lunedì 4 aprile 2022

Recensione: "Delilah Green doesn't care", di Ashley Herring Blake

Per riprenderci dalle fatiche del lunedì, lasciamo che sia la recensione della deliziosa rom-com saffica “Delilah Green doesn’t care” a inaugurare la nostra settimana!

Una commedia romantica effervescente, spassosa e all’insegna dell’ottimismo più sfrenato, firmata da Ashley Herring Blake, già autrice dei romanzi YA “Girl Made of Stars” e “Hazel Bly and the Deep Blue Sea”...

 


Bright Falls, Vol. 1

Potete acquistarlo QUI in inglese

 

La trama

Delilah Green ha giurato a se stessa che non sarebbe più tornata a Bright Falls.

Dopotutto, lì non c’è più niente per lei; nulla, a parte i ricordi di un’infanzia trascorsa all’insegna della solitudine e dell’indifferenza, e di una matrigna e di una sorellastra che, a suo avviso, hanno sempre fatto del loro meglio per respingerla e tagliarla fuori.

La vita di Delilah è a New York, adesso, e passa attraverso la sua carriera di fotografa (finalmente avviata incontro a una direzione promettente...), oltre a includere un letto a due piazze che non è costretta a occupare da sola neanche per una notte.

Certo, si tratta di una donna diversa ogni volta, ma questo, in fondo, si intona benissimo alla sua visione della vita: nessuna relazione, nessuna responsabilità, nessuna possibilità di ritrovarsi con un cuore spezzato.

Ma poi Astrid, la sorellastra in questione, la “incoraggia” caldamente ad accettare un lavoro: occuparsi delle fotografie nel corso del suo imminente matrimonio con un medico facoltoso.

Delilah vorrebbe rifiutare, ma fra la necessità di incassare un sostanzioso assegno e una vagonata di sensi di colpa, la frittata è fatta: contro ogni buon senso, eccola di nuovo nella sua vecchia cittadina dimenticata da dio, quella che un tempo era solita chiamare “casa”.

La stessa sera, succede qualcosa di molto strano: Delilah si imbatte in Claire Sutherland, una delle migliori amiche di sua sorella. Claire, che ai tempi del liceo faceva parte della “cricca” di mean girls da cui Delilah ha sempre cercato di tenersi lontano... e che, adesso, sta facendo del suo meglio per allevare una figlia da sola, mentre affronta i capricci di un ex inaffidabile e cerca di tenere a galla una piccola libreria.

Claire e Delilah si conoscono da anni, e fra loro non è mai corso buon sangue, per cui non è assolutamente possibile che fra di loro scatti improvvisamente qualcosa... O sì?

Mentre formano un’alleanza per impedire ad Astrid di compiere il più grosso errore della sua vita – sposare un arrogante buono a nulla – Delilah e Claire si ritroveranno a fare con i reciproci difetti, un’attrazione insopprimibile, e... parecchie scintille!

 

Un pizzico di felicità

Ogni tanto, ho bisogno anch’io di affidarmi alle pagine di un confortevole ed elettrizzante “feel-good book”; qualcosa in grado di trasportarmi a duecentomila anni luce di distanza dalla mia vita quotidiana e da qualsivoglia tematica scottante, il porto sicuro in cui fermarmi a riprendere il fiato e a recuperare le forze .

Delilah Green doesn’t care” ha rappresentato esattamente questo per me, e non mi imbarazza minimamente affermare che ne ho amato OGNI. SINGOLO.CAPITOLO.

Siamo ancora all’inizio dell’anno, per cui non voglio sbilanciarmi, ma sospetto già che quella di Ashley Herring Blake sarà la mia commedia preferita del 2022; un po’ come accadde con “One Last Stop” per il 2021, insomma.

Il romanzo offre, sopra ogni cosa, la cronaca di una storia d’amore contemporanea, briosa e travolgente; un canovaccio basato su uno dei più classici cliché del genere (quello degli opposti che si attraggono), fortunatamente privo di risvolti eccessivamente drammatici o “angoscianti”.

Claire e Delilah sono protagoniste divertenti, sexy e ricchissime di difetti; l’alchimia fra di loro non può essere messa in discussione neanche per un secondo e, anzi, sfido qualsiasi lettore/lettrice a negare l’assurdo carico di energia “ormonale” che caratterizza ogni loro interazione.

Voglio dire, una super-mamma nerd dall’indole dolcissima e dal piglio battagliero, e una bad girl dalla battuta pronta e il look alla Faith Lehane/Wynonna Earp?

E come si fa, a non fare il tifo per una ship così? XD


La chiave del successo

Ho sempre pensato che il segreto del successo, per una commedia romantica che si rispetti, risieda almeno al 50% nella qualità dei suoi dialoghi e nella natura accattivante dei suoi personaggi secondari.

In “Delilah Green doesn’t care”, ad esempio, mi sono imbattuta in quel particolare tipo di comprimario che ti spinge a tuffarti fra le pagine come fra le braccia spalancate di un vecchio amico.

I dialoghi, dal canto loro, sono irresistibili, e l’atmosfera “confortevole” mi ha fatto immediatamente fatto pensare a una certa serie tv di Amy Sherman-Palladino. Dopotutto, non è difficile vedere Bright Falls come una sorta di Stars Hollow in versione 2022; se vi è mai capitato di vedere anche un solo episodio di “Una mamma per amica”, sospetto che capirete immediatamente di cosa sto parlando.

Al di là del romance, comunque, la cosa che ho amato di più è stata sicuramente la sottotrama dedicata all’esplorazione del delicato rapporto fra Delilah e Astrid; una relazione difficile, commovente e quasi dolorosa che, con un pizzico di fortuna, Ashley Herring Blake tornerà a esplorare nel corso di “Astrid Parker doesn’t fail”, il secondo volume della serie!

 



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