Al momento
in cui scrivo, la seconda stagione di “Wynonna
Earp” non è ancora stata ufficialmente confermata… ma credo che la SyFy farebbe bene a rinnovare questo
show squisitamente in bilico fra commedia sovrannaturale,
western e horror, o i dirigenti della rete finiranno sommersi da un coro di
fischi e lamentele abbastanza fragorosi da fare spavento.
Se c’è una
cosa che non si può assolutamente negare, è che il telefilm di Emily Andras, basato sull’omonima serie
a fumetti di Beau Smith, sia
riuscito, nell’arco di una manciata di episodi, a guadagnarsi un regno di fan
appassionatissimi e abbastanza scatenati; un fandom in piena regola di cui,
manco a dirlo, sono orgogliosissima di essere entrata a far parte.
Semplicissimo:
una mistura irresistibile di ironia e colpi di scena, che strizza l’occhio a “Buffy – The Vampire Slayer” e a “Angel”, supportata da un cast di
personaggi e interpreti affiatatissimi e da un carico di umanità e calore tale da
scaldare il cuore. Una tripletta di
virtù perfettamente in grado, ai miei occhi, di riscattare la qualità
abbastanza infima degli effetti speciali (che definiremo “artigianali” in
questa sede… così, per amore del “politically
correct”) e le interpretazioni non proprio brillanti di alcuni comprimari (leggi: Michael Eklund e Rayisa Kondracki).
A essere del
tutto onesta, sono rimasta sorpresa anch’io dall’impatto emotivo che questa
serie è stata in grado di esercitare su di me. Voglio dire, è senz’altro un
prodotto fresco, divertente, “leggero” e pieno di momenti autenticamente
divertenti; eppure dopo il pilot (relativamente promettente), un paio di
episodi sventurati stavano quasi per farmi desistere completamente dal
proseguimento della visione.
Posso solo
dire che la mia testardaggine, per una volta, mi ha servito bene: arrivata al
finale di stagione, mi sono resa conto (forse per la prima volta) di essermi
follemente innamorata di questa serie (alla faccia dei suoi difetti
strutturali, o anzi forse proprio a causa
di questi difetti…) e di provare un affetto sviscerato per tutti i personaggi “buoni”
del telefilm, senza nessuna esclusione di sorta.
La
protagonista Wynonna (Melanie Scrofano)
è nientemeno che l’erede diretta del leggendario pistolero Wyatt Earp (Ryan
Northcott); una cacciatrice di demoni destinata a rappresentare le forze
del Bene nell’eterna battaglia contro i revenants,
un’odiosa stirpe di bricconi non-morti.
Ho adorato
la personalità di Wynonna, con le sue zone d’ombra, l’ironia, il passato
travagliato e il complesso, meraviglioso rapporto di amore/rivalità con la
sorellina Waverly (Dominique
Provost-Chalkley).
Caratterialmente
parlando, la protagonista mi ha ricordato una sorta di via di mezzo fra la
Buffy di Sarah Michelle Gellar e la Jessica Jones di Krysten Ritter; un’anti-eroina
riluttante e piena di difetti, che beve e parla troppo, agisce impulsivamente,
è perseguitata dagli incubi e spesso non riesce a relazionarsi con le persone
se non nel modo più burrascoso e malsano di tutti.
Wyonna, va
detto, si ritrova presto al centro di un triangolo
amoroso che, per una volta, mi ha fatto quasi sperare in un epilogo in
grado di inneggiare a uno stile di vita poligamo: se scegliere fra i suoi due contendenti
significherà dover rinunciare al misterioso e scombinato Doc (Tim Rozon), o al calmo e premuroso
agente Dolls (Shamier Anderson), mi
auguro infatti che la nostra eroina riesca a rimandare questa dolorosa
selezione il più a lungo possibile.
Occhi a
cuoricino, per quanto mi riguarda, anche nei confronti dell’altra coppia veramente irrinunciabile
dello show: se non avete ancora visto neanche una puntata, i nomi di Waverly e
Nicole Haught (Katherine Barrell) non
saranno in grado di trasmettervi niente… ma questa è l’unica eventualità in cui una simile indifferenza potrebbe
continuare a restare in piedi.
