Titolo originale: Mystery Walk
Autore: Robert McCammon
Serie: //
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Gargoyle!
Trama: "Billy, un giovane mezzosangue, ha ereditato
dalla madre indiana un dono molto particolare: la capacità di assistere
gli spiriti delle persone defunte che vagano senza pace, guidandole al
riposo eterno nell'aldilà cui appartengono. Wayne, invece, è figlio di
un predicatore e ha il potere di guarire le persone col semplice tocco
delle mani. Ogni volta che le strade dei due ragazzi si incrociano, si
crea fra di loro un inspiegabile scambio di energia, che li terrorizza e
che finirà col suscitare una profonda, reciproca avversione. Ma, anche
se ognuno segue la sua strada per la Via Oscura, Billy e Wayne sono
tormentati dal medesimo sogno: un'aquila di fumo che lotta con un
serpente di fuoco. E c'è un'antica, inarrestabile entità maligna, il
Mutaforma delle leggende indiane, che non li perde di vista e che li
vuole entrambi morti."
“La via oscura” è
un romanzone horror scritto
dall’autore americano Robert McCammon.
E’ disponibile in Italia, insieme a tante altre opere dello stesso scrittore,
grazie alla casa editrice Gargoyle,
che nel 2008 ne ha realizzato una nuova edizione; in realtà il romanzo risale
agli anni ’80, e credo che la cosa si noti abbastanza durante la lettura.
Molti considerano il lavoro di McCammon una sorta di via di
mezzo fra le tematiche e lo stile di Stephen
King, e le atmosfere e i personaggi cari ai romanzi di Dean Koontz; se dovessi giudicare basandomi solo su “La via oscura”, vi direi che concordo al
novanta per cento con questa descrizione… tranne che per il fatto che McCammon
non è da considerarsi neanche la metà dello scrittore che è King, ma supera in
compenso Koontz in termini di abilità e ingegno di almeno una dozzina di volte.
La storia narrata in questo libro è piuttosto classica, a
dire la verità: una sorta di romanzo di formazione che segue l’infanzia e
l’adolescenza di Billy, un ragazzo
di origini indiane (i genitori di
sua madre erano nativi americani) dotato di sorprendenti poteri paranormali, e
del baby-predicatore Wayne, allevato
da un fanatico religioso assetato di denaro e addestrato a usare il suo raro
dono di guarigione per ingannare e truffare le persone.
Entrambi verranno chiamati a confrontarsi più volte con il
Male, nell’incarnazione rappresentata dal Mutaforma,
una creatura delle antiche leggende indiane, e a crescere nel migliore dei modi
possibili, all’interno di un contesto sociale che è tutto, fuorché il migliore
di quelli possibili. E’ soprattutto Billy a soffrire del pregiudizio
strisciante e della violenza a stento repressa che soffoca la sua cittadina
natale in una morsa agghiacciante; la madre Ramona viene costantemente presa di mira dagli stolti locali e
considerata una strega, una seguace del demonio, a causa della sua capacità di
entrare in contatto con i morti.
McCammon tira dentro la sua storia un po’ di tutto e un po’
di niente: razzismo, violenza, omicidi, guerra, prime cotte, delusioni,
diavoli, conflitti con i genitori e case stregate… Il romanzo risente a mio
avviso di una struttura episodica e frammentaria che spezza il ritmo e non
aiuta mai il lettore a immergersi completamente nell’atmosfere della storia. Si
passa da un tema all’altro senza che ci sia una “trama” veramente forte e
organizzata a fare da legante fra le varie vicissitudini affrontate da Billy e
Wayne; dopo uno splendido esordio, quasi scioccante, e sicuramente intenso dal
punto di vista emotivo, mi è parso inoltre che McCammon si perdesse un po’
strada, diluendo il succo della storia in maniera tutt’altro che efficacie.
Peraltro, considero le scelte narrative di McCammon
tutt’altro che originali e coraggiose… o forse, questo presunto difetto è da
imputare agli anni che sono effettivamente passati dalla prima pubblicazione
del libro. Indubbiamente “La via oscura”
è un romanzo che risente del peso del tempo; una lettura piacevole, ma
lontanissima dall’idea di “classico intramontabile” cui ci hanno abituato
autori del calibro di King o Clive Barker.
Ho trovato insomma “La
via oscura” un po’ polveroso, macchinoso in alcuni punti, e le sequenze
narrate dal punto di Wayne (noiose e scontate oltre ogni dire) non hanno
contribuito certo a smorzare questa sensazione.
Nel complesso, però, ho apprezzato molto il personaggio di
Billy, il modo in cui l’autore ha deciso di aiutarlo a evolvere e a maturare, e
ho amato alla follia quello di Ramona, sua madre; i primi capitoli presentano
un’infinità di spunti di riflessione interessanti, e devo confessare che il
vecchio, intramontabile tema del “good
VS evil” riesce sempre a esercitare il suo discreto carico di fascino sulla
mia immaginazione…
Una lettura forse non imprescindibile, quindi, ma senz’altro
gradevole; per i fan dell’horror a caccia di piccoli tesori nascosti, potrebbe
rappresentare una valida opzione…
Trama: 6.5/10
Ambientazione: 6.5/10
Personaggi: 7.0/10
Stile: 7.5/10
Coinvolgimento emotivo: 6.5/10
Verdetto definitivo: 6.8/10
Girl Power:
Per quanto il genere mi tenti, questa volta passo. Non mi convince!
RispondiElimina;)
Non è un capolavoro, secondo me... ma resta una piacevole lettura, Sara! ;D
EliminaQuesto non l'ho letto, ma il suo Hanno Sete è molto valido!
RispondiEliminaOttima notizia: credo proprio che continuerò a seguire le opere di questo autore, allora! ^____^
EliminaNonostante tutto mi hai messo una gran voglia di leggerlo, e mi hai dato molte speranze per Hanno Sete :D
RispondiEliminaInsieme a questo, avevo comprato anche "La maledizione degli Usher", quindi credo che sarà quello il prossimo di McCammon che leggerò... ma devo ammettere che anche "Hanno sete" mi intriga un bel po'! :D
Eliminal'horror non è il mio genere preferito, soprattutto per i film; dovrei provare con i romanzi, magari mi mettono meno ansia :D
RispondiEliminaSo che molti lettori la pensano così, comprese tante persone che conosco...
EliminaSe invece assomigli a me, finirai per trovare i romanzi MOLTO più inquietanti dei film, Angela, fidati! :P