lunedì 31 agosto 2020

Recensione: "Rosemary and Rue" + "A Local Habitation", di Seanan Mcguire

October Daye Vol. 1 - migliori romanzi sulle fateoctober daye - Volume 2 - migliori libri sulle fate


October Daye, Vol. 1 e 2

Potete acquistare QUI il primo volume in inglese

"October 'Toby' Daye, una changeling per metà umana e per metà fae, è stata un'outsider fin dalla nascita. Dopo aver rinnegato il mondo di Faerie, Toby ha deciso di ritirarsi in quello mortale per condurre una vita "normale".
Sfortunatamente per lei, il mondo delle fate ha altre piani.
L'omicidio della contessa Evening Winterrose trascina di nuovo Toby nel vortice del passato. Incapace di resistere alla maledizione della contessa agonizzante, che la costringe a investigare sulle strane circostanze della sua morte, Toby dovrà riassumere la sua vecchia posizione di cavaliere errante e rinnovare antiche alleanze. Ma la sua vita non sarà l'unica a rischio, e ben presto la sua ricerca del killer si trasformerà in una disperata lotta contro il tempo..."


Ho professato il mio amore per Seanan Mcguire in lungo e in largo, quindi non vi sorprenderà sapere che anche la sua serie urban fantasy dedicata alle avventure della detective changeling October Daye è riuscita a entrarmi nel cuore.
"Rosemary and Rue" e "A Local Habitation", in realtà, sono i primi due episodi di una serie mooooolto lunga (per il momento siamo a quota 14 romanzi, con parecchie altre storie ancora a venire). Dicono che l'urban fantasy ormai è passato di moda (o per lo meno, è quello che sostengono gli editori italiani...), ma per me si tratta di un sottogenere che ha ancora moltissimo da offrire, soprattutto in termini di carica emotiva, intrattenimento e personalità. Se non mi credete, provate a dare un'occhiata a libri come "Trail of Lightning" di Rebecca Roanhorse o "La Nona Casa" di Leigh Bardugo: scommetto che cambierete idea!

Ma torniamo a parlare di Toby Daye, adesso. Una singolare detective privata a cavallo fra due mondi, per metà umana e per metà Daoine Sidhe, una delle più potenti razze fatate che il nostro mondo abbia avuto il privilegio di ospitare.
La nostra (anti-)eroina è particolarmente esperta nel campo della cosiddetta "magia del sangue", una forma di stregoneria che le permette di interrogare i resti mortali della gente assassinata e di trasformarsi in una versione particolarmente dark e faery di Gil Grisson in "CSI". Ciascun volume seguirà una diversa indagine di Toby e la porterà a scontrarsi con le tradizioni dei due diversi mondi a cui appartiene: quello degli uomini e quello della fate, in egual misura popolati da mostri e assassini sanguinari.

"Rosemary and Rue" è un libro estremamente introduttivo, che serve per lo più a presentare la sconfinata, complessa e affollatissima ambientazione. In quanto tale, risente di una struttura vagamente sbilanciata e di una quantità di infodump superiore alla norma; calcolando che si tratta del primissimo romanzo scritto dalla Mcguire, mi sento tuttavia incline a perdonare un bel po' di debolezze tecniche. La fervida immaginazione e l'inconfondibile acume dell'autrice compensano ampiamente i difetti, anche se chiaramente siamo ben lontani dalle vette di istrionismo stilistico raggiunte in alcune delle sue opere più recenti (tipo "Middlegame" o i vari volumi della serie "Wayward Children").

Con "A Local Habitation" l'atmosfera comincia a scaldarsi; dico solo che, a fine lettura, le mie aspettative nei confronti di questa serie si erano rafforzate parecchio! La trama presenta ancora qualche piccola inconsistenza qua e là e una serie di ripetizioni smorzano l'efficacia di alcune trovate, ma nel complesso il libro funziona in maniera egregia, presentandosi come un perfetto connubio fra action story, fantasy e hard boiled. I dialoghi esuberanti e l'eccentricità dei personaggi, uniti al fascino di un'ambientazione "insolita e crudele" che conquisterebbe immediatamente il cuore di qualsiasi fan dei romanzi di fate di Holly Black, trascinano il lettore in una vorticosa girandola di esplosioni, magie e colpi di scena.

Peraltro, quella dedicata a October Daye è una delle pochissime serie urban fantasy con protagonista femminile a non fare del romance e delle scene di sesso torrido (spoiler: non c'è neanche una!) i propri stereotipati assi nella manica. Attorno alla protagonista ruotano diversi "love interests" imbottiti di steroidi, non fraintendetemi; ma credo che l'endgame di questa serie, in termini di relazioni sentimentali, sia chiaro fin dal primissimo capitolo. Di conseguenza, le (relative) tribolazioni sentimentali di Toby rappresentano solo una guarnizione; il piatto forte sono la trama, le fate e il carattere della protagonista.

Un'altra particolarità che mi preme sottolineare è che il ritmo adrenalinico e la natura "episodica", deliberatamente leggera della narrazione, rendono questi libri particolarmente adatti agli amanti delle serie tv. Se successi televisivi vecchi e nuovi del calibro di "Buffy", "Sabrina", "Carnival Row" o "Wynonna Earp" sono il vostro pane quotidiano, vi esorto quindi a non lasciarvi sfuggire l'opportunità di tuffarvi nell'inquietante, suggestivo e seducente universo magico creato dalla Mcguire...



6 commenti:

  1. Ciao Sophie! Che post interessante! Non conoscevo questi libri ma sembrano interessanti!
    Inoltre adoro Sabrina e Wynonna Earp! *-*

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    1. Ciao, Sara! :)
      Che bello: sei anche tu una fan di Wynonna, allora?! Adoro quella serie, è troppo folle! *____*

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  2. L'eterno dubbio se iniziare o meno l'ennesima saga, quando ne ho altre cento da finire...

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    1. Come ti capisco! XD
      In realtà, di serie lunghissime "in arretrato" per il momento ho solo questa, Mondo Disco e "Temeraire" della Novik... ma ogni volta mi scopro incapace di resistere alla tentazione di aggiungere altri primi volumi in wish list, accidenti! :P

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  3. Ero un pò indecisa... poi quando ho letto che pensi sia adatto ai fan di Holly Black... ho deciso che lo metto in wishlist!

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    1. Un tempo ero solita dire: "Come scrive di fate la Black, nessuno al mondo..."
      Poi ho conosciuto la Mcguire! ;D

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