In decine di
occasioni, scorrendo una serie di articoli in rete, ho sentito decantare la
chimica esplosiva che si è venuta a creare sul set fra la Provost-Chalkley e la
Barrell, e devo proprio dire che non potrei essere più d’accordo di così!
Non solo le
due attrici hanno svolto un ottimo lavoro; onore al merito va reso anche agli
autori della serie, per essere riusciti a ricreare sul piccolo schermo l’ideale
di un legame fra due persone così positivo, puro, appassionato e intriso d’affetto
e tenerezza.
Nessuna
sorpresa, quindi, se la coppia formata dalla vispa sorellina di Wynonna e dall’agente dai capelli rossi più “hot” dell’affollata
città di Purgatory, è riuscita in
breve tempo a conquistarsi un posticino speciale nei cuori della della comunità
formata dagli spettatori.
E… cos’altro
potrei aggiungere, per convincervi a dare un’occhiata a questa serie?
Ho idea che
i temi trattati siano in grado di fare presa soprattutto (ma non esclusivamente)
sul pubblico femminile. E sono convinta che un purista del genere
horror/fantasy, o particolarmente interessato al risvolto “drammatico” delle
varie situazioni sovrannaturali proposte, non riuscirebbe a spingersi fino al
quarto o quinto episodio.
Se la
seconda stagione verrà confermata (e mi auguro proprio che sia così), spero
comunque che la Anders prenda in seria considerazione l’idea di migliorare i
suoi cattivi, perché Bobo e la Stone Witch mi hanno lasciato alle
prese con un vago senso di delusione esistenziale…
Dal momento
che l’autrice ha già promesso di ampliare la parte della Barrell, che
interpreta uno dei personaggi più promettenti, altri suggerimenti da dare per
un eventuale secondo ciclo di episodi, personalmente non ne avrei proprio.
Speriamo
solo che lassù qualcuno ci ascolti, e che potremo tornare a seguire le
spericolate gesta della pistolera cacciatrice di demoni il prima possibile!
^____^
mi avevi convinto quando hai parlato del pilot, ancora di più adesso xD comunque non ho avuto ancora tempo per guardarla, ma appena termino Misfits (sono alla 1x02 XD) e Shameless (3x08 xD) credo che la inizierò!!
RispondiElimina"Shameless" interessa anche a me... ancora non so quando riuscirò effettivamente a iniziarla, ma è decisamente in lista d'attesa! :D
EliminaPer quanto riguarda "Wynonna", spero che ti piacerà... all'inizio ero piuttosto scettica, ma verso la fine mi sono ritrovata innamorata persa, sul serio! *____*
Gli darò un'occhiata perché mi incuriosisce parecchio, anche se sono abbastanza sicura che non mi piacerà (sono una a cui non piace niente, mica per altro XD)
RispondiEliminaAhahaha mai dire mai, Aenor! :D
EliminaComunque allora sei il contrario di me: ultimamente mi piace un po' tutto, non ho davvero idea di come farò a trovare il tempo per seguire tutte le serie che in questi ultimi mesi hanno attratto il mio interesse! XD
Sono tentata di dargli un'occhiata. Quanto è grossa la componente western? È un genere a cui sono praticamente allergica e in caso passo.
RispondiEliminaMmm...
EliminaDiciamo che il western ha un suo peso soprattutto dal punto di vista dei costumi e delle ambientazioni: le ragazze Earp se ne vanno in giro costantemente agghindate da cowgirl del ventunesimo secolo, il punto di ritrovo del gruppo dei buoni è un saloon, Doc porta gli speroni, l'arma favorita di Wynonna è un revolver vecchio stile, eccetera, eccetera.
Come temi, personaggi o situazioni, però, siamo dalle parti dell'urban fantasy, al cento per cento: persino quei due o tre flashback ambientati ai tempi di Wyatt sanno di moderno, o almeno questa è l'impressione che ne ho ricavato io! :)
Sinceramente non mi ispirava per niente, ma mi hai davvero incuriosita! Penso che prima o poi ci darò un'occhiata! :)
RispondiEliminaAll'inizio ero molto scettica anch'io, dico la verità... e invece alla fine mi ha completamente conquistato! *_____*
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