domenica 16 gennaio 2022

Recensione: "The Midnight Girls", di Alicia Jasinska

The Midnight Girls” è un libro fantasy YA di Alicia Jasinska.

La trama è ambientata in un reame fantastico ispirato alla storia e alle antiche leggende della Polonia del diciottesimo secolo.  

Un “setting” che ricorda un po’ le atmosfere fiabesche dell’indimenticabile “L’Orso e l’Usignolo” di Katherine Arden. La storia ruota, invece attorno alle disavventure di Marynka e Zosia, due apprendiste streghe rivali in lizza per la conquista del potere...

 


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La trama

Nel Regno di Lechija, avvolto dalle nevi, è finalmente arrivata la stagione del Karnawal. Da adesso alla mezzanotte del Martedì del Diavolo, il tempo scorrerà quindi in un guizzo di balli di inverno e mascherate scintillanti, feste attorno al falò e spericolate processioni in slitta simili a gigantesche fiaccolate ambulanti.

Gli innocenti partecipanti non sospettano nulla, eppure anche due mostri in forma umana hanno deciso di prendere parte al divertimento generale, scendendo nella città reale di Warszów sotto le spoglie di due ragazze normalissime.

Zosia e Marynka sono agli antipodi: pacata, logica e razionale la prima, impulsiva e chiassosa la seconda. Non avrebbero mai dovuto sviluppare alcun tipo di legame... ma certe cose si rivelano più forti di qualsiasi magia!

Eppure perfino questa relazione speciale viene messa a repentaglio, nel momento in cui le ragazze scoprono di essere in competizione: ognuna di loro, infatti, è stata inviata in città da una delle infami “Streghe Yaga”, le sorelle fattucchiere che comandano i boschi primordiali al di là delle mura cittadine.

Le padrone di Marynka e Zosia, per acquisire un potere maggiore, hanno bisogno di consumare cuori umani; e non esiste merce più rara e preziosa del cuore di un principe dall’animo puro.

Marinka e Zosia cominceranno quindi a darsi battaglia, nella speranza dissennata di arrivare alla preda per prime.

Ma presto la loro rivalità inizia a imboccare un sentiero pericoloso, innescando un’escalation di calamità in grado di mettere a repentaglio non soltanto i sentimenti che provano l’una per l’altra, ma anche le loro stesse vite...

  

Beautiful Monsters

Leggendo “The Midnight Girls”, una delle cose che ho apprezzato di più è il fatto che la trama, per una volta, non mente e non cerca di scendere a compromessi: le due ragazze protagoniste sono effettivamente una coppia di mostri, assassine incallite e bugiarde patentate, assolutamente incapaci di concepire una scala di moralità simile alla vostra o alla mia, dal momento che le streghe del folclore vivono seguendo un codice molto diverso da quello “umano”.

Questa ambiguità di fondo continua ad aleggiare sulla narrazione dall’inizio alla fine, senza concedere nulla a quel classico senso di buonismo disneyano che la splendida immagine di copertina sembrava invece pronta a suggerire.

Devo ammettere che si è trattato di una novità divertente; nel 99% dei casi, la vostra tipica eroina da YA sarà un’adolescente ribelle e volitiva, determinata a capeggiare chissà quale ribellione, o a conquistare la corona del regno dopo aver sconfitto crudeli tiranni e/o malvagi usurpatori del potere...

A Zosia e Marynka, invece, non potrebbe fregar meno dei giochi di poteri interni al regno, del concetto della giustizia o del destino della razza umana. L’unica cosa che conta, per loro, è riuscire a strappare il cuore dal petto di un valoroso principe, un autentico eroe del regno, per poi consumarlo/cederlo in regalo a una delle spietate streghe Yaga che servono.

Ovviamente, questo “egoismo” verrà messo a dura prova dal loro reciproco incontro, e un qualche tipo di cambiamento si innescherà nella vita di ciascuna di loro... ma si tratterà di un’evoluzione che, fortunatamente, continuerà a sfidare ogni vostro senso di aspettativa!

 

Inferno e bufera

Per il resto, confesserò di aver trovato “The Midnight Girls” una lettura scorrevole, fresca ed eccentrica, ma poco più di questo.

I siparietti fra le due protagoniste sono molto simpatici (le riluttanti fantasie erotiche di Marynka hanno seriamente rischiato di farmi sbellicare!), ma lo sviluppo della trama secondo me lascia molto a desiderare, e lo stesso vale per la caratterizzazione dei personaggi, che purtroppo non mi ha convinto in modo particolare.

In nove casi su dieci, Marynka tende a comportarsi da poppante viziata, e le sue trovate infantili corrono costantemente il rischio di snervare e indispettire il lettore, anziché farlo sogghignare come un lunatico insieme a lei.

Zosia, dal canto suo, è una sorta di copia-carbone di Elsa, la co-protagonista di “Frozen”. Con tutti i difetti e le virtù che questo “limite” comporta! XD

Come se non bastasse, la focalizzazione continua a slittare da esterna a interna, e viceversa, a un ritmo che debilita e sconcerta il lettore. I paragrafi si succedono in un vortice di dettagli pittoreschi e descrizioni di festival variopinti, senza concedere molto spazio all’introspezione, e una serie di ripetizioni nella parte centrale appesantiscono un po’ il flusso della narrazione.

Anche le scene d’azione, purtroppo, mi sono parse raffazzonate e poco coinvolgenti, troppo “raccontate” e niente affatto mostrate.

Ottima, invece, la gestione delle sottotrame, dal momento che permettono ad Alicia Jasinska di gettare un velo di luce sulle vite di tutti i comprimari e di inserire, senza apparente soluzione di continuità, una serie di pertinenti dettagli storici all’interno di una “cornice” dal taglio così marcatamente folcloristico e fiabesco.

  




2 commenti:

  1. Nonostante la recensione positiva, devo ammettere che questo titolo non mi intriga più di tanto :( toccherà al prossimo inserirsi di prepotenza nella Wish list 😅

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    1. Portafogli in salvo... per il momento, ehehehe! ;D

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