricalcare il modello delle eroine senza macchia e senza paura proposto in quei romanzi fantastici, ora di discostarsene, arriverà a formulare soluzioni e reazioni di volta in volta sempre più sorprendenti, brillanti e (malgrado tutta l'innegabile l'assurdità del luogo in cui si trova ad agire, dal momento che la politica del non-sense, quella tanta cara a Lewis Carroll, è decisamente di casa a Fairyland, come è giusto che sia!) assolutamente coerenti!
In secondo luogo, ci sono i personaggi. Alcuni di loro sono meravigliosi; tutti, dal primo all'ultimo, sono tratteggiati in modo magistralmente fantasioso, dando libero sfogo ad una capacità immaginativa davvero notevole! Al, la Viverna per metà Biblioteca; Calpurnia e Monetina, le intrepide viaggiatrici "a dorso di velocipede"; Liscivia, il dolce golem di sapone; i Nasnas, il "popolo a metà"... ogni capitolo di "La bambina che fece il giro di Fairyland" è stato per me colmo di meraviglie e delizie di scoprire, una vera e propria passeggiata in un luogo incantato!
Vi dirò, il personaggio meno riuscito di tutti (quello al quale è legato anche l'unico passo veramente sgradevole del libro, secondo me, una scena di "combattimento" dai risvolti allegoricamente molto chiari, che mi sarei francamente volentieri risparmiata! XD) è Sabato; mentre fra i miei prediletti c'è sicuramente Iago, la pantera nera della Marchesa: una figura che in sé racchiude molte apparenti contraddizioni, ma il cui doloroso "segreto" verrà svelato nel finale del libro, insieme a molti altri...
E che finale, ragazzi! Devo ammettere che l'autrice è riuscita a sorprendermi in pieno; e, proprio come Settembre e molti di voi lettori, tenete conto che ormai anch'io ne ho lette parecchie, di queste storie, romanzi fantasy e fantastici praticamente a centinaia: perciò non è che si è riesca a sorprendermi ancora molto facilmente! (purtroppo per me, sigh! XD)
Menzione speciale, infine, a due personaggi molto "incorporei", ma non per questo meno riusciti o ben caratterizzati: il primo è lo stesso Paese delle Creature Fatate, di cui ci viene fornito un ritratto nello stesso tempo "dolce e crudele", nel pieno rispetto della tradizione (i Faery, in fondo, lo sappiamo tutti come sono fatti, no? Dietro i lustrini e i colori, non c'è forse sempre qualcosa di freddo, di spietato?); il secondo è il narratore.
Un narratore che è decisamente molto consapevole del suo ruolo, e che ci guida abilmente attraverso tutte le pieghe e i retroscena della storia.
A lui si deve anche l'appassionata partizione degli esseri umani in 3 categorie: i Senza Cuore, i Mezzi Senza Cuore e i Senza Cuore Mancati.
I bambini, specifica il narratore, sono quasi sempre Senza Cuore: ed è da capirsi, perché sono ancora così giovani, il loro cuoricino deve ancora formarsi... ma Settembre riesce a "salire di livello" prima del tempo: responsabile della sua ascesa a "Mezza Senza Cuore" è, ovviamente, la lettura: giacché pochissime cose aiutano a far crescere il cuore di un bambino e a riempirlo di cose belle, allo stesso modo in cui riesce a farlo un bel libro letto nella confortevole intimità della propria stanzetta! :)

Giudizio personale: 8.5/10

PS: Se anche voi avete letto "La bambina che fece il giro di Fairyland per salvare la Fantasia", e lo avete trovato gradevole, è possibile che possano interessarvi anche:





2 commenti:

  1. L'ho preso tantissimo tempo fa ed è lì che aspetta in libreria, purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di leggerlo, ma spero di riuscire a farlo al più presto =)

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    1. Ooops, scusa, mi era sfuggito il tuo commento!! :( Coooooomunque... assolutamente sì, è un libro che ti consiglio dal profondo del cuore! ^^ Qui da noi è passato quasi inosservato, ma dal canto mio l'ho trovato veramente meritevole e stupendo, l'opera di una scrittrice promettente e talentuosa! ^^

